Tesi etd-01302023-232723 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LAPI, LEONARDO
URN
etd-01302023-232723
Titolo
Prove sperimentali per ispezioni speciali su ponti in c.a.p. con barre dywidag post-tese
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA STRUTTURALE E EDILE
Relatori
relatore Prof. Salvatore, Walter
relatore Ing. Mazzatura, Isabella
relatore Ing. Mazzatura, Isabella
Parole chiave
- difetti
- diffrattometria
- dywidag
- georadar
- ispezioni speciali
- ponti
- precompresso
- prove sperimentali
- rilascio tensionale
- tomografia
Data inizio appello
20/02/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/02/2093
Riassunto
Negli ultimi anni, a causa di fatti ormai tristemente noti, l’interesse per lo studio dello stato di conservazione di ponti e viadotti esistenti è cresciuto esponenzialmente.
Il presente lavoro di tesi si inserisce in una più ampia ricerca sperimentale condotta dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa sulla valutazione e sullo sviluppo di metodologie sperimentali per l’esecuzione di ispezioni speciali su ponti in c.a.p. a cavi post-tesi, concentrandosi principalmente sull’applicazione e la sperimentazione di tecnologie di indagine non distruttive e semi distruttive sul sistema di post-tensione con barre dywidag.
L’insita conformazione del sistema strutturale, che prevede l’alloggiamento dei cavi/barre da post-tensione all’interno di guaine metalliche, a loro volta inserite nella matrice di calcestruzzo, rende difficoltosa la valutazione del loro stato di conservazione, che non può esaurirsi alle sole ispezioni visive.
Per tali ragioni, e per i recenti eventi di collasso che hanno interessato soprattutto il contesto italiano, è emersa la necessità di ulteriori studi e approfondimenti nello sviluppo di procedure metodologiche mirate alla standardizzazione dei metodi ispettivi.
Dopo un excursus storico sulla nascita e sullo sviluppo del sistema di post-tensione a barre dywidag ed una panoramica sul quadro normativo vigente e storico inerente al monitoraggio e alla valutazione di tale tipologia di opere, si cerca di fornire alcune indicazioni sulle modalità e le procedure da seguire per la valutazione del loro stato di conservazione, attraverso l’approfondimento di alcune tecniche sperimentali ritenute necessarie, cercando di affrontare quei problemi ad oggi irrisolti, con il fine ultimo di ottenere informazioni utili all’applicazione della metodologia multifase, già sviluppata per i ponti in c.a.p. a cavi scorrevoli, per l’esecuzione delle cosiddette “ispezioni speciali” proposte dalle “Linee Guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti”.
Nello specifico, gli argomenti principali di sviluppo del seguente elaborato riguardano l’esecuzione di prove sperimentali, condotte nel “Laboratorio ufficiale per le esperienze sui materiali da costruzione” del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa, su campioni appositamente progettati, con l’obiettivo di valutare, attraverso la determinazione di alcuni parametri di errore, i risultati delle indagini eseguite al fine di stimare l’efficacia di tali ispezioni in termini di attendibilità, ripetibilità e precisione e per evidenziarne i possibili limiti di impiego.
In particolare, le prove sperimentali riguardano: - l’individuazione del tracciato di cavi/barre; - la localizzazione dei difetti di iniezione; - la determinazione del livello di tensione del sistema di post-tensione; ottenute attraverso l’esecuzione di prove non distruttive e semi distruttive, quali: - indagini GPR (georadar); - tomografie ultrasoniche; - metodo del rilascio tensionale sul calcestruzzo; - diffrattometria a raggi x sull’acciaio teso.
Il fine di queste prove è quello di determinare un iter procedurale per ognuna delle tecnologie di indagine selezionate e valutarne gli errori associati.
Il presente lavoro di tesi si inserisce in una più ampia ricerca sperimentale condotta dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa sulla valutazione e sullo sviluppo di metodologie sperimentali per l’esecuzione di ispezioni speciali su ponti in c.a.p. a cavi post-tesi, concentrandosi principalmente sull’applicazione e la sperimentazione di tecnologie di indagine non distruttive e semi distruttive sul sistema di post-tensione con barre dywidag.
L’insita conformazione del sistema strutturale, che prevede l’alloggiamento dei cavi/barre da post-tensione all’interno di guaine metalliche, a loro volta inserite nella matrice di calcestruzzo, rende difficoltosa la valutazione del loro stato di conservazione, che non può esaurirsi alle sole ispezioni visive.
Per tali ragioni, e per i recenti eventi di collasso che hanno interessato soprattutto il contesto italiano, è emersa la necessità di ulteriori studi e approfondimenti nello sviluppo di procedure metodologiche mirate alla standardizzazione dei metodi ispettivi.
Dopo un excursus storico sulla nascita e sullo sviluppo del sistema di post-tensione a barre dywidag ed una panoramica sul quadro normativo vigente e storico inerente al monitoraggio e alla valutazione di tale tipologia di opere, si cerca di fornire alcune indicazioni sulle modalità e le procedure da seguire per la valutazione del loro stato di conservazione, attraverso l’approfondimento di alcune tecniche sperimentali ritenute necessarie, cercando di affrontare quei problemi ad oggi irrisolti, con il fine ultimo di ottenere informazioni utili all’applicazione della metodologia multifase, già sviluppata per i ponti in c.a.p. a cavi scorrevoli, per l’esecuzione delle cosiddette “ispezioni speciali” proposte dalle “Linee Guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti”.
Nello specifico, gli argomenti principali di sviluppo del seguente elaborato riguardano l’esecuzione di prove sperimentali, condotte nel “Laboratorio ufficiale per le esperienze sui materiali da costruzione” del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa, su campioni appositamente progettati, con l’obiettivo di valutare, attraverso la determinazione di alcuni parametri di errore, i risultati delle indagini eseguite al fine di stimare l’efficacia di tali ispezioni in termini di attendibilità, ripetibilità e precisione e per evidenziarne i possibili limiti di impiego.
In particolare, le prove sperimentali riguardano: - l’individuazione del tracciato di cavi/barre; - la localizzazione dei difetti di iniezione; - la determinazione del livello di tensione del sistema di post-tensione; ottenute attraverso l’esecuzione di prove non distruttive e semi distruttive, quali: - indagini GPR (georadar); - tomografie ultrasoniche; - metodo del rilascio tensionale sul calcestruzzo; - diffrattometria a raggi x sull’acciaio teso.
Il fine di queste prove è quello di determinare un iter procedurale per ognuna delle tecnologie di indagine selezionate e valutarne gli errori associati.
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