Tesi etd-01282012-185300 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
GIORDANO, CLEMENTINA
URN
etd-01282012-185300
Titolo
"Spazio ri-ciclato": una proposta di recupero per il primo Palazzo Bertolli a Lucca
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE - ARCHITETTURA
Relatori
correlatore Bacci, Gianluca
relatore Prof. Taddei, Domenico
relatore Dott.ssa Beconcini, Maria Luisa
correlatore Prof.ssa Calvani, Caterina
relatore Prof. Taddei, Domenico
relatore Dott.ssa Beconcini, Maria Luisa
correlatore Prof.ssa Calvani, Caterina
Parole chiave
- Bertolli
- recupero
- vulnerabilità sismica
Data inizio appello
08/03/2012
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
08/03/2052
Riassunto
Lo scopo della presente tesi è quello di proporre un’ ipotesi di riuso all’edificio sito in Piazza Risorgimento n° 263, a Lucca, di proprietà comunale dal 1983 e che oggi si presenta come un volume vuoto ed in crescente stato di degrado. La proposta progettuale va ad inserirsi in un necessario progetto futuro più ampio ovvero la riqualificazione dell’area ferroviaria appena fuori Porta S. Pietro che ad oggi ha interessato pochi interventi di carattere puntuale. La collocazione dell’edificio risulta infatti strategica intersecando il flusso di turisti e non che, provenienti dalla stazione ferroviaria, sono diretti “dentro le Mura”.
Le scelte progettuali sono state orientate dalla definizione di un quadro conoscitivo completo del manufatto. Questa prima fase ha riguardato una contestualizzazione storico - urbana del sito ed una ricostruzione delle vicende storiche - costruttive del fabbricato. Si è proseguito in un’attenta operazione di documentazione fotografica e di rilievo geometrico per coglierne i valori formali, materici e di degrado. Inoltre è stato doveroso approfondire la conoscenza dell’impianto strutturale delle preesistenze dal punto di vista costruttivo e tipologico al fine di avere una base conoscitiva sufficiente da poter elaborare anche una stima della vulnerabilità sismica del manufatto.
L’idea progettuale di un centro polifunzionale per la diffusione e valorizzazione della cultura ciclistica sia a livello agonistico che amatoriale è coerente con gli strumenti urbanistici vigenti. La città di Lucca sarà anche sede dei Mondiali del ciclismo 2013. Lo spazio è dinamico, un’officina di idee e di energia che punta a sensibilizzare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto cittadino quotidiano e a far nascere una coscienza di risparmio energetico. Tutti i nuovi interventi mirano infatti a rendere la struttura energeticamente autosufficiente.
La difficoltà del rapporto tra nuove forme e preesistenze è stata affrontata attraverso un linguaggio di integrazione ambientale e architettonica non rinunciando però alle innovazioni tecnologiche che rendono l’intervento altamente riconoscibile e portano un’effettiva innovazione sul territorio.
Le scelte progettuali sono state orientate dalla definizione di un quadro conoscitivo completo del manufatto. Questa prima fase ha riguardato una contestualizzazione storico - urbana del sito ed una ricostruzione delle vicende storiche - costruttive del fabbricato. Si è proseguito in un’attenta operazione di documentazione fotografica e di rilievo geometrico per coglierne i valori formali, materici e di degrado. Inoltre è stato doveroso approfondire la conoscenza dell’impianto strutturale delle preesistenze dal punto di vista costruttivo e tipologico al fine di avere una base conoscitiva sufficiente da poter elaborare anche una stima della vulnerabilità sismica del manufatto.
L’idea progettuale di un centro polifunzionale per la diffusione e valorizzazione della cultura ciclistica sia a livello agonistico che amatoriale è coerente con gli strumenti urbanistici vigenti. La città di Lucca sarà anche sede dei Mondiali del ciclismo 2013. Lo spazio è dinamico, un’officina di idee e di energia che punta a sensibilizzare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto cittadino quotidiano e a far nascere una coscienza di risparmio energetico. Tutti i nuovi interventi mirano infatti a rendere la struttura energeticamente autosufficiente.
La difficoltà del rapporto tra nuove forme e preesistenze è stata affrontata attraverso un linguaggio di integrazione ambientale e architettonica non rinunciando però alle innovazioni tecnologiche che rendono l’intervento altamente riconoscibile e portano un’effettiva innovazione sul territorio.
File
Nome file | Dimensione |
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bibliografia.pdf | 426.19 Kb |
Frontespizio.pdf | 152.23 Kb |
Introduzione.pdf | 34.55 Kb |
Sintesi.pdf | 55.48 Kb |
Sommario.pdf | 45.65 Kb |
25 file non consultabili su richiesta dell’autore. |