• ciclo di vita
• dinamica familiare
• distribuzione della ricchezza

L'obiettivo di questo lavoro è quello di esplorare l'influenza della dinamica della composizione della famiglia sulla distribuzione della ricchezza nel modello del ciclo di vita. Il modello è sviluppato sotto l'ipotesi che sia la famiglia, e non l'individuo l'unità economica rilevante. In questa prima esposizione, in analogia con quanto fatto da Modigliani e Brumberg (1954), si assume che il tasso di interesse reale sia nullo e che la famiglia si proponga di effettuare un consumo costante per adulto equivalente. Il modello mette in evidenza l'influenza del momento in cui i figli vengono generati e del periodo di mantenimento dei figli stessi sulla propensione al risparmio e sull'andamento della ricchezza della famiglia e, successivamente, sul rapporto aggregato ricchezza-reddito e sul grado di disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza. Le analisi sono condotte, dapprima, in un sistema economico stazionario perfettamente ugualitario e, poi, in un sistema con reddito pro-capite crescente a tasso costante. In entrambi i sistemi economici si osserva come la dinamica familiare giochi un ruolo importante nella determinazione della ricchezza e del suo grado di disuguaglianza. Si dimostra che il modello del ciclo di vita con consumo costante per adulto equivalente è in grado di spiegare una quota della disuguaglianza empiricamente osservata più grande di quella "spiegata" dal modello di base (Atkinson, 1971).