• accertamento sintetico
• art. 38 D.P.R. 29 settembre 1973 n. 600
• D.L. 31 maggio 2010 n.78
• D.M. 24 dicembre 2012
• onere della prova
• partecipazione Comuni all'accertamento sintetico
• presunzione legale relativa
• presunzione semplice
• redditest
• redditometro
• tutela del contribuente

L’oggetto della mia tesi è l’accertamento sintetico ex art. 38, dai commi quarto al settimo del D.P.R. n. 600/1973, sia nella sua variante “pura” che “redditometrica”.
In primis, ho dato una “panoramica” dei principi costituzionali dell’accertamento tributario, prestando attenzione agli art. 23 e 53 della Cost., un inquadramento dell’istituto tra le forme d’accertamento, nonché il percorso storico che ha gettato le basi dell’accertamento sintetico, compresi gli antesignani del c.d. redditometro.
Successivamente, ho analizzato brevemente l’art. 38 nella sua versione previgente, valevole sino al periodo d’imposta 2008, per lasciare spazio ad un approfondimento del “nuovo accertamento sintetico” e del “nuovo redditometro”alla luce delle modifiche apportate dal D.L. n. 78/2010 e dall’emanazione del D.M. 24 dicembre 2012, che trova applicazione dall’esercizio 2009.
In particolare, ho affrontato la chiarificazione della nuova nozione di “spese di qualsiasi genere sostenute nel periodo d’imposta”, nonché la nozione di “contenuto induttivo di elementi di capacità contributiva”, caratterizzante l’art. 38, co. 5.
In seguito, ho svolto un’analisi del novello D.M. 24 dicembre 2012, cercando di mettere in rilievo considerazioni personali circa la questione della “retroattività”e ho descritto in breve l’odierno strumento “Redditest”.
Infine, ho trattato il tema della partecipazione dei Comuni all’accertamento, dell'onere della prova, delle presunzioni e delle possibili difese del contribuente.