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L’abuso di bevande alcoliche è un fenomeno molto diffuso a livello mondiale tra gli adulti, ma anche tra i più giovani, nonostante sia causa di numerose patologie. Queste bevande contengono etanolo, un alcol dannoso per l’organismo umano, capace di alterare lo stato di salute dell’individuo attraverso molteplici meccanismi. Questo elaborato ha l’obiettivo di approfondire i principali cambiamenti epigenetici e le modifiche al microbiota intestinale provocati dall’abuso di etanolo. Nonostante sia in gran parte metabolizzato dal fegato, principale organo coinvolto nella patologia da alcol, l’etanolo potendo attraversare le membrane cellulari ed entrare nella circolazione sistemica, altera la fisiologica funzionalità di molti organi e sistemi. Gran parte delle alterazioni epigenetiche riportate in letteratura scientifica sono la diretta conseguenza del danno provocato dall’etanolo nei confronti del metabolismo delle unità monocarboniliche, necessario affinchè possa avvenire la reazione di metilazione sul materiale genetico, uno dei principali meccanismi che regolano l’espressione genica. L’alterazione dei normali livelli di metilazione del DNA e delle proteine istoniche, ma anche la modifica di altri legami su queste proteine attorno alle quali si avvolge il DNA, come l’acetilazione e la perdita della corretta sintesi degli RNA non codificanti, coinvolti nella fase di trascrizione genica, modificano l’espressione del materiale genetico. Verranno approfonditi i principali danni a carico del metabolismo lipidico, che nel soggetto alcolista portano principalmente a steatosi epatica, i danni sul sistema nervoso e l’alterazione dell’espressione genica coinvolta nel fenomeno della carcinogenesi.
Un’ulteriore causa della patogenesi da etanolo è l’alterazione della composizione del microbiota intestinale, che si ripercuote sulla perdita delle sue benefiche funzioni. Il microbiota vive all’interno dell’intestino in simbiosi con l’organismo e permette di mantenere un buono stato di salute. L’apporto di etanolo dà origine a disbiosi e aumento della permeabilità della barriera intestinale, che permette ad alcune sostanze patogene e pro-infiammatorie presenti nel lume o rilasciate dai batteri di entrare nella circolazione sistemica e raggiungere altri organi, con i quali il microbiota stringe rapporti, dove causano infiammazione e insorgenza di stati patologici.