Tesi etd-02032015-190007 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
PAZZAGLI, SHAKKA
URN
etd-02032015-190007
Titolo
Il monitoraggio non invasivo della cute perilesionale nelle ulcere croniche degli arti inferiori
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Romanelli, Marco
Parole chiave
- corneometria
- cute perilesionale
- ferite difficili
- TEWL
- ulcere croniche
Data inizio appello
24/02/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le lesioni cutanee ulcerative croniche possono riconoscere molteplici cause , le più frequenti, sono quelle su base vascolare : venosa , arteriosa o mista.
Le ulcere croniche rappresentano inoltre una delle più significative e invalidanti complicanze del diabete , dove la loro comparsa può essere riconducibile a neuropatia periferica , arteriopatia ostruttiva o a entrambe le cause .
Le ulcere da pressione sono invece legate ad una prolungata immobilità ed interessano soprattutto pazienti anziani ma anche giovani oggetto di traumi spinali, affetti da sclerosi multipla o paralisi cerebrali .
La diagnosi eziologica , indispensabile per impostare un adeguato programma terapeutico , richiede una scrupolosa anamnesi seguita da un attento esame obiettivo. L’esame clinico rappresenta infatti ancora oggi il momento più importante nell’inquadramento di questo tipo di paziente ed una valutazione della sede , della morfologia della ferita nonché l’aspetto della cute perilesionale possono guidarci verso una corretta diagnosi eziologica .
La sospetta patologia di base può poi essere confermata o esclusa grazie a esami strumentali come eco-color doppler , doppler a onda continua , calcolo dell’ABI .
Le ulcere cutanee croniche sono lesioni difficili da gestire , richiedono un trattamento a lungo termine e spesso recidivano , proprio per questo una loro valutazione periodica , volta a monitorare il processo di guarigione , è indispensabile .
Il monitoraggio del paziente prevede la periodica misurazione della lesione , che può essere effettuata grazie numerose tecniche e dispositivi , classicamente suddivisi in due grandi gruppi : Tecniche di misurazione di Area o in due dimensioni ( Wound Surface Area ) e Tecniche di misurazione di Volume o in tre dimensioni ( Volume Measurements ) .
Sfortunatamente alcuni di questi dispositivi , nonostante la loro accuratezza e sensibilità , non possono essere utilizzati nella pratica clinica di routine a causa degli alti costi e sono limitati all’ambito della ricerca
Le ulcere croniche rappresentano inoltre una delle più significative e invalidanti complicanze del diabete , dove la loro comparsa può essere riconducibile a neuropatia periferica , arteriopatia ostruttiva o a entrambe le cause .
Le ulcere da pressione sono invece legate ad una prolungata immobilità ed interessano soprattutto pazienti anziani ma anche giovani oggetto di traumi spinali, affetti da sclerosi multipla o paralisi cerebrali .
La diagnosi eziologica , indispensabile per impostare un adeguato programma terapeutico , richiede una scrupolosa anamnesi seguita da un attento esame obiettivo. L’esame clinico rappresenta infatti ancora oggi il momento più importante nell’inquadramento di questo tipo di paziente ed una valutazione della sede , della morfologia della ferita nonché l’aspetto della cute perilesionale possono guidarci verso una corretta diagnosi eziologica .
La sospetta patologia di base può poi essere confermata o esclusa grazie a esami strumentali come eco-color doppler , doppler a onda continua , calcolo dell’ABI .
Le ulcere cutanee croniche sono lesioni difficili da gestire , richiedono un trattamento a lungo termine e spesso recidivano , proprio per questo una loro valutazione periodica , volta a monitorare il processo di guarigione , è indispensabile .
Il monitoraggio del paziente prevede la periodica misurazione della lesione , che può essere effettuata grazie numerose tecniche e dispositivi , classicamente suddivisi in due grandi gruppi : Tecniche di misurazione di Area o in due dimensioni ( Wound Surface Area ) e Tecniche di misurazione di Volume o in tre dimensioni ( Volume Measurements ) .
Sfortunatamente alcuni di questi dispositivi , nonostante la loro accuratezza e sensibilità , non possono essere utilizzati nella pratica clinica di routine a causa degli alti costi e sono limitati all’ambito della ricerca
File
Nome file | Dimensione |
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tesi_definitivo.pdf | 8.65 Mb |
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