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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01262022-111602


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
MAGLIANO, ANDREA
URN
etd-01262022-111602
Titolo
Rigenerazione del complesso monumentale della Fortezza Nuova di Livorno. Un nuovo accesso per la città
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Relatori
relatore Arch. Santini, Luisa
relatore Arch. Lorenzi, Riccardo
relatore Agr. Cinelli, Fabrizio
Parole chiave
  • ponti
  • ponte
  • restauro
  • urbanistica
  • paesaggio
  • turismo
  • Fosso Reale
  • Via Grande
  • Viale degli Avvalorati
  • Piazza della Repubblica
  • Stazione Centrale
  • Fortezza Vecchia
  • piazza
  • fortezze
  • fortezza
  • piazze
  • canali
  • fossi
  • Livorno
  • Fortezza Nuova
Data inizio appello
17/02/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
17/02/2092
Riassunto
La prima pietra della Fortezza Nuova fu posta il 10 gennaio 1590: cittadella militare che nacque con lo scopo di difendere la città appena nata dall’entroterra e poterla controllare. Nel corso dei secoli lo scopo militare per cui era nato il Forte è man mano decaduto, in funzione delle nuove necessità e dei nuovi bisogni delle epoche che si sono succedute. Oggi, l’intero complesso, si presenta come una grande area monumentale, adibita a parco pubblico, inserita nel cuore della stessa città che ha protetto in passato, il Quartiere Venezia, ma non nel cuore dei cittadini che oggi la notano di sfuggita passeggiando di fianco al Fosso Reale. Nonostante una serie di interventi contemporanei che hanno portato alla riapertura della Fortezza dal 2014 e ne hanno permesso la fruibilità, l’intero complesso non viene sfruttato e giustamente valorizzato in ottica culturale e turistica, rappresentando un’opportunità mancata.

La seguente tesi pone le sue radici di base nel materiale dwg della Fortezza concesso dal Comune di Livorno, ma si sviluppa poi in una completa analisi storico-stratigrafica dell’insediamento antropico del territorio livornese e in una puntuale lettura dell’intero processo costruttivo del manufatto. In un’attenta analisi dello stato di fatto del complesso, effettuata nei tanti sopralluoghi in loco, si è potuto coglierne le caratteristiche salienti, i limiti ed i pregi delle attuali modalità d’uso, la presenza dei valori emergenti e degli impatti negativi e dunque le potenzialità da perseguire sia in termini di rifunzionalizzazione ottimale che di esito finale di qualità del paesaggio urbano concernente tanto l’aspetto architettonico che del verde urbano. Prima di procedere alla stesura di un apparato di linee guida per la valorizzazione ed il restauro architettonico conservativo delle parti di maggior pregio storico artistico e la previsione di nuove destinazioni d’uso del complesso monumentale mediante l’integrazione e la riqualificazione paesaggistica e funzionale delle parti più degradate, si è comunque voluto e dovuto approfondire la strategia migliore per un effettivo reinserimento della Fortezza nell’ambito della vita reale della città. Si è così pensato che fosse necessario innanzitutto collegarla fisicamente in maniera più diretta e reale con i percorsi urbani più vivi prevedendo in particolare un legame stretto con la Piazza della Repubblica e la stessa Via Grande. Si propone così di attuare il primo lotto di una futura pedonalizzazione della stessa Via Grande attraverso una revisione della viabilità per consentire di avere in futuro un vero e proprio parco urbano di grande valenza paesaggistica che lega in un unico itinerario la principale arteria cittadina, di fatto il passeggio dei livornesi, con la grande piazza luminosa e sfrutta un nuovo ponte per arrivare senza interruzione all’interno della Fortezza Nuova, finalmente punto di arrivo e di riferimento come giardino e polo multifunzionale di servizi culturali. L’intervento progettuale prevede pertanto l’inserimento di due nuovi accessi alla Fortezza, appunto uno pedonale in prossimità del nuovo spazio pubblico creato a ridosso di Piazza della Repubblica e uno carrabile e di servizio in prossimità del fianco ritirato della Fortezza Nuova con la funzione precisa di via di accesso agevole e utile, seppure defilata rispetto alle prospettive più incantevoli del complesso monumentale e dei canali. Le proposte sono infine supportate da uno schema di base delle opere previste e delle relative ipotesi sulla loro finanziabilità, nell’ottica dei più recenti piani di rigenerazione urbana.
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