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Nell’ultimo decennio i vari mutamenti e l’eccessivo dinamismo in campo economico – produttivo, hanno mutato lo scenario e spostato la competizione da aziende legate ai tradizionali asset tangibili dell’economia industriale (risorse fisiche e finanziarie) ad altre dotate di asset intangibili, ossia la conoscenza, competenza, capacità innovativa e capitale umano.
L’elaborato nasce con l’intento di mettere in rilievo il ruolo che gioca il capitale intellettuale nella creazione di valore all’interno dell’azienda, cercando di sintetizzare in maniera chiara ed esaustiva l’ampia letteratura che è stata sviluppata nel corso di questi ultimi decenni.
L’analisi del capitale intellettuale comporta una valutazione delle sue singole componenti che il modello di Sveiby,ampiamente condiviso in letteratura, individua nel capitale umano,strutturale e relazionale.
Nel secondo capitolo, partendo dalla classificazione dei sistemi di misurazione del capitale intellettuale proposta da Sveiby si esamina una serie di modelli di valutazione del capitale intellettuale presenti nella letteratura economico – aziendale, descrivendone le principali caratteristiche ma anche i loro punti di forza e di debolezza,e trattando in maniera più approfondita il Market to book value,il CIV,la Q di Tobin e Il VAIC di Pulic.