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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02022016-203524


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MICCOLI, ANDREA
URN
etd-02022016-203524
Titolo
L'ottimizzazione di portafoglio nello stress testing con un modello di simulazione stocastica
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Cambini, Riccardo
Parole chiave
  • simulazione stocastica
  • stress testing
  • portafoglio
Data inizio appello
22/02/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questo elaborato intende affrontare il tema dell’ottimizzazione di portafoglio negli stress test per rafforzare la resilienza e la trasparenza degli intermediari a livello sistemico.
L’argomento scelto è quanto mai attuale: il periodo di pesante turbolenza finanziaria, iniziato con la crisi dei mutui subprime negli Stati Uniti e culminato nel fallimento di Lehman Brothers, ha stimolato una serie di profonde riflessioni sulle debolezze degli schemi regolamentari in vigore. Tutti i principali organi di controllo attivi a livello nazionale e internazionale sono stati coinvolti e impegnati in una revisione critica dell'architettura di vigilanza sul sistema finanziario, al fine di capire che cosa sia andato storto e che cosa fare per evitare che problematiche simili possano insorgere in futuro. Un importante approdo di queste riflessioni è stato la decisione di individuare le banche e gli altri intermediari caratterizzati da una importanza sistemica a livello internazionale (Global Systemically Important Financial Institutions – G-SIFI), al fine di sottoporli ad un regime di vigilanza rafforzato. L'idea è abbastanza semplice: se un’istituzione finanziaria è così grande e così interconnessa ad altri intermediari che il suo fallimento possa presentare un effetto dirompente sul sistema finanziario internazionale, allora la probabilità di tale fallimento deve essere ridotta attraverso l'imposizione di maggiori requisiti patrimoniali e attraverso un'azione di controllo più stringente da parte degli organi deputati.
Nel primo capitolo si propone innanzitutto una panoramica sull’analisi del rischio e dell’incertezza: dopo aver definito queste due voci si procede nella dissertazione facendo riferimento all’impossibilità di fare previsioni certe sulle condizioni economiche e finanziarie, e alla conseguente difficoltà nel prendere decisioni che nel futuro potrebbero avere anche risvolti negativi per un intermediario. Le discipline del Risk Management e dell’analisi del rischio sono state introdotte per trattare in modo rigoroso questi aspetti.
Una carrellata delle tecniche utilizzate consente di valutare quali decisioni prendere in condizioni di incertezza, ad esempio quelle che considerano una descrizione di possibili scenari futuri e dei risultati economici conseguenti all’accadimento di ciascun scenario. Con particolare cura vengono invece analizzate le tecniche di analisi probabilistica del rischio, sia illustrando le tecniche statistiche di base sia i metodi maggiormente utilizzati in fase di analisi degli investimenti, come il modello di Markowitz e la teoria del Capital Asset Pricing Model.
Gli interventi dell’autorità di vigilanza per il rischio di mercato e le metodologie previste per il calcolo del requisito patrimoniale a fronte di tale rischio sono oggetto del secondo capitolo, in cui inoltre, viene presentato un modello stocastico in grado di sviluppare analisi previsionali su base multi-periodale. Questo modello è finalizzato a condurre degli stress test sull’adeguatezza patrimoniale delle banche e mostra come sia possibile configurare possibili soluzioni per la stima del grado di fragilità delle istituzioni bancarie, rappresentate in particolare dalla previsione della probabilità di default e dalla violazione dei ratios patrimoniali stabiliti dell’autorità di vigilanza.
Nel prosieguo, vengono formalizzate alcune linee guida da seguire nella strutturazione del modello previsionale e nella modellizzazione dei fattori rischio (stress). Si considera un’analisi empirica di stress test su un campione di nove banche dell’area Euro appartenenti al gruppo G-sib del Financial Stability Bord. L’orizzonte previsionale dell’analisi è di tre anni (2014-2016), partendo dal bilancio storico del 2013. Alla fine dell’elaborato si confronta il modello stocastico di stress test con il modello di stress test previsto dall’Eba/Bce.
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