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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01272012-152233


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SECCI, ROSSANA
URN
etd-01272012-152233
Titolo
TRA LEGGI INIQUE E PREGIUDIZI, LOTTE SINDACALI E CANTI, MITO E REALTA': LA FIGURA DELLA MONDARISO, EROINA SENZA TEMPO.
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
STORIA E CIVILTA'
Relatori
relatore Dott.ssa Savelli, Laura
Parole chiave
  • mondine
  • lotte sindacali nelle campagne
  • questione agraria
  • lavoro femminile rurale
  • legislazione sulla cittadinanza femminile
  • resistenza femminile in Emilia Romagna
Data inizio appello
13/02/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/02/2052
Riassunto
Ogni anno migliaia di ragazze accorrevano nelle risaie padane lasciando temporaneamente i loro luoghi d’origine: lavoravano per quaranta giorni, dalla primavera inoltrata fino all’inizio dell’estate per la campagna della monda del riso (da qui il nome di mondina o mondariso). Il loro lavoro era ingrato e segnato dalla fatica, pericoloso per la salute e per di più sottopagato. Lo accettavano con rassegnazione, compiendo in un lungo ed estenuante viaggio in treno, stipate nelle carrozze per il bestiame, un cammino di speranza per dare una breve tregua alla loro miseria. L’epopea delle mondine si snoda attraverso due secoli, l’Ottocento ed il Novecento, e il loro intreccio di vita, aggregazione politica e sindacale si incrocia con epoche storiche, quella liberale, la fascista ed infine la repubblicana, profondamente permeate, con diverse sfumature, da un paternalismo radicale visceralmente ostile verso le donne, la loro identità, il loro valore. La disperazione le ha portate ad essere combattive per necessità e non per scelta, le lotte che hanno caratterizzato le loro rivendicazioni hanno fatto emergere una volitività ed una tenacia impensabili e totalmente sconosciute al tempo della loro vita. I risultati di queste battaglie hanno avuto ripercussioni sfociate in una inedita compagine femminile finalmente elevata alla condizione di cittadina e socialmente visibile. Ai nostri giorni sono giunte le loro testimonianze ed i loro canti che le hanno accompagnate, nel lavoro, nella tristezza, nel dolore e nei loro rari momenti di convivialità, che attraverso un cammino della memoria alimentano perpetuamente il loro mito.
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