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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01282015-142904


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ARCIFA, VALENTINA FUTURA
URN
etd-01282015-142904
Titolo
Qualita e strategie di internazionalizzazione delle PMI italiane: i risultati di un'indagine empirica sul settore arredo
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
MARKETING E RICERCHE DI MERCATO
Relatori
relatore Angelini, Antonella
controrelatore Masserini, Lucio
Parole chiave
  • internazionalizzazione
Data inizio appello
23/02/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’internazionalizzazione è ormai un fenomeno consolidato per le imprese italiane, che sempre di più cercano di svilupparsi all’estero per acquisire competitività e sopravvivere in un mercato divenuto globale.
È stato il processo di globalizzazione a permettere l’unificazione dei mercati a livello mondiale, grazie a una serie di trasformazioni e mutamenti geopolitici che hanno radicalmente modificato l’assetto economico e sociale. L’eliminazione delle barriere ai confini ha reso necessario per le imprese modificare l’organizzazione attraverso la quale operano, così come il loro modo di fare business, sviluppando competenze e investendo risorse per avere successo sui mercati esteri.
Se in passato quella di intraprendere un percorso di espansione internazionale era una scelta dettata dalla volontà di migliorare la propria immagine e incrementare i profitti, oggi operare oltre i propri confini è divenuto una necessità. Nessuna impresa può prescindere dal rivolgersi ai mercati esteri, poiché il mercato è divenuto fortemente competitivo e il solo sviluppo nel proprio territorio non basta per sopravvivere. Tutto ciò ha reso necessario per le imprese italiane dotarsi di strategie di management internazionale, avvicinandosi in maniera multiculturale ai paesi stranieri.
Si assiste inoltre a un cambiamento nei mercati di destinazione dei prodotti Made in Italy, poiché adesso sono i paesi emergenti più dinamici ad assorbire la domanda dei prodotti italiani, grazie allo sviluppo che sta interessando questi paesi e all’incremento del potere di acquisto dei propri consumatori. I paesi in via di sviluppo hanno permesso alle nostre imprese italiane di attenuare gli effetti della crisi globale delocalizzando laddove la domanda interna è in crescita.
La Cina in particolare negli ultimi anni sta acquisendo sempre di più un ruolo da protagonista, diventando un partner commerciale di rilievo per le PMI italiane. Grazie all’avanzamento delle politiche di welfare a allo sviluppo del processo di urbanizzazione, il paese ha visto l’affermarsi di una classe media capace di trainare i consumi dei prodotti italiani.
Il presente lavoro di tesi si inserisce nel contesto sopra delineato e intende fornire un’analisi del processo di crescita internazionale delle PMI italiane, in tutti i suoi aspetti.
La prima parte del lavoro si propone di fornire una definizione del fenomeno, presentando un quadro dettagliato delle prospettive teoriche di riferimento, da Hymer fino all’approccio eclettico di Dunning. Nel primo capitolo si provvede quindi a spiegare cosa si intende per internazionalizzazione, quali sono le origini del termine e come le imprese nel corso degli anni abbiano dato sempre più importanza alla pianificazione della strategia di internazionalizzazione. Inoltre, sempre in questo capitolo, sono state descritte le differenti modalità attraverso le quali le imprese italiane entrano sui mercati esteri, diverse a seconda degli obiettivi prefissati e delle risorse a disposizione.
Nel secondo capitolo ci si concentra sull’analisi della crisi finanziaria globale che negli ultimi anni ha colpito il nostro paese, rendendo necessario per le nostre piccole medie imprese guardare ai mercati esteri per superare o per lo meno attenuare la suddetta crisi. Viene approfondita l’analisi del percorso di internazionalizzazione intrapreso dalle PMI italiane e delle strategie di penetrazione nei nuovi mercati, delineando punti di forza e limiti delle nostre imprese.
La parte finale di questo capitolo riporta inoltre dati secondari relativi ai tassi di crescita dell’export italiano, alla sua composizione, nonché una classifica dei principali mercati di destinazione del Made in Italy. Sebbene l’Europa si confermi essere la principale area di destinazione delle esportazioni italiane, in anni recenti l’attenzione si è spostata versi i paesi extra-europei, in particolare verso i paesi asiatici e il Medio Oriente, visto il loro incremento alla partecipazione agli scambi internazionali.
Il terzo capitolo è dedicato all’analisi del mercato cinese, il quale nonostante la crisi finanziaria degli ultimi anni, ha mostrato una forte capacità di resistenza e le migliori performance di crescita a livello mondiale. Il gigante asiatico è oggi un importante partner commerciale e destinatario dell‘export italiano, nonché il primo mercato extra europeo di riferimento per l’esportazione del Made in Italy. Il prodotto italiano è fortemente apprezzato in Cina e rappresenta quindi un’opportunità di business da non trascurare. In questo capitolo andremo ad analizzare inoltre ostacoli e rischi che le aziende italiane incontrano nel mercato cinese, nonché le difficoltà percepite.
Il quarto capitolo si concentra sull’analisi del settore arredo italiano perché punta di diamante del Made in Italy e asse portante dell’industria italiana. Dopo una descrizione del ruolo che ricopre all’interno dell’economia del nostra paese, illustriamo la situazione attuale, fornendo dati relativi all’export del settore arredamento, riservando una parte del capitolo al mercato cinese come paese di destinazione dei prodotti di arredo Made in Italy.
Una seconda parte del quarto capitolo è riservata alla descrizione di una realtà aziendale che opera da pochi anni sul mercato, specializzata nel settore arredo-design. Si tratta dell’azienda Flowerssori di Pisa presso la quale ho svolto uno stage nell’ambito del progetto “Temporary Export” promosso dalla Camera di Commercio di Pisa allo scopo di implementare una strategia di internazionalizzazione per sostenere la crescita delle imprese. Questa esperienza formativa mi ha dato l’opportunità di conoscere e studiare uno dei settori più importanti dell’eccellenza manifatturiera italiana e di capire come le realtà di piccole dimensioni si affaccino sul mercato estero definendo un percorso di internazionalizzazione.
Una volta delineato il quadro teorico di riferimento, nel quinto capitolo viene presentata la ricerca empirica quantitativa sull’internazionalizzazione del design Made in Italy, presentando nella prima parte la metodologia e i relativi obiettivi di ricerca.
Nella seconda parte invece verranno presentati i risultati dell’indagine empirica facendo anche un confronto con la letteratura esistente per verificare poi le ipotesi di ricerca definite inizialmente. Infine, l’ultima parte infine sarà dedicata alle conclusioni del nostro lavoro.
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