Thesis etd-01312023-153155 |
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Thesis type
Tesi di laurea magistrale
Author
BATTAGLIA, BEATRICE
URN
etd-01312023-153155
Thesis title
L' approvvigionamento nel settore del gas naturale in Italia: evoluzione normativa, criticità e prospettive di sviluppo
Department
ECONOMIA E MANAGEMENT
Course of study
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Supervisors
relatore Prof. Milazzo, Pietro
Keywords
- approvvigionamento
- decreto Letta
- ecological transition
- Eni
- Eni
- environmental sustainability
- filiera produttiva
- gas importation
- gas market
- Gas naturale
- gasdotti
- importazione gas
- Letta decree
- mercato del gas
- Natural gas
- pipelines
- procurement
- production chain
- Russia
- Russia
- sostenibilita ambientale
- transizione ecologica
Graduation session start date
27/02/2023
Availability
Withheld
Release date
27/02/2093
Summary
Nel presente elaborato si approfondisce la fase di approvvigionamento all'interno della filiera produttiva del gas naturale in Italia.
Innanzitutto nel primo capitolo si ha un'introduzione storica sull'origine del gas naturale e si descrivono le fasi della filiera del gas ossia:
- approvvigionamento la quale può avvenire mediate l'estrazione dal sottosuolo e mediante l'importazione dall'estero;
- stoccaggio;
- trasporto attività libera di interesse pubblico e quindi soggettati agli obblighi di servizio pubblico le cui tariffe di trasporto sono stabilite dall'Arera.
Il trasporto può avvenire attraverso i gasdotti (nel caso del gas in forma gassosa) che collegano il luogo di produzione con i luoghi di stoccaggio oppure attraverso le navi metaniere nel caso in cui il gas venga liquefatto;
- distribuzione: essa consiste nell’attività di trasporto e trasformazione di energia elettrica con l’obiettivo di destinarla all’utente finale. Si è sviluppata a partire del primo decennio degli anni Sessanta con un picco a partire dal 1990 dove il numero dei comuni serviti era quasi quadruplicato rispetto agli anni 1970 e le condotte di distribuzione locali triplicate. Si distingue tra distribuzione internazionale, nazionale primaria e secondaria.
La distribuzione è un servizio pubblico ossia “Per servizio pubblico si intende qualsiasi attività regolata giuridicamente dallo Stato o da un altro ente locale, gestita in forma sia pubblica che privata volta alla soddisfazione dell’interesse collettivo, in base a definiti standard qualitativi e a prezzi accessibili nel perseguimento di una sempre maggiore efficacia, efficienza ed economicità.” Affinchè si possa parlare di servizio pubblico:
a) l’attività oggetto del servizio deve essere un’attività economica con il fine di produrre utilità a favore della collettività;
b) l’attività oggetto del servizio è essenziale per soddisfare interessi generali e volta a fini sociali;
c) possibilità di essere esercitato anche da un imprenditore privato in quanto se fosse esercitabile solo da un ente pubblico non si tratterebbe più si un servizio ma di una pubblica funzione che implica l’esercizio di poteri di carattere autoritario;
- vendita clienti finali ossia l’insieme delle prestazioni con le quali il gas naturale dalle imprese di fornitura arriva agli utenti e si distingue tra la vendita da parte del trasportatore alle imprese industriali e aziende di distribuzioni e la vendita da parte delle aziende di distribuzione ai clienti finali.
Nel capitolo secondo si descrive l'evoluzione normativa europea e italiana. A livello di normativa europea di fatti al fine di favorire una maggiore concorrenza nel settore è stata prevista la direttiva 94/22/CE, la quale, regolamenta le condizioni di rilascio e di esercizio delle autorizzazioni per le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi garantendo così l’accesso non discriminatorio.
Successivamente con la direttiva 98/30/CE si è completata la liberalizzazione del settore del gas naturale già avviata con la direttiva 94/30/CE, estendendola anche alle attività successive alla produzione ossia allo stoccaggio, trasporto, distribuzione e alla vendita così da dare slancio alla concorrenza con lo scopo di creare un mercato unico libero e concorrenziale europeo del gas naturale.
Essa ha stabilito dei principi fondamentali elencati di seguito:
- diritto di accesso alla rete: ossia possibilità alle imprese di gas naturale a i clienti idonei di accedere al sistema di trasporto del gas in cambio del pagamento di un corrispettivo;
- obblighi di separazione societaria, funzionale e contabile (unbundling) in modo da evitare distorsioni della concorrenza da parte delle imprese verticalmente integrate;
- clienti idonei.
In Italia in particolare si fa riferimento al Decreto Letta n. 164/2000 in recepimento della direttiva europea 98/30/CE.
Di fatti prima di tale decreto il mercato del gas naturale era caratterizzato dal monopolio della filiera verticalmente integrata ENI, un’azienda multinazionale creata con la legge n. 135 del 1953 come ente pubblico sotto la presidenza di Enrico Mattei. Eni aveva il diritto esclusivo della ricerca e coltivazione di giacimenti di idrocarburi e del trasporto degli idrocarburi nazionali.
Dal 1995 si sono manifestate cinque tranche di vendita di Eni con l'obiettivo di privatizzare Eni alle quali sono seguite le politiche di liberalizzazione.
Nel terzo capitolo si tratta il funzionamento del mercato del gas in Italia negli ultimi tre anni ( 2019, 2020 e 2021) mettendo in evidenza la situazione italiana circa la produzione, il consumo e l’importazione del gas. Da ciò risulta che l’Italia in gran parte importa il gas dalla Russia per una percentuale pari all'Incirca del 40% mediante il gasdotto denominato Trans Austria Gas Pipeline quindi vi è una forte dipendenza dalla Russia.
Oggi la situazione sta cambiando a causa della guerra in Ucraina e difatti si ha un andamento decrescente del gas importato dalla Russia.
Data la guerra innescata dalla Russia, a livello mondiale e nazionale sono stati previsti pacchetti di sanzioni nei confronti della Russia e sono state trovate delle soluzioni alternative al gas russo:
- una prima soluzione efficace nel lungo periodo e possibile è quella di trovare nuove fonti di approvvigionamento;
- la seconda soluzione di emergenza che produce effetti nell’immediato e nel breve periodo è il razionamento dei consumi del 15%;
- transizione ecologica (analizzata nel quarto capitolo)
Con la sottoscrizione dell’Accordo di Parigi nel 2015, i paesi sottoscrittori si sono preposti l'obiettivo di limitare il riscaldamento climatico al di sotto dei 2 gradi Celsius sino all’ impatto climatico zero entro 2050.
Strumento importante per il contenimento e l’azzeramento dei gas serra è la de-carbonizzazione energetica ossia processo di conversione ad un sistema economico che riduca in modo sostenibile l’anidrite carbonica (CO2) fino alla totale privatizzazione in futuro. Quindi obiettivo di ridurre l'utilizzo del petrolio, gas e il carbone mentre incentivare il ricorso alle fonti rinnovabili per il riscaldamento, per la produzione di energia elettrica, per l’industria o per i trasporti.
Innanzitutto nel primo capitolo si ha un'introduzione storica sull'origine del gas naturale e si descrivono le fasi della filiera del gas ossia:
- approvvigionamento la quale può avvenire mediate l'estrazione dal sottosuolo e mediante l'importazione dall'estero;
- stoccaggio;
- trasporto attività libera di interesse pubblico e quindi soggettati agli obblighi di servizio pubblico le cui tariffe di trasporto sono stabilite dall'Arera.
Il trasporto può avvenire attraverso i gasdotti (nel caso del gas in forma gassosa) che collegano il luogo di produzione con i luoghi di stoccaggio oppure attraverso le navi metaniere nel caso in cui il gas venga liquefatto;
- distribuzione: essa consiste nell’attività di trasporto e trasformazione di energia elettrica con l’obiettivo di destinarla all’utente finale. Si è sviluppata a partire del primo decennio degli anni Sessanta con un picco a partire dal 1990 dove il numero dei comuni serviti era quasi quadruplicato rispetto agli anni 1970 e le condotte di distribuzione locali triplicate. Si distingue tra distribuzione internazionale, nazionale primaria e secondaria.
La distribuzione è un servizio pubblico ossia “Per servizio pubblico si intende qualsiasi attività regolata giuridicamente dallo Stato o da un altro ente locale, gestita in forma sia pubblica che privata volta alla soddisfazione dell’interesse collettivo, in base a definiti standard qualitativi e a prezzi accessibili nel perseguimento di una sempre maggiore efficacia, efficienza ed economicità.” Affinchè si possa parlare di servizio pubblico:
a) l’attività oggetto del servizio deve essere un’attività economica con il fine di produrre utilità a favore della collettività;
b) l’attività oggetto del servizio è essenziale per soddisfare interessi generali e volta a fini sociali;
c) possibilità di essere esercitato anche da un imprenditore privato in quanto se fosse esercitabile solo da un ente pubblico non si tratterebbe più si un servizio ma di una pubblica funzione che implica l’esercizio di poteri di carattere autoritario;
- vendita clienti finali ossia l’insieme delle prestazioni con le quali il gas naturale dalle imprese di fornitura arriva agli utenti e si distingue tra la vendita da parte del trasportatore alle imprese industriali e aziende di distribuzioni e la vendita da parte delle aziende di distribuzione ai clienti finali.
Nel capitolo secondo si descrive l'evoluzione normativa europea e italiana. A livello di normativa europea di fatti al fine di favorire una maggiore concorrenza nel settore è stata prevista la direttiva 94/22/CE, la quale, regolamenta le condizioni di rilascio e di esercizio delle autorizzazioni per le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi garantendo così l’accesso non discriminatorio.
Successivamente con la direttiva 98/30/CE si è completata la liberalizzazione del settore del gas naturale già avviata con la direttiva 94/30/CE, estendendola anche alle attività successive alla produzione ossia allo stoccaggio, trasporto, distribuzione e alla vendita così da dare slancio alla concorrenza con lo scopo di creare un mercato unico libero e concorrenziale europeo del gas naturale.
Essa ha stabilito dei principi fondamentali elencati di seguito:
- diritto di accesso alla rete: ossia possibilità alle imprese di gas naturale a i clienti idonei di accedere al sistema di trasporto del gas in cambio del pagamento di un corrispettivo;
- obblighi di separazione societaria, funzionale e contabile (unbundling) in modo da evitare distorsioni della concorrenza da parte delle imprese verticalmente integrate;
- clienti idonei.
In Italia in particolare si fa riferimento al Decreto Letta n. 164/2000 in recepimento della direttiva europea 98/30/CE.
Di fatti prima di tale decreto il mercato del gas naturale era caratterizzato dal monopolio della filiera verticalmente integrata ENI, un’azienda multinazionale creata con la legge n. 135 del 1953 come ente pubblico sotto la presidenza di Enrico Mattei. Eni aveva il diritto esclusivo della ricerca e coltivazione di giacimenti di idrocarburi e del trasporto degli idrocarburi nazionali.
Dal 1995 si sono manifestate cinque tranche di vendita di Eni con l'obiettivo di privatizzare Eni alle quali sono seguite le politiche di liberalizzazione.
Nel terzo capitolo si tratta il funzionamento del mercato del gas in Italia negli ultimi tre anni ( 2019, 2020 e 2021) mettendo in evidenza la situazione italiana circa la produzione, il consumo e l’importazione del gas. Da ciò risulta che l’Italia in gran parte importa il gas dalla Russia per una percentuale pari all'Incirca del 40% mediante il gasdotto denominato Trans Austria Gas Pipeline quindi vi è una forte dipendenza dalla Russia.
Oggi la situazione sta cambiando a causa della guerra in Ucraina e difatti si ha un andamento decrescente del gas importato dalla Russia.
Data la guerra innescata dalla Russia, a livello mondiale e nazionale sono stati previsti pacchetti di sanzioni nei confronti della Russia e sono state trovate delle soluzioni alternative al gas russo:
- una prima soluzione efficace nel lungo periodo e possibile è quella di trovare nuove fonti di approvvigionamento;
- la seconda soluzione di emergenza che produce effetti nell’immediato e nel breve periodo è il razionamento dei consumi del 15%;
- transizione ecologica (analizzata nel quarto capitolo)
Con la sottoscrizione dell’Accordo di Parigi nel 2015, i paesi sottoscrittori si sono preposti l'obiettivo di limitare il riscaldamento climatico al di sotto dei 2 gradi Celsius sino all’ impatto climatico zero entro 2050.
Strumento importante per il contenimento e l’azzeramento dei gas serra è la de-carbonizzazione energetica ossia processo di conversione ad un sistema economico che riduca in modo sostenibile l’anidrite carbonica (CO2) fino alla totale privatizzazione in futuro. Quindi obiettivo di ridurre l'utilizzo del petrolio, gas e il carbone mentre incentivare il ricorso alle fonti rinnovabili per il riscaldamento, per la produzione di energia elettrica, per l’industria o per i trasporti.
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