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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01312023-155600


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CATTARUZZA, ANNA
URN
etd-01312023-155600
Titolo
Diritto alla città, diritto alla salute: per un'autonomia delle forme abitative e dei modelli di vita.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Prof.ssa Paone, Sonia
Parole chiave
  • Città
  • diritti.
  • politiche abitative
  • salute
Data inizio appello
27/03/2023
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto

La struttura delle città è dai suoi albori in continuo mutamento, possiamo oggi facilmente renderci conto di quanto l'avvento della società capitalista sia stato il principale propulsore di un cambiamento radicale che ha trasformato in maniera netta il ruolo, la connotazione e l'estensione dello spazio urbano; un cambiamento situato all'interno di una modificazione della distribuzione del potere territoriale, che pur mantenendo una sua gerarchizzazione, si è formalmente ristrutturato su nuovi apparati amministrativi e legislativi, allo stesso tempo ha cambiato profondamente il modo di vivere la città e nella città.
L’obiettivo di questo studio è riflettere su come il processo che ha portato ad identificare il ruolo della città nelle nostre vite sia determinato e determinante nelle pratiche e nelle politiche abitative adottate in Italia dal secondo dopoguerra ad oggi e come queste ultime siano imprescindibili dal tema della salute, al centro dell’attenzione mondiale con l’avvento del virus Covid-19 a partire dal 2020.
Si passerà in rassegna alla cornice di riferimento sociologica per ciò che riguarda il tema dell’evoluzione della città, intesa dai grandi sociologi del 900, per arrivare alla definizione di “diritto alla città” .
Attraverso uno studio evolutivo delle politiche abitative si arriverà a trattare l’importante tematica dei movimenti per il diritto all’abitare, tematica che sarà fondamentale per affrontare l’argomento del diritto alla salute, in questo specifico caso, intesa come risultante dei suoi determinanti ovvero la condizione lavorativa, l’accesso alle cure, il luogo di residenza e le pratiche abitative.
Si intende altresì dimostrare come dalla ricerca di forme di aggregazione in grado di rispondere all’urgenza dei bisogni senza tralasciare l’importanza delle relazioni siano nate le esperienze dei movimenti di lotta per la casa, e da questi la conquista di spazi sociali, aree in cui la cultura della vita urbana prospera, spesso in diretto conflitto con l'idea di spazio astratto generato dal capitalismo; per arrivare infine a sostenere che gli abitanti delle città, in virtù della loro residenza, hanno il diritto di partecipare a tutte le decisioni sull'uso della terra, la riappropriazione dello spazio, e il coinvolgimento diretto alle politiche sanitarie pubbliche, le quali nell’esempio dell’emergenza mondiale che ci ha riguardato in questi ultimi anni, hanno tralasciato tali temi messi invece in primo piano dalle organizzazioni private e no profit .
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