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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01292019-133832


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SPADONI, ALBA
URN
etd-01292019-133832
Titolo
L'approccio nutrizionale al paziente oncologico nel dipartimento oncologico e tecnologie avanzate dell'USL-IRRCS di Reggio Emilia
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Trincavelli, Maria Letizia
relatore Guberti, Monica
Parole chiave
  • nutrizione
  • oncologia
Data inizio appello
06/03/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/03/2089
Riassunto
Il mio elaborato vuole mettere alla luce ciò che ho avuto l'opportunità di rilevare durante il periodo di tirocinio e durante il periodo di tesi. Durante le visite ambulatoriali, effettuate presso il CORE, sede di molte strutture di degenza e Day Service del Dipartimento Oncologico eTecnologie Avanzate, sono venuta a conoscenza di quanto sia importante l’aspetto nutrizionale per il paziente con patologia neoplastica. In particolare assumono una grande importanza, sia il tipo di alimento, che il modo in cui sono cucinati, a seconda della patologia oncologica di cui è affetto il paziente.
Il controllo del peso, le alterazioni del gusto e degli aspetti organolettici del cibo sono influenzati dalle terapie in corso.
Durante le visite ambulatoriali, abbiamo visto in particolare pazienti oncologici con tumore testa-collo e stomaco. Durante le prime visite abbiamo effettuato una valutazione nutrizionale del paziente, rilevamento di peso e altezza, con un’indagine alimentare dove siamo venuti a conoscenza delle abitudini alimentari del paziente; in seguito sono stati forniti suggerimenti alimentari su come poter prevenire la perdita di peso, come ad esempio la fortificazione delle pietanze (olio, burro, panna e formaggio), effettuare piccoli pasti (5-6 pasti al giorno), evitare di assumere fibre (frutta, verdura e cereali integrali) in modo da ridurre il senso di sazietà, cercare di assumere ad ogni pasto tutti i tipi di alimenti (carboidrati, proteine e lipidi) anche facendo un piatto unico. In alcuni casi è stata necessaria l’introduzione di integratori alimentari ad elevato contenuto proteico e calorico.
Da una piccola ricerca in letteratura, emerge che lo stato nutrizionale costituisce un fattore in grado di influenzare la storia clinica della malattia oncologica. Il calo ponderale, dovuto alla perdita di massa muscolare e che indica una malnutrizione per difetto, rappresenta un fattore prognostico negativo. Secondo l’European Society for Clinical Nutrition and Metabolism (ESPEN), che ha pubblicato le ultime Linee Guida per il paziente
oncologico nel 2017, essa peggiora la tolleranza ai trattamenti chemio e radioterapici, aumentando la tossicità ad essi correlata, ritarda la guarigione delle ferite dopo intervento chirurgico e il recupero funzionale del malato, aumentando la durata della degenza e quindi i costi, ma
soprattutto peggiorando la qualità di vita dei pazienti.
Nel paziente affetto da neoplasia, la perdita di peso è associata anche ad una diminuita sopravvivenza e ad una più alta incidenza e durata di ospedalizzazione.
Nonostante l’elevata prevalenza delle problematiche nutrizionali e le evidenze scientifiche disponibili, la consapevolezza delle conseguenze negative della malnutrizione nel malato oncologico è ancora molto scarsa sia tra gli operatori sanitari coinvolti nella gestione della malattia che tra i pazienti.
Nel 2015 è stata condotta una survey italiana promossa dall’AIOM con l’obiettivo di esplorare la sensibilità degli oncologi relativamente alle problematiche nutrizionali dei loro pazienti, nella quale è emersa una scarsa considerazione di questo aspetto. Sono state portate avanti diverse iniziative a tale proposito congiuntamente a diverse istituzioni che hanno condotto all'approvazione della “Carta dei diritti del paziente oncologico all’appropriato e tempestivo supporto nutrizionale”, fino all’approvazione in sede di Conferenza Stato Regioni l’Accordo sulle “Linee di indirizzo sui percorsi nutrizionali nei pazienti oncologici (il 14 dicembre 2017). Il documento è stato elaborato da un   gruppo di lavoro multidisciplinare composto da rappresentanti del Ministero della Salute, di aziende sanitarie, di Università e da esponenti di società scientifiche di settore.
Le linee di indirizzo mirano, sia a ridurre le complicanze mediche conseguenti alla malnutrizione, sia a facilitare il recupero dello stato nutrizionale e della salute fisica, tappe essenziali nella guarigione del paziente oncologico.
Le alterazioni dello stato nutrizionale sono altamente prevalenti nei malati oncologici e la malnutrizione è considerata una “malattia nella malattia” (stima di 33 milioni di persone in Europa per un costo sociale di circa 120 miliardi di euro).
Il testo approvato contiene i principi già stilati nella Carta dei Diritti sopracitata e si pone come obiettivi:
- assicurare lo screening e la valutazione dello stato nutrizionale
- definire specifici PDTA nutrizionali da integrare nei PDTA delle patologie oncologiche
- presentare un Modello di Risposta Organizzativa
- descrivere la formazione ed informazione agli operatori sanitari.
In particolare l’importanza del documento è rappresentata dal fatto di aver tracciato un percorso chiaro e preciso per quanto concerne l’approccio nutrizionale ai pazienti oncologici.
Lo screening nutrizionale del paziente deve essere effettuato già al momento della diagnosi e ripetuto in modo da evidenziare lo stato di malnutrizione e agire tempestivamente.
La valutazione del paziente deve proseguire ad intervalli regolari per tutto il periodo delle cure e anche in chi ha superato la malattia.
Il documento stabilisce, inoltre, la necessità di un approccio multidisciplinare e integrato per garantire la continuità dell’assistenza fino al domicilio del paziente, e identifica i criteri per la formazione e l’informazione dei professionisti in ambito sanitario.
Sulla base di queste considerazioni l’elaborato da me proposto ha due obiettivi fondamentali:
1. Descrivere lo stato dell’arte relativamente alle evidenze in merito all’approccio nutrizionale in ambito oncologico e presentare a titolo esemplificativo, alcuni casi di pazienti oncologici gestiti nell’ambulatorio nutrizionale.
2. Descrivere le modalità di approccio, l’organizzazione e la gestione della nutrizione del malato oncologico nel Dipartimento Oncologico e tecnologie avanzate dell’Azienda USL-IRCCS di Reggio Emilia, attraverso un’indagine quantitativa.
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