logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01282008-095359


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
CARTA, VALENTINA
URN
etd-01282008-095359
Titolo
UNA PROFESSIONE IN EVOLUZIONE. FORME E PROGETTI DI GIORNALISMO NELL'ERA DIGITALE.
Dipartimento
INTERFACOLTA'
Corso di studi
SISTEMI E PROGETTI DI COMUNICAZIONE
Relatori
Relatore Prof. Marletti, Carlo
Relatore Prof. Mori, Luca
Relatore Prof. Cacciari, Silvano
Parole chiave
  • era digitale
  • new media
  • new technology
  • "shop in the city"
  • giornalismo
Data inizio appello
18/02/2008
Consultabilità
Completa
Riassunto
La professione giornalistica vive nel terzo millennio un’evoluzione che non puo’ prescindere dagli sviluppi delle nuove tecnologie entrate a far parte in modo pervasivo del vivere comune della nostra societa’. Quello che in particolare si modifica non e’ tanto la professione in quanto tale, che mantiene la principale caratteristica di mediazione dell’informazione, ma l’organizzazione stessa del lavoro dei professionisti della notizia. La scelta dell’argomento della tesi parte dalla considerazione di questo dato di fatto, e la possibilita’ di aver svolto uno stage presso la redazione della free press torinese “Shop in the city”, e' stata l’occasione per indagare direttamente sul campo i meccanismi di fare informazione nell’era digitale.
Partendo da questa prospettiva si e’ cercato innanzitutto di offrire una panoramica dei cambiamenti della professione e dei professionisti all’interno della societa’; un’analisi degli sviluppi tecnologici che hanno contribuito in modo determinante al cambiamento del lavoro di giornalista; un’analisi delle nuove forme di giornalismo che si sviluppano nell’era digitale. Parallelamente, un capitolo-intermezzo viene dedicato a due autori, Richard Florida e McKenzie Wark, i quali, partendo da prospettive diametralmente opposte, arrivano entrambi alla considerazione che nell’era digitale cio’ che rappresenta una vera produttrice di valore per la societa’ e’ la creatività degli individui, che si colloca proprio nell’intreccio tra rete e metropoli, tra virtuale e reale: l’informale diventa la sorgente cui la società attinge per trovare i suoi nuovi contesti produttivi.
Queste considerazioni vengono applicate nella seconda parte del lavoro di tesi in cui viene analizzata la free press torinese “Shop in the city”, sia nella sua realta’ cartacea che soprattutto nella sua forma web. Ciò permette di applicare tutte le considerazioni fatte in fase teorica. In particolare l’analisi dei punti di forza e di debolezza della parte online servono come spunto per presentare un progetto di implementazione del sito seguendo i pilastri della filosofia del web 2.0 e di un maggior coinvolgimento dell’utente, volendo dimostrare che oggi non conta più essere a tutti i costi online con un sito vetrina: occorre, nel terzo millennio che viviamo, fornire un vero servizio agli utenti di modo che essi effettivamente utilizzino il sito e siano fidelizzati alla navigazione.
Lo scopo finale e’ quindi quello di fornire in prima istanza una mappatura cognitiva dello scenario mediale degli ultimi anni, che sia forse utile ai vari dibattiti che alimentano la scena informativa riguardo al futuro dei giornali e ai possibili sviluppi del campo giornalistico attraverso lo sfruttamento delle potenzialita’ dei new media; in seconda istanza, preso il caso pratico di una free press, si propone di offrire un esempio di come migliorare lo sfruttamento delle potenzialità di internet per fare informazione nell’era digitale.

In the third millennium the journalistic profession is going through an evolution and cannot ignore the new technological developments that have become an important and pervasive part of the shared lives of our society. It is not so much the profession itself which is changing, in the sense that it maintains it’s principal role of the mediation and distribution of information, but instead the way in which the work of news professionals is organised.
Based on this assumption, this work begins by offering an overview of the changes to the profession and to the professionals themselves; an analysis of the technological developments that have contributed to determining the changes in the work of a journalist and an analysis of the new forms of journalism that are developing in the digital era. In parallel, a part is dedicated to two authors, Richard Florida and McKenzie Wark, who both arrive at the conclusion that in the digital era that which represents a real increase in value for an organisation is the creativity of individuals, which can be seen as being placed in the crossover of network and metropolis,: the informal becomes the source on which the organisation draws to find it’s new production contexts.
These considerations are applied and discussed in the second part of the thesis in which the Turin-based free press ‘Shop in the city’ is analysed, both in it’s paper and web-based forms. This analysis allows the application of the theories discussed in the relevant part of the thesis and offers a practical example of the reality of journalism in the digital era. In particular, the analyses of the strengths and weaknesses of the online format provide a good basis for the development and presentation of an implementation project for the site, following the philosophies of web 2.0 and of increased user involvement, demonstrating that it is no longer enough simply to be online at all costs, or to only have a ‘window display site’: in this third millennium it is fundamental to provide a real service to users so that they can effectively navigate and make use of the site.
The final aim, therefore, is to provide in the first instance a cognitive map of the field over the past few years, something which may be of use in the various debates that rise in the sector about the future of newspapers and the possible future developments in the field of journalism through the use of new media techniques and methods. In the second instance, with regard to the practical case of a free paper, this thesis proposes an example of how to best make use of the power of the internet to provide information in the digital era.
File