Tesi etd-01272010-012604 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
GUGLIOTTA, DARIO
URN
etd-01272010-012604
Titolo
I primi dieci anni dell'Archivio di Stato di Pisa (1865-1875) attraverso le vicende del personale, i lavori archivistici e le ricerche
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
SCIENZE ARCHIVISTICHE E BIBLIOTECONOMICHE (LIBRARY, ARCHIVE AND SCIENCE)
Relatori
relatore Prof.ssa Tanti, Giovanna
Parole chiave
- Archivio di Stato di Pisa
- Bonaini
- Carteggio
- Corrispondenza
- Lavori archivistici
- Lupi
- personale archivistico
- ricerche archivistiche
- Tanfani
Data inizio appello
15/02/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/02/2050
Riassunto
In questa tesi vengono affrontati alcuni aspetti delle vicende dell'Archivio di Stato pisano nei suoi primi dieci anni di vita (1865-1875). Il mio lavoro si è basato sull’analisi della corrispondenza tra il primo Direttore dell'Archivio di Stato di Pisa, l'Avvocato Leopoldo Tanfani, e il Soprintendente Generale agli Archivi della Toscana, carica che in quegli anni ricoprirono: Francesco Bonaini, cui spetta il merito della fondazione dell'Archivio, fino al 1874, e Cesare Guasti, formalmente dal 1874 al 1889, ma già dal 1869 sostituiva il Bonaini, assente per problemi di salute.
Per la prima parte della tesi ho usato le notizie raccolte dalle lettere spedite dalla Soprintendenza, riguardanti il personale dell’Archivio pisano. Grazie ad esse ho potuto tracciare la storia di coloro che in quei dieci anni prestarono servizio presso l’Archivio.
La seconda parte invece si basa sulle minute scritte dal Tanfani, indirizzate alla Soprintendenza, in cui si parla dei lavori archivistici, delle ricerche svolte in archivio per i privati, gli studiosi o l’amministrazione pubblica, delle connesse ammissioni nelle sale studio degli studiosi, delle acquisizioni di nuovi fondi archivistici, e anche di libri per la biblioteca interna, dei problemi riguardanti l’edificio dell’Archivio, problemi attinenti lo spazio destinato alla conservazione dei documenti, il restauro dei locali e la loro manutenzione. Tra tutti questi argomenti, per questa seconda parte della tesi, ho preferito concentrare le mie attenzioni sui lavori di ordinamento e sulle ricerche.
Grazie ai rapporti di lavoro allegati alle minute è stato possibile attribuire al singolo archivista il lavoro svolto durante ogni mese. In questo modo ho potuto tracciare la sequenza con cui furono iniziati i lavori, l’evoluzione dell’Inventario, lavoro a cui il Bonaini teneva moltissimo, ma che, seppur più volte annunciato come molto vicino al suo termine dal Tanfani, non vide la luce durante questi dieci anni.
La parte sulle ricerche invece ha mirato ad approfondire il genere di ricerche che venivano svolte in Archivio, quale tipo di documenti erano più richiesti dai privati e dagli studiosi, e quale informazioni l’amministrazione pubblica ricercava tra i documenti degli Stati preunitari, in questo caso del Granducato.
Per la prima parte della tesi ho usato le notizie raccolte dalle lettere spedite dalla Soprintendenza, riguardanti il personale dell’Archivio pisano. Grazie ad esse ho potuto tracciare la storia di coloro che in quei dieci anni prestarono servizio presso l’Archivio.
La seconda parte invece si basa sulle minute scritte dal Tanfani, indirizzate alla Soprintendenza, in cui si parla dei lavori archivistici, delle ricerche svolte in archivio per i privati, gli studiosi o l’amministrazione pubblica, delle connesse ammissioni nelle sale studio degli studiosi, delle acquisizioni di nuovi fondi archivistici, e anche di libri per la biblioteca interna, dei problemi riguardanti l’edificio dell’Archivio, problemi attinenti lo spazio destinato alla conservazione dei documenti, il restauro dei locali e la loro manutenzione. Tra tutti questi argomenti, per questa seconda parte della tesi, ho preferito concentrare le mie attenzioni sui lavori di ordinamento e sulle ricerche.
Grazie ai rapporti di lavoro allegati alle minute è stato possibile attribuire al singolo archivista il lavoro svolto durante ogni mese. In questo modo ho potuto tracciare la sequenza con cui furono iniziati i lavori, l’evoluzione dell’Inventario, lavoro a cui il Bonaini teneva moltissimo, ma che, seppur più volte annunciato come molto vicino al suo termine dal Tanfani, non vide la luce durante questi dieci anni.
La parte sulle ricerche invece ha mirato ad approfondire il genere di ricerche che venivano svolte in Archivio, quale tipo di documenti erano più richiesti dai privati e dagli studiosi, e quale informazioni l’amministrazione pubblica ricercava tra i documenti degli Stati preunitari, in questo caso del Granducato.
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