logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02012021-114628


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (3 anni)
Autore
MAROTTA, MONICA
URN
etd-02012021-114628
Titolo
VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI SANGUINAMENTO PERI E POST-OPERATORIO IN CASO DI ESTRAZIONI DENTARIE IN PAZIENTI IN TERAPIA CON ANTICOAGULANTI ORALI (OAC): STUDIO CLINICO PROSPETTICO OSSERVAZIONALE.
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
CHIRURGIA ORALE
Relatori
relatore Prof. Gabriele, Mario
Parole chiave
  • direct oral anticoagulants
  • VKAs
  • DOACs
  • new oral anticoagulants
  • vitamin K antagonists
  • oral surgery
  • tooth extraction
  • bleeding
Data inizio appello
20/02/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/02/2091
Riassunto
Gli anticoagulanti orali sono una categoria di farmaci che include gli antagonisti della vitamina K (tra cui il Warfarin) e i nuovi anticoagulanti orali (NAO). Questi farmaci sono usati per prevenire, trattare o ridurre il rischio tromboembolico nei pazienti affetti da: fibrillazione atriale, tromboembolia venosa, malattia ischemica cardiaca, ischemia cerebrovascolare, infarto miocardico e patologie valvolari. Il Warfarin e gli altri dicumarolici sono disponibili da più di 60 anni, tuttavia questo tipo di terapia ha diversi limiti, come il lento onset con l’iniziale terapia ponte con Eparina, le numerose interazioni con farmaci e alimenti, il polimorfismo genetico che ne influenza il metabolismo, lo stretto indice terapeutico e la necessità di essere monitorizzato nel tempo. Recentemente, sono stati introdotti i NAO per semplificare e migliorare il management dei pazienti in terapia anticoagulante. Appartengono a questa categoria: Dabigatran, Apixaban, Rivaroxaban ed Edoxaban. Il primo è un inibitore diretto della trombina (fattore IIa) mentre gli ultimi tre inibiscono il fattore Xa.
Con l’aumento dell’età media della popolazione generale è anche in aumento il numero di pazienti che fanno uso di tali farmaci e che potrebbero necessitare di terapie chirurgiche odontoiatriche.
Secondo Nathawani et al. (2017) e Serrano-Sánchez et al. (2017) le estrazioni dentarie vengono classificate tra le procedure a basso e moderato rischio di sanguinamento.
Nelle procedure a basso rischio di sanguinamento vi sono le estrazioni semplici (realizzate mediante l’utilizzo di leve e pinze) fino a 3 elementi dentari, mentre nelle procedure a rischio moderato di sanguinamento vi sono le estrazioni multiple in numero maggiore di tre elementi dentari, le estrazioni complesse (realizzate mediante esecuzione di lembo mucoperiosteo, ostectomia o entrambe le procedure) e le estrazioni di elementi dentari contigui che causino la formazione di una ferita più ampia.
Il medico curante e/o lo specialista prescrittore del farmaco anticoagulante stabiliscono la necessità o meno della sospensione di tale terapia, considerando il rapporto tra rischio tromboembolico e rischio emorragico di ogni singolo paziente. (Lusk et al 2018).
Per sanguinamento post-operatorio si intende quel sanguinamento che si verifica dopo 20 minuti di compressione mediante garza nel sito post-estrattivo (Mauprivez et al 2016). Considerando che il rischio di sanguinamento in pazienti in terapia anticoagulante è aumentato rispetto ai pazienti sani (Bensi et al. 2018), il razionale del nostro studio è comprendere quali e quanti siano i casi di sanguinamento peri e postoperatorio in pazienti trattati con anticoagulanti orali dopo estrazioni dentarie e comprendere le eventuali correlazioni tra gli eventi di sanguinamento post-operatorio e caratteristiche delle estrazioni dentarie, tipologia di farmaci anticoagulanti assunti e loro concentrazione plasmatica, ultima assunzione di anticoagulante, comorbidità e patologie odontoiatriche degli elementi estratti.
Scopo dello studio è stato valutare il tasso di sanguinamento peri e post-operatorio in pazienti in terapia anticoagulante sottoposti a estrazioni dentarie e valutare quali variabili preoperatorie influenzino il tasso di sanguinamento, tra cui caratteristiche dell’estrazione, farmaco assunto (molecola, dose, ultima assunzione), anamnesi patologica e patologie odontoiatriche.
File