Thesis etd-01292019-111114 |
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Thesis type
Tesi di laurea magistrale LM5
Author
FONTANI, MARINA
URN
etd-01292019-111114
Thesis title
La Chiesa dei Cavalieri di Santo Stefano a Pisa. Creazione di un modello HBIM per l'archiviazione dei dati.
Department
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Course of study
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Supervisors
relatore Prof.ssa De Falco, Anna
Keywords
- Heritage Building Information Modeling (HBIM)
- Chiesa dei Cavalieri di Santo Stefano
- Pisa
- archiviazione dei dati
- Building Information Modeling (BMI)
Graduation session start date
14/02/2019
Availability
Withheld
Release date
14/02/2089
Summary
Il Building Information Modeling (BIM) è un processo utilizzato per la realizzazione di nuovi edifici, che integra alla modellazione parametrica di un edificio tutte le informazioni utili, ad esso riferite.
In Italia, solamente negli ultimi anni, questa metodologia operativa sta prendendo piede e soprattutto, dato il contesto storico italiano ed il suo patrimonio edilizio, si sta sviluppando di pari passo l’idea di applicare tale processo agli edifici esistenti.
Quando si applica la metodologia BIM ad un edificio storico preesistente viene aggiunto il suffisso Heritage, Heritage Building Information Modeling (HBIM). Nel presente studio di tesi si è creato un modello HBIM della Chiesa dei Cavalieri di Santo Stefano a Pisa.
In una prima fase è stato svolto uno studio storico-conoscitivo sulla chiesa presa in esame, seguito da un rilievo tradizionale del manufatto. Sono stati inoltre analizzati gli aspetti materici e di degrado, in modo tale da avere le conoscenze necessarie per poter iniziare la fase di modellazione tridimensionale dell’intera chiesa.
Per la modellazione si è utilizzato il software Autodesk Revit, che ha permesso, in seconda istanza, di implementare il modello 3D con tutte le informazioni reperite ed analizzate, relative alla Chiesa Conventuale.
Il risultato di questo processo è stata la creazione di un modello interrogabile, che ha duplice funzione. La prima è quella di fare da unica “scatola” per tutti i documenti storici e non, che risultano, ad oggi, dislocati in più uffici ed archivi pubblici; la seconda è quella di costituire un modello utile e funzionale per l’organizzazione e la gestione non soltanto di eventuali futuri interventi di restauro e consolidamento, ma anche per interventi di manutenzione ordinaria, che nel caso di edifici di rilevanza storica saranno sempre subordinati alla conoscenza ed al rispetto della storia dell’edificio stesso.
In Italia, solamente negli ultimi anni, questa metodologia operativa sta prendendo piede e soprattutto, dato il contesto storico italiano ed il suo patrimonio edilizio, si sta sviluppando di pari passo l’idea di applicare tale processo agli edifici esistenti.
Quando si applica la metodologia BIM ad un edificio storico preesistente viene aggiunto il suffisso Heritage, Heritage Building Information Modeling (HBIM). Nel presente studio di tesi si è creato un modello HBIM della Chiesa dei Cavalieri di Santo Stefano a Pisa.
In una prima fase è stato svolto uno studio storico-conoscitivo sulla chiesa presa in esame, seguito da un rilievo tradizionale del manufatto. Sono stati inoltre analizzati gli aspetti materici e di degrado, in modo tale da avere le conoscenze necessarie per poter iniziare la fase di modellazione tridimensionale dell’intera chiesa.
Per la modellazione si è utilizzato il software Autodesk Revit, che ha permesso, in seconda istanza, di implementare il modello 3D con tutte le informazioni reperite ed analizzate, relative alla Chiesa Conventuale.
Il risultato di questo processo è stata la creazione di un modello interrogabile, che ha duplice funzione. La prima è quella di fare da unica “scatola” per tutti i documenti storici e non, che risultano, ad oggi, dislocati in più uffici ed archivi pubblici; la seconda è quella di costituire un modello utile e funzionale per l’organizzazione e la gestione non soltanto di eventuali futuri interventi di restauro e consolidamento, ma anche per interventi di manutenzione ordinaria, che nel caso di edifici di rilevanza storica saranno sempre subordinati alla conoscenza ed al rispetto della storia dell’edificio stesso.
File
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