logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02012013-162123


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GHERMANDI, DAVIDE
URN
etd-02012013-162123
Titolo
L'Open Source Intelligence come fonte di informazioni nel contesto militare
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Prof. Volpi, Alessandro
Parole chiave
  • fonti aperte
  • forze armate
  • intelligence
  • open source
  • open source intelligence
  • osint
  • servizi segreti
  • sicurezza nazionale
Data inizio appello
04/03/2013
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
04/03/2053
Riassunto
L’Open Source Intelligence o OSINT, ovvero l’intelligence derivata dalle fonti aperte, ha negli ultimi vent’anni assunto un ruolo da protagonista nelle agenzie informative di tutto il mondo. La diffusione di internet, l’abbattimento delle barriere geografiche grazie ai progressi nelle telecomunicazioni e il venire meno del confronto ideologico est-ovest, sono tutti elementi che hanno contribuito in maniera decisiva a rendere questo tipo di raccolta informativa “probabilmente la più importante”.
Nel primo capitolo, per far comprendere al lettore quali istituzioni si occupano di intelligence in Italia, viene fornita una panoramica dei Servizi di informazione e di quelle strutture informative interne alle forze armate del nostro paese, anche alla luce dei recenti provvedimenti legislativi sull’argomento.
Il secondo capitolo, invece, è appositamente dedicato all’evoluzione dell’Open Source Intelligence in chiave storica. Vengono così analizzati i profondi cambiamenti nello sfruttamento delle fonti aperte dalla seconda guerra mondiale ad oggi, con particolare attenzione al Regno Unito ed agli Stati Uniti.
Nel terzo capitolo viene poi approfondito il cosiddetto “ciclo intelligence”, interpretando la dottrina NATO sulle fonti aperte ed il loro utilizzo all’interno del decision-making process a favore del decisore sia politico che militare.
Il quarto capitolo è incentrato sui providers privati di Osint, ovvero quelle grandi aziende private che forniscono analisi e previsioni anche a numerosi governi e istituzioni. Vengono così affrontate le problematiche relative alla cooperazione tra il settore privato ed i servizi di sicurezza dello Stato in un settore così delicato come quello dell’intelligence.
Il quinto capitolo, infine, analizza l’utilizzo dei social network all’interno della più ampia cornice dell’Open Source Intelligence alla luce di quanto successo, in particolare, durante la “primavera araba”.
File