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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01292020-095218


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
RIACCI, LAURA
URN
etd-01292020-095218
Titolo
Sviluppo di un idrogelo a base di Gellan Gum per embedding di condrociti
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'INFORMAZIONE
Corso di studi
INGEGNERIA BIOMEDICA
Relatori
relatore Prof. Ricotti, Leonardo
relatore Dott. Vannozzi, Lorenzo
controrelatore Prof. Vozzi, Giovanni
Parole chiave
  • condrociti
  • embedding di condrociti
  • foto-polimerizzazione
  • Gellan Gum
  • Gellan Gum Metacrilato
  • idrogelo a base di Gellan Gum
  • Ingegneria tissutale della cartilagine
Data inizio appello
14/02/2020
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’obiettivo di questo lavoro di tesi è stato lo sviluppo di un idrogelo a base di Gellan Gum per embedding di condrociti e di una strategia di deposizione dell’idrogelo stesso tramite una procedura minimamente invasiva di iniezione con lo scopo di ricostruire in situ i difetti della cartilagine articolare.
In particolare, l’idrogelo dovrà soddisfare i seguenti requisiti: avere un basso tempo di polimerizzazione per permettere la ricostruzione di difetti cartilaginei multipli in una singola operazione chirurgica ; garantire l’iniezione con strumenti artroscopici nel corpo con forze e sforzi di taglio compatibili con la presenza di cellule; possedere un'elevata stabilità nel tessuto cartilagineo una volta iniettato e polimerizzato; garantire un'elevata vitalità delle cellule incorporate all'interno dell'idrogelo stesso.
Il Gellan Gum e il Gellan Gum Metacrilato sono stati preparati ed analizzati attraverso test di reometria, per valutare la loro idoneità ad essere iniettati con i condrociti. Poi, una formulazione selezionata è stata ulteriormente caratterizzata in termini di proprietà meccaniche, analizzando l’influenza dell’esposizione della luce durante l’operazione chirurgica. Successivamente è stata valutata la formazione di un idrogelo composito con le nanofibre di cellulosa per permettere una maggiore adesione e stabilità al tessuto cartilagineo sottostante.
Infine, sono stati eseguiti test biologici preliminari con i condrociti per analizzare l’interazione con il materiale una volta inglobati all’interno.
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