| Tesi etd-01292022-201739 | 
    Link copiato negli appunti
  
    Tipo di tesi
  
  
    Tesi di laurea magistrale LM6
  
    Autore
  
  
    FRANCESCHINI, EUGENIO  
  
    URN
  
  
    etd-01292022-201739
  
    Titolo
  
  
    Profilazione genomica con Next Generation Sequencing su DNA circolante tumorale per l'individuazione di mutazioni actionable nel NSCLC
  
    Dipartimento
  
  
    RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
  
    Corso di studi
  
  
    MEDICINA E CHIRURGIA
  
    Relatori
  
  
    relatore Prof. Danesi, Romano
correlatore Dott.ssa Del Re, Marzia
  
correlatore Dott.ssa Del Re, Marzia
    Parole chiave
  
  - biopsia liquida
- liquid biopsy
- medicina di precisione
- ngs
- nsclc
- precision medicine
    Data inizio appello
  
  
    15/02/2022
  
    Consultabilità
  
  
    Completa
  
    Riassunto
  
  Il tumore del polmone risulta la principale causa di mortalità oncologica tumorale, ed il NSCLC ne rappresenta il tipo di gran lunga più frequente. La scoperta, sempre più rinnovata, di possibili driver molecolari nell'ambito della malattia ha dato il via libera alla medicina di precisione oncologica.
Il gold standard nell'algoritmo diagnostico-terapeutico del NSCLC è la genotipizzazione della neoplasia attraverso la biopsia tissutale. Negli anni sono nate nuove tecniche di biologia molecolare, come la RT-PCR o la dPCR, che si avvalgono della biopsia liquida, ricavabile facilmente da un prelievo ematico del paziente. Il sequenziamento genico di nuova generazione (NGS) si introduce anche nell'ambito della biopsia liquida, con il vantaggio di permettere il sequenziamento di decine fino a centinaia di geni e varie tipi di mutazioni, siano esse SNV, CNV, amplificazioni, fusioni geniche.
Lo studio si basa sulle prime esperienze derivate da questa tecnica di sequenziamento all'UO di Farmacologia e Farmacogenetica dell'AOUP, che ha visto l'analisi in maniera retrospettiva di 47 pazienti, divisi in diagnosi di malattia (con istologico negativo o materiale non sufficiente) e progressioni al trattamento con TKIs (al fine si scoprire eventuali target residui passibili di terapia), cercando di evidenziare punti di forza e di debolezza nell'implementazione di questa tecnica.
Nelle gruppo delle diagnosi, l'NGS su biopsia liquida ha rilevato la sua utilità in quei pazienti senza dato disponibile derivante dall'esame istologico circa le mutazioni driver, piuttosto che sui pazienti indagati e risultati wild-type per i principali geni driver, con una differenza nel riscontro di mutazioni druggable statisticamente significativa al test di Fisher-Yates nei due gruppi (p=0,016).
Nel gruppo delle progressioni a TKIs, l'NGS su biopsia liquida ha permesso di individuare mutazioni di resistenza alla precedente linea di terapia con TKIs in un 31,3% dei pazienti, aggiungendo quindi informazioni spendibili da parte del clinico oncologo richiedente l'analisi molecolare.
A fronte di un pannello molto ampio di geni analizzati, un numero molto inferiore di geni sono risultati con mutazione di qualche significato biologico realmente implicato nella patologia in esame, avvalorando il fatto che, mentre in ambito di ricerca risulta comunque apprezzabile scoprire nuove mutazioni implicate nello sviluppo della patologia, dal punto di vista clinico un pannello di geni più ristretto potrebbe abbattere il rapporto costo/beneficio.
Il gold standard nell'algoritmo diagnostico-terapeutico del NSCLC è la genotipizzazione della neoplasia attraverso la biopsia tissutale. Negli anni sono nate nuove tecniche di biologia molecolare, come la RT-PCR o la dPCR, che si avvalgono della biopsia liquida, ricavabile facilmente da un prelievo ematico del paziente. Il sequenziamento genico di nuova generazione (NGS) si introduce anche nell'ambito della biopsia liquida, con il vantaggio di permettere il sequenziamento di decine fino a centinaia di geni e varie tipi di mutazioni, siano esse SNV, CNV, amplificazioni, fusioni geniche.
Lo studio si basa sulle prime esperienze derivate da questa tecnica di sequenziamento all'UO di Farmacologia e Farmacogenetica dell'AOUP, che ha visto l'analisi in maniera retrospettiva di 47 pazienti, divisi in diagnosi di malattia (con istologico negativo o materiale non sufficiente) e progressioni al trattamento con TKIs (al fine si scoprire eventuali target residui passibili di terapia), cercando di evidenziare punti di forza e di debolezza nell'implementazione di questa tecnica.
Nelle gruppo delle diagnosi, l'NGS su biopsia liquida ha rilevato la sua utilità in quei pazienti senza dato disponibile derivante dall'esame istologico circa le mutazioni driver, piuttosto che sui pazienti indagati e risultati wild-type per i principali geni driver, con una differenza nel riscontro di mutazioni druggable statisticamente significativa al test di Fisher-Yates nei due gruppi (p=0,016).
Nel gruppo delle progressioni a TKIs, l'NGS su biopsia liquida ha permesso di individuare mutazioni di resistenza alla precedente linea di terapia con TKIs in un 31,3% dei pazienti, aggiungendo quindi informazioni spendibili da parte del clinico oncologo richiedente l'analisi molecolare.
A fronte di un pannello molto ampio di geni analizzati, un numero molto inferiore di geni sono risultati con mutazione di qualche significato biologico realmente implicato nella patologia in esame, avvalorando il fatto che, mentre in ambito di ricerca risulta comunque apprezzabile scoprire nuove mutazioni implicate nello sviluppo della patologia, dal punto di vista clinico un pannello di geni più ristretto potrebbe abbattere il rapporto costo/beneficio.
    File
  
  | Nome file | Dimensione | 
|---|---|
| Tesi.pdf | 6.32 Mb | 
| Contatta l’autore | |
 
		