logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01262023-131303


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
DE FAZIO, ALESSIA
URN
etd-01262023-131303
Titolo
Studio dell’impegno renale nella Sindrome di Sjögren in una casistica monocentrica
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Baldini, Chiara
Parole chiave
  • renal involvement
  • sjogren's syndrome
  • sindrome di sjogren
  • impegno renale
Data inizio appello
14/02/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/02/2093
Riassunto
La sindrome di Sjögren primaria (pSS) è una connettivopatia ad andamento cronico, patogenesi autoimmunitaria ed eziologia sconosciuta, che colpisce principalmente le ghiandole lacrimali e salivari.
Trattandosi, tuttavia, di una patologia sistemica, in alcuni pazienti (fino al 50%) l’impegno potrebbe essere anche a carico di altri distretti dell’organismo, ad esempio le articolazioni, la cute, il sistema nervoso, i polmoni, il tratto gastrointestinale e, infine, i reni, i quali risultano sofferenti in circa il 5% dei pazienti con pSS. Tali coinvolgimenti extra-ghiandolari contribuiscono ad aumentare il già sostenuto carico di malattia e la mortalità.
L’interessamento renale in pazienti con pSS è conseguente alla infiltrazione linfocitaria o alla deposizione di immunocomplessi a livello di diverse componenti del nefrone, potendosi estrinsecare primariamente a carico del tubulo renale (più frequentemente) o del glomerulo (meno comunemente).
Nel contesto del danno tubulare il pattern istologico di malattia renale più comune è rappresentato dalla nefrite tubulo-interstiziale (TIN), che costituisce il 75% delle lesioni renali in pazienti con SS. La patologia glomerulare, invece, è meno presente e tipicamente è causata da un processo mediato da complessi immuni.
Il coinvolgimento renale impatta in termini negativi sia sulla qualità di vita dei pazienti che sulla loro sopravvivenza; dunque, la sua diagnosi precoce è fondamentale per prevenire, arrestare o rallentare la progressione, altrimenti inevitabile, verso la malattia renale cronica, avente nel suo stadio terminale come uniche opzioni terapeutiche la dialisi o il trapianto di rene.
Lo scopo dello studio, condotto presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana (AOUP) nell’Unità Operativa (UO) di Reumatologia in collaborazione con l’UO di Nefrologia, è triplice:
- Da una parte vi è l’obiettivo di definire la prevalenza dell’impegno renale e descriverne le caratteristiche principali (epoca di esordio, manifestazioni cliniche, quadri istologici, alterazioni bio-umorali associate, approcci terapeutici).
- Dall’altra si vuole porre l’attenzione su come le alterazioni degli elettroliti e dei parametri dell’esame delle urine possano costituire elementi utili nell’identificare precocemente il coinvolgimento renale in corso di malattia rispetto a strumenti tradizionali quali la clearance della creatinina.
- Infine, ulteriore obiettivo è quello di confrontare le caratteristiche dei pazienti con e senza coinvolgimento renale per definire associazioni e correlazioni tra impegno renale e altre caratteristiche di malattia.
A tal fine sono stati analizzati retrospettivamente i dati relativi a 118 pazienti, ricoverati presso l’UO di Reumatologia dell’AOUP tra il 2008 e il 2022 e aventi diagnosi nota o successiva al ricovero di SS secondo i criteri ACR-EULAR del 2016.
Sono state selezionate e sottoposte ad analisi statistica le seguenti variabili: caratteristiche demografiche della popolazione in esame, terapie effettuate, parametri immuno-sierologici, emocromo con formula leucocitaria, elettroliti sierici, parametri di funzionalità renale, esame delle urine, proteinuria/24h, biopsia renale.
Il confronto tra le variabili nominali è stato effettuato mediante “Chi square test”, mentre il confronto tra le variabili continue mediante “t-test”, “Anova” o “Mann Whitney” in base alla distribuzione parametrica o non parametrica dei parametri stessi.
Le correlazioni tra le variabili sono state esplorate mediante “r di Pearson” o “di Spearman” per variabili parametriche e non parametriche.

Primary Sjögren's syndrome (pSS) is a chronic connective tissue disease with an autoimmune pathogenesis and unknown etiology, which mainly affects the lacrimal and salivary glands.
However, since it is a systemic pathology, in some patients (up to 50%) the involvement could also include other parts of body, for example joints, skin, nervous system, lungs, gastrointestinal tract and, finally, kidneys, which are affected in about 5% of patients with pSS. These extra-glandular involvements contribute to an increase in the already sustained burden of disease and mortality.
Renal involvement in patients with pSS is consequent to lymphocytic infiltration or to deposition of immune complexes at the level of different components of nephron; it can manifest primarily in renal tubule (more frequently) or glomerulus (less commonly).
In the context of tubular injury, the most common histological pattern of renal disease is tubulointerstitial nephritis (TIN), which accounts for 75% of renal lesions in patients with SS. Glomerular pathology, on the other hand, is less present and is typically caused by a process mediated by immune complexes.
Renal involvement has a negative impact on both quality of life and survival; therefore, its early diagnosis is essential to prevent, stop or slow down the otherwise inevitable progression towards chronic kidney disease, whose only therapeutic options are dialysis or kidney transplantation in its terminal stage.
The aim of this study, conducted at Pisa University Hospital (AOUP) in Rheumatology Unit in collaboration with Nephrology Unit, is triple:
- Firstly, there is the objective of defining the prevalence of renal involvement and describing its main characteristics (period of onset, clinical manifestations, histological findings, associated bio-humoral alterations, therapeutic approaches).
- Secondly, we want to focus on how alterations in electrolytes and urinalysis parameters can be useful elements in early identification of renal involvement in the course of disease compared to traditional tools such as creatinine clearance.
- Finally, a further objective is to compare the characteristics of patients with and without renal involvement to define associations and correlations between renal involvement and other disease characteristics.
Data relating to 118 patients, hospitalized at Rheumatology Unit of AOUP between 2008 and 2022 and with a known or subsequent diagnosis of SS according to the 2016 ACR-EULAR criteria, were retrospectively analysed.
The following variables were selected and subjected to statistical analysis: demographic characteristics of the population under examination, therapies carried out, immuno-serological parameters, blood count with leukocyte formula, serum electrolytes, renal function parameters, urinalysis, proteinuria/24h, renal biopsy .
Comparison between nominal variables was carried out using "Chi square test", while comparison between continuous variables using "t-test", "Anova" or "Mann Whitney", based on parametric or not-parametric distribution of parameters.
Correlations between variables were explored using "Pearson's r" or "Spearman's" for parametric and not-parametric variables.
File