Tesi etd-01292019-100840 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BRUNO, TANIA
Indirizzo email
tania.brunoa@gmail.com
URN
etd-01292019-100840
Titolo
Narrare il cambiamento climatico: approcci e riflessioni delle maggiori testate online italiane e il modello The Guardian
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
COMUNICAZIONE D'IMPRESA E POLITICA DELLE RISORSE UMANE
Relatori
relatore Minuto, Emanuela
Parole chiave
- Accordi di Parigi
- cambiamento climatico
- Corriere.it
- laRepubblica.it
- LaStampa.it
- quotidiani online
- riscaldamento globale
- testate online
- The Guardian
Data inizio appello
04/03/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
Da alcuni anni, la comunità scientifica internazionale, in particolare l’Intergovernmental Panel on Climate Change, sta allarmando i leader mondiali sulle temperature medie terrestri sempre più alte e sugli effetti del riscaldamento globale. La scienza ha inoltre stabilito che il cambiamento climatico al quale stiamo assistendo è dovuto all’attività antropogenica, in particolare a causa delle emissioni di gas serra. I report dell’Onu ma anche autorevoli studi scientifici, ci dicono che le emissioni di gas serra sono legate all’utilizzo dei combustibili fossili ma anche alla deforestazione e all’industria alimentare. Con l’aumento delle temperature medie terrestri, compresa la temperatura degli oceani, stiamo assistendo a un costante scioglimento dei grandi ghiacci, all’innalzamento e all’acidificazione degli oceani, a una pericolosa perdita di biodiversità, ad incendi sempre più vasti e difficilmente domabili e alla maggior intensità e frequenza di eventi meteorologici anomali e distruttivi. La trattazione dei tre maggiori quotidiani online, LaRepubblica.it, Corriere.it e laStampa.it nel triennio 2015-2017 presenta delle similitudini ma anche molte differenze: in particolare il Corriere.it è il giornale che meno affronta il fenomeno e con scarso approfondimento, mentre le altre due testate dedicano al cambiamento climatico vari contributi, alcuni di particolare interesse. Il 2015 è stato inoltre l’anno della Conferenza delle Parti tenutasi a Parigi la quale ha negoziato uno storico accordo sul clima: gli stati del mondo si sono impegnati a ridurre le emissioni di gas serra in modo da contenere l’aumento della temperatura terrestre entro i 2°C. Nell’analisi della copertura della Conferenza da parte delle tre testate sono emerse ulteriori differenze e sono state messe in luce le firme più autorevoli dei singoli giornali. All’analisi delle testate italiane è stato contrapposto il caso virtuoso del quotidiano inglese The Guardian che da molti anni ha fatto delle tematiche ambientali uno dei suoi principali argomenti. The Guardian si distingue sia per l’ammontare dei contributi pubblicati ma anche e soprattutto per la qualità degli articoli stessi. I giornalisti che scrivono per la sezione “Climate change”, oltre a pubblicare contenuti aggiornati sullo stato del clima, svolgono un importante lavoro di ricerca e di investigazione al fine di di denunciare le aziende inquinanti ma anche i ritardi della comunità politica di fronte a una minaccia reale che potrebbe sconvolgere gli equilibri del mondo. Il fine di questo lavoro è pertanto la comparazione della narrazione del cambiamento climatico da parte delle maggiori testate online italiane, a livello quantitativo e qualitativo. Dal punto di vista quantitativo, gli articoli sono stati raccolti in diverse tabelle, in base all'argomento trattato. Dal punto di vista qualitativo invece sono stati analizzati vari articoli che affrontano il fenomeno nelle sue molteplici sfaccettature, mettendo in evidenza il tono dell'articolo, il livello di approfondimento e l'accuratezza delle fonti scientifiche. Oltre a questa comparazione, è stato analizzato il lavoro portato avanti dal Guardian che si caratterizza per la forte tendenza all'approfondimento, per l'abbondante produzione di contenuti sul fenomeno e per l'ampio spazio dedicato alle opinioni degli esperti.
File
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