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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01312016-163240


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FABRIZIO, FELICE
URN
etd-01312016-163240
Titolo
Corporate Social Responsibility: aspetti e impatti organizzativi. I casi CONI ed Hera
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof.ssa Zifaro, Maria
Parole chiave
  • sostenibilità
  • corporate sociale responsibility
  • RSI
  • CSR
  • responsabilità sociale d'impresa
Data inizio appello
22/02/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Obiettivo di questa tesi è quello di approfondire la comprensione del fenomeno Corporate Social Responsibility (nelle sua dimensione economica, ambientale e sociale), analizzando al contempo le relative modalità di gestione e gli impatti all’interno dell’organizzazione. Lo studio cercherà quindi di superare le visioni legate alla deontologia e alla beneficienza (superficialmente accostate alla CSR), enfatizzando invece la tesi prevalente secondo la quale il comportamento responsabile dell’impresa contribuisce in maniera positiva alla generazione di redditività all’interno dell’azienda e, in particolare, alla sua sopravvivenza nel lungo periodo.
Per raggiungere le sopracitate finalità, all’interno del primo capitolo si cercherà, anzitutto, di analizzare la questione definitoria inerente il concetto di Responsabilità Sociale d’impresa riportando alcuni dei più importanti contributi (accademici e non) a livello nazionale e internazionale. Successivamente, ci si focalizzerà dapprima sulla relazione che intercorre tra l’etica e la gestione aziendale e poi sul processo di mappatura degli stakeholder. Quest’ultimo aspetto è particolarmente importante in un’ottica di sostenibilità: si ritiene infatti che l’impresa sia inserita in una rete di interazioni e rapporti di scambio con molteplici interlocutori sociali in grado di condizionarne in senso positivo o negativo le sue sorti. Solo un’attenta gestione di questo sistema di relazioni consente all’impresa di ottenere il consenso di cui essa necessita e, di conseguenza, le risorse e i contributi essenziali per la continuazione nel tempo dell’attività e la realizzazione della sua missione. Un altro dei temi analizzati, strettamente correlato a quest’ultimo, è quello inerente la creazione di valore condiviso (che rappresenta uno dei capisaldi della CSR): il rispetto degli stakeholder si concretizza infatti nell’esigenza, per l’azienda, di evitare di anteporre il perseguimento dei propri obiettivi al benessere collettivo e al rispetto della comunità in cui essa agisce. In questo senso uno dei metodi che verranno esposti è quello definito Triple Bottom Line (o Triple P Approach) secondo il quale nella scelta di un investimento, si analizzano le “Tre P”, ovvero People, Planet, Profit (cioè Persona, Ambiente, Profitto, ovvero le tre dimensioni della sostenibilità). Completa il primo capitolo la sezione dedicata agli aspetti organizzativi della Responsabilità Sociale d’Impresa. L’adozione di tali principi all’interno dell’azienda genera infatti una serie di impatti a livello di corporate governance e, in particolare, a livello di risorse umane, un aspetto, questo, che permette così di sviluppare una cultura etica. In questa parte si cercherà quindi di analizzare i trend a livello nazionale ed europeo, circa la gestione della CSR che può realizzarsi tramite l’implementazione di una specifica unità organizzativa ad essa dedicata, oppure tramite la sua inclusione all’interno di unità organizzative di livello superiore. Verranno studiati i meccanismi mediante i quali il management cerca di garantire l’applicazione dei principi alla base delle proprie politiche di sostenibilità e le relative metodologie per il coinvolgimento del personale.
Nel secondo capitolo viene esposto il processo per la redazione di uno degli strumenti più importanti della Corporate Social Responsibilty, ovvero il Bilancio di sostenibilità, attraverso il quale l’azienda riesce a dimostrare all’esterno il proprio impegno a livello ambientale, sociale ed economico. I principi utilizzati per la redazione di tale bilancio sono quelli più diffusi a livello internazionale, ovvero quelli dettati dal GRI o Global Reporting Initiative, un ente non-profit il cui obiettivo è quello di creare un supporto utile alla rendicontazione della performance sostenibile di organizzazioni di qualunque dimensione, appartenenti a qualsiasi settore e Paese del mondo. Infatti, per comunicare in maniera chiara e trasparente la sostenibilità delle singole organizzazioni, è necessaria una visione globalmente condivisa di concetti, linguaggi e standard. Dopo una breve esposizione delle linee guide alternative a quelle proposte dal GRI, ci si focalizzerà prevalentemente, sugli indicatori economici, ambientali e sociali dettati dallo stesso ente, mediante i quali le aziende possono monitorare e misurare le proprie performance di sostenibilità. Successivamente verrà analizzata l’evoluzione del fabbisogno di accountability, cercando di ripercorrere le varie tappe e i vari strumenti che hanno portato alla realizzazione del bilancio di sostenibilità, e descrivendo le prospettive che si profilano nel futuro a riguardo (Bilancio integrato).
Il terzo ed ultimo capitolo di questa tesi è dedicato allo studio di due casi concreti che ci consentiranno di esemplificare, chiarire e verificare alcuni dei concetti teorici espressi precedentemente. Oggetto di studio saranno: il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) attraverso l’analisi del relativo bilancio di sostenibilità; il gruppo HERA, multiutility leader nei servizi ambientali, idrici ed energetici, il cui studio ci consentirà di comprendere al meglio le dinamiche organizzative e di governo inerenti la Responsabilità sociale d’impresa.

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