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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01312019-135428


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DEL MORO, SABRINA
URN
etd-01312019-135428
Titolo
Applicazione clinica della mindfulness: risultati di un intervento MBI nell'ambito della procreazione medicalmente assistita
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Prof. Conversano, Ciro
Parole chiave
  • mindfulness
  • Mindfulness Based Stress Reduction (MBSR)
  • infertilità
  • procreazione medicalmente assistita (PMA)
Data inizio appello
25/02/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/02/2089
Riassunto
Nel 2013 l’American Society for Reproductive Medicine ha definito l'infertilità come “una malattia che si caratterizza per il mancato raggiungimento di una gravidanza dopo dodici mesi o più di rapporti sessuali non protetti, o dopo almeno sei mesi nel caso di donne con più di 35 anni di età, oppure a seguito di inseminazione da donatore”; se l’incapacità di ottenere una gravidanza avviene in presenza di una normale analisi dello sperma, presenza dell'ovulazione e riscontrata pervietà tubarica, si parla di infertilità inspiegata (Hamada, 2011).
Di fronte a questa diagnosi, una delle soluzione di solito proposte può essere quella di affrontare un percorso di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), ovvero un trattamento medico che aiuta il processo di fecondazione, attuando in maniera artificiale l’unione dei gameti ( l'ovulo femminile con lo spermatozoo), al fine di fornire la possibilità di ottenere una gravidanza (Gurunath et al., 2011)
L’infertilità non si caratterizza solamente come un problema organico, bensì ha risvolti psicologici sugli individui coinvolti, sulla loro vita relazionale e sessuale, sul benessere e la salute della coppia e porta vissuti di dolore, depressione, frustrazione e senso di colpa, oltre agli effetti sull’identità; in aggiunta a ciò, se la coppia intraprende un percorso di procreazione medicalmente assistita, questo può portare ulteriore stress dovendo subire tutto ciò che il protocollo comporta.
Negli anni ’80 del secolo scorso, grazie a Jon Kabat-Zinn, ha preso avvio l’interesse per la mindfulness in occidente; il termine mindfulness racchiude al suo interno l’accettazione non giudicante dell’esperienza presente, un atteggiamento compassionevole verso se stessi e gli altri, la capacità di auto-osservazione e di stare nel momento presente (Kabat-Zinn, 1990). Proprio per queste peculiarità la pratica si è dimostrata in grado di esercitare un’influenza potente sulla salute, sul benessere e sulla felicità delle persone, apportando significative modificazioni anche a livello cerebrale e neuronale, cambiando alcune strutture e attivando alcune aree del cervello e particolari connessioni neurali; in generale si può dire che riduca i livelli di stress, ansia e depressione e che, nel contempo insegna a fermarsi, a riconoscere le proprie emozioni e i propri pensieri, accogliendoli per quello che sono nel momento in cui li proviamo, senza giudicarli e identificarsi con essi, ad agire in maniera maggiormente efficace sugli eventi che si presentano nella quotidianità, evitando di mettere in atto reazioni comportamentali automatiche, schemi mentali ripetitivi, riflessi condizionati, pregiudizi e ruminazioni mentali (Didonna, 2009).
Il presente lavoro di tesi si propone di approfondire la presenza o meno di differenze statisticamente significative nei livelli di ansia, depressione e stress percepiti, nel sonno, indagato nell’aspetto dell’insonnia e nella qualità di questo in generale, nell’impatto dell’esperienza d’infertilità sui rapporti interpersonali e sulla qualità della vita, in coppie con diagnosi di infertilità inspiegata dopo essersi sottoposti a un protocollo di MBSR, ed osservare, inoltre, come si evolve la consapevolezza di sé e del momento presente
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