Tesi etd-01292009-122723 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
NUVOLI, ANTONELLA
URN
etd-01292009-122723
Titolo
Oppressione e lotta di potere in Balún Canán di Rosario Castellanos
Dipartimento
INTERFACOLTA'
Corso di studi
LETTERATURE E FILOLOGIE EUROPEE
Relatori
Relatore Prof. Scarano, Tommaso
Parole chiave
- Balún Canán
- lotta di potere
- oppressione
- Rosario Castellanos
Data inizio appello
16/02/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
16/02/2049
Riassunto
Il presente lavoro di tesi intende analizzare il fenomeno dell’oppressione e della lotta di potere all’interno di Balún Canán, la prima opera narrativa di Rosario Castellanos, scrittrice messicana estremamente prolifica della letteratura ispanoamericana contemporanea, molto conosciuta e affermata nella sua terra, ma non abbastanza apprezzata in Europa.
Le vicende narrate nel romanzo derivano dall’esperienza diretta, vissuta in prima persona dall’autrice nella sua infanzia in Chiapas. Per rilevare questi influssi autobiografici si è scelto di dedicare interamente il primo capitolo agli avvenimenti principali della vita della Castellanos, corredandoli di un breve resoconto relativo ai suoi lavori letterari e saggistici.
Il testo è stato analizzato da un punto di vista storico e pertanto è stato necessario presentare una panoramica storico-politica delle vicende che interessarono il Messico nei primi decenni del 1900. Si è deciso di iniziare con un breve accenno alla Rivoluzione Messicana poiché le idee e le politiche attuate negli anni in cui fu presidente Lázaro Cárdenas derivano proprio dai grandi moti rivoluzionari di quel periodo. Ci siamo poi soffermati sugli anni 1936-40, epoca in cui è ambientato Balún Canán. Abbiamo cercato di fornire un quadro piuttosto esaustivo del governo cardenista, prendendo in considerazione le riforme poste in atto, soprattutto quelle in materia agraria e scolastica, che riguardano più da vicino il romanzo.
Il terzo capitolo, seppur nella sua brevità, tenta di tracciare un quadro generale dell’opera, illustrandone l’intreccio e la maniera in cui i personaggi vengono descritti.
La parte più rilevante della tesi è rappresentata dagli ultimi due capitoli. Nel quarto capitolo si illustrano le principali caratteristiche del sistema latifondista rappresentato in Balún Canán, ponendo particolare attenzione all’oppressione che incombe sui soggetti emarginati in virtù del potere assoluto del capofamiglia. Si analizza inoltre come nel romanzo l’influsso delle riforme cardeniste, in particolare quella riguardante l’istruzione, porti ad una lenta dissoluzione del potere patriarcale.
Infine, il quinto capitolo è dedicato al rapporto tra il linguaggio e il potere. Si tenta infatti di cogliere la maniera in cui i vari personaggi, tramite le interazioni dialogiche, provino a conservare la propria autorità (è questo il caso del latifondista César) oppure a svalutare il potere del padrone (nel caso dei soggetti sottomessi). E si è potuto notare, tramite l’esame dei documenti scritti inseriti nel romanzo, come all’interno del testo emerga un linguaggio ribelle e liberatore che cerca di opporsi al discorso dominante patriarcale.
Le vicende narrate nel romanzo derivano dall’esperienza diretta, vissuta in prima persona dall’autrice nella sua infanzia in Chiapas. Per rilevare questi influssi autobiografici si è scelto di dedicare interamente il primo capitolo agli avvenimenti principali della vita della Castellanos, corredandoli di un breve resoconto relativo ai suoi lavori letterari e saggistici.
Il testo è stato analizzato da un punto di vista storico e pertanto è stato necessario presentare una panoramica storico-politica delle vicende che interessarono il Messico nei primi decenni del 1900. Si è deciso di iniziare con un breve accenno alla Rivoluzione Messicana poiché le idee e le politiche attuate negli anni in cui fu presidente Lázaro Cárdenas derivano proprio dai grandi moti rivoluzionari di quel periodo. Ci siamo poi soffermati sugli anni 1936-40, epoca in cui è ambientato Balún Canán. Abbiamo cercato di fornire un quadro piuttosto esaustivo del governo cardenista, prendendo in considerazione le riforme poste in atto, soprattutto quelle in materia agraria e scolastica, che riguardano più da vicino il romanzo.
Il terzo capitolo, seppur nella sua brevità, tenta di tracciare un quadro generale dell’opera, illustrandone l’intreccio e la maniera in cui i personaggi vengono descritti.
La parte più rilevante della tesi è rappresentata dagli ultimi due capitoli. Nel quarto capitolo si illustrano le principali caratteristiche del sistema latifondista rappresentato in Balún Canán, ponendo particolare attenzione all’oppressione che incombe sui soggetti emarginati in virtù del potere assoluto del capofamiglia. Si analizza inoltre come nel romanzo l’influsso delle riforme cardeniste, in particolare quella riguardante l’istruzione, porti ad una lenta dissoluzione del potere patriarcale.
Infine, il quinto capitolo è dedicato al rapporto tra il linguaggio e il potere. Si tenta infatti di cogliere la maniera in cui i vari personaggi, tramite le interazioni dialogiche, provino a conservare la propria autorità (è questo il caso del latifondista César) oppure a svalutare il potere del padrone (nel caso dei soggetti sottomessi). E si è potuto notare, tramite l’esame dei documenti scritti inseriti nel romanzo, come all’interno del testo emerga un linguaggio ribelle e liberatore che cerca di opporsi al discorso dominante patriarcale.
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