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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02012014-151829


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FREGOLA, PAOLINA
URN
etd-02012014-151829
Titolo
Criminalita organizzata: struttura reticolare di un clan mafioso
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Salvini, Andrea
Parole chiave
  • clan
  • criminalità organizzata
  • Mafia
  • rete
  • Rinzivillo
Data inizio appello
10/03/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Oggi come ieri parlare di mafia non è certo un argomento semplice da affrontare.
La letteratura sull’organizzazione criminale è molto ampia e variegata, peccato però, che la stessa cosa non si possa sostenere per gli studi di carattere empirico. Il motivo principale è strettamente collegato alle difficoltà che si hanno nell’avvicinare le fonti “migliori” e avere accesso alle aree di ricerca più interessanti senza scontrarsi contro un muro di silenzio o rischiare la propria incolumità.
La scelta di scrivere una tesi sulla criminalità organizzata è nata da una curiosità nel provare a capire qualcosa di più sulle origini e sulla possibile struttura reticolare che si nasconde dietro un clan mafioso.
Questa tesi è improntata su un lavoro di ricerca, compiuto dallo studioso Attilio Scaglione, concentrato sull’assetto organizzativo di una cosca siciliana, i Rinzivillo di Gela, che costituiscono una delle più rilevanti ramificazioni dell’organizzazione di Cosa nostra.
La struttura reticolare di questo clan è stata ricostruita, dallo studioso sopra citato, attraverso l’utilizzo di enormi quantità di intercettazioni delle conversazioni ambientali e telefoniche dei singoli criminali che hanno permesso di cogliere in fragranza gli attori di questi episodi banditeschi nel loro naturale svolgimento della vita quotidiana. Ciò ha consentito di farsi un’idea delle dimensioni di questo clan familiare, delle persone che vi fanno riferimento o vi sono collegate, degli ambienti in cui essa opera, dei legami esistenti tra i singoli e dei rapporti gerarchici, di parentela o di affari che li legano.
Le registrazioni degli incontri e delle conversazioni tra gli indagati sono stati utilizzati dall’autore come base empirica per ricostruire le relazioni dei gruppi criminali che sono successivamente state analizzate attraverso le tecniche della social network analysis.
Da questa ricerca è emerso che la famiglia Rinzivillo manifesta una struttura gerarchica multiforme, articolata in sotto-gruppi autonomi e qualificati; presenta inoltre un modello organizzativo decentrato che se da un lato ha contribuito a sviluppare importanti specializzazioni di tipo professionale, dall’altro ha aumentato il potere dei singoli attori della cosca.
Il clan Rinzivillo ha mostrato un’eccellente capacità di adattamento all’ambiente esterno, ampia e articolata nella struttura ma flessibile nelle soluzioni. È anche vero però che l’accresciuta elasticità del gruppo ha portato ad una maggiore instabilità e fragilità interna.
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