Tesi etd-02012014-202238 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FERRI, FEDERICA
URN
etd-02012014-202238
Titolo
Totnes Transition Town: un modello di innovazione sociale sistemica
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
SCIENZE PER LA PACE: COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E TRASFORMAZIONE DEI CONFLITTI
Relatori
relatore Prof. Benedetti, Vittorio
controrelatore Prof. Paone, Sonia
controrelatore Prof. Paone, Sonia
Parole chiave
- cambiamenti climatici
- cittadinanza attiva
- decrescita
- picco del petrolio
- transition town
Data inizio appello
13/03/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Difronte a problemi quali l'inquinamento ambientale e il conseguente riscaldamento globale, e dinanzi alla sfida del picco del petrolio, molte volte i cittadini si auto-organizzano per tentare di rispondere a questi problemi in autonomia dagli enti pubblici. Spesso elaborano strategie per invertire questa rotta, cambiano il proprio stile di vita e cercano di influire sull'opinione pubblica e sulle istituzioni. Un esempio che ben descrive queste dinamiche è rappresentato dalle cosiddette “Città di Transizione”: modello elaborato dall'economista Rob Hopkins nel 2006 e sperimentato dapprima nella città di Totnes, nel Devon UK, diffuso poi in molte città d'Europa.
Oggi la Transizione si configura come un movimento culturale impegnato nel traghettare la nostra società industrializzata, dall’attuale modello economico profondamente basato su una vasta disponibilità di petrolio a basso costo e sulla logica di consumo eccessivo delle risorse, a un nuovo modello sostenibile non dipendente dal petrolio e caratterizzato da un alto livello di resilienza. Le Transition Towns sono quindi città e comunità che sulla spinta dei propri cittadini decidono di prendere la via della transizione, elaborando un piano energetico decrescente, un nuovo rapporto con la produzione alimentare (che diventa auto-produzione), con la mobilità urbana, l'educazione, la finanza, la moneta.
Il primo capitolo è dedicato alle forme di auto organizzazione di cittadini, al concetto di cittadinanza attiva, di democrazia partecipativa e ai principi di reciprocità e dono all'interno dell'economia civile. Il secondo capitolo prende in analisi le basi teoriche della transizione: la decrescita di Latouche, la permacultura, il concetto di resilienza, il picco del petrolio, il riscaldamento globale.
Il terzo è dedicato alla nascita del movimento in Inghilterra, ai passi concreti con cui si realizza un'iniziativa di Transizione ed alle tecniche di attuazione e diffusione, avendo come guida l'esperienza di Totnes. Il quarto capitolo è dedicato alla diffusione del movimento in Italia ed ai progetti del nodo italiano della Transizione. Infine si analizzano altre risposte agli stessi problemi, come quelle che “le reti e i distretti di economia solidale”, i “gruppi di acquisto solidale” ed altre realtà stanno tentando di dare.
Oggi la Transizione si configura come un movimento culturale impegnato nel traghettare la nostra società industrializzata, dall’attuale modello economico profondamente basato su una vasta disponibilità di petrolio a basso costo e sulla logica di consumo eccessivo delle risorse, a un nuovo modello sostenibile non dipendente dal petrolio e caratterizzato da un alto livello di resilienza. Le Transition Towns sono quindi città e comunità che sulla spinta dei propri cittadini decidono di prendere la via della transizione, elaborando un piano energetico decrescente, un nuovo rapporto con la produzione alimentare (che diventa auto-produzione), con la mobilità urbana, l'educazione, la finanza, la moneta.
Il primo capitolo è dedicato alle forme di auto organizzazione di cittadini, al concetto di cittadinanza attiva, di democrazia partecipativa e ai principi di reciprocità e dono all'interno dell'economia civile. Il secondo capitolo prende in analisi le basi teoriche della transizione: la decrescita di Latouche, la permacultura, il concetto di resilienza, il picco del petrolio, il riscaldamento globale.
Il terzo è dedicato alla nascita del movimento in Inghilterra, ai passi concreti con cui si realizza un'iniziativa di Transizione ed alle tecniche di attuazione e diffusione, avendo come guida l'esperienza di Totnes. Il quarto capitolo è dedicato alla diffusione del movimento in Italia ed ai progetti del nodo italiano della Transizione. Infine si analizzano altre risposte agli stessi problemi, come quelle che “le reti e i distretti di economia solidale”, i “gruppi di acquisto solidale” ed altre realtà stanno tentando di dare.
File
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