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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01262021-114358


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PISTILLO, LIVIA
URN
etd-01262021-114358
Titolo
Le reti d'impresa: una risorsa per lo sviluppo delle piccole e medie imprese italiane. Analisi del caso della rete MEC-GRID
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof.ssa Iacoviello, Giuseppina
Parole chiave
  • piccole e medie imprese
  • reti d'impresa
Data inizio appello
22/02/2021
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
In termini quantitativi, il tessuto produttivo ed imprenditoriale italiano, rispetto agli altri paesi europei, è da sempre formato principalmente da microimprese e da piccole medie imprese. Le imprese di grandi dimensioni sono presenti, ma in misura quantitativamente irrilevante.
La frammentazione dell’industria italiana, un tempo considerata come un fattori positivo di flessibilità, oggi costituisce un ostacolo strutturale alla crescita dell’intera economia.
Inoltre, un altro limite che incontrano le imprese di dimensioni minori è l’incapacità di uscire dai confini nazionali.
A questo limite strutturale del nostro Paese, si aggiunge il fatto che negli ultimi anni abbiamo assistito a dei cambiamenti socio-economici come la globalizzazione, la crescita e lo sviluppo dei paesi emergenti, la crisi globale e, non ultima, la perdita di competitività dell’industria italiana a causa della concorrenza dei paesi a basso costo del lavoro.
Quindi, con il crescere della turbolenza ambientale e della competizione, i rapporti tra le aziende diventano sempre più complessi e la loro gestione diventa determinante per la sopravvivenza dell’azienda nel tempo.
Per questo motivo, le piccole e medie imprese hanno cercato di reagire alla crisi adottando strategie di cooperazione e collaborazione.
Una delle soluzioni che le aziende italiane stanno adottando è quella di costituirsi in rete.
Sulla forma di aggregazione delle aziende attraverso la costituzione in rete si concentra la mia tesi.
La struttura dell’elaborato è organizzata come segue.
Il primo capitolo tratta è un’introduzione al fenomeno delle reti di impresa attraverso un analisi delle caratteristiche del tessuto produttivo e imprenditoriale italiano e dei motivi che hanno spinto le imprese italiane a ricorrere a questo strumento. Vi è, inoltre, un breve excursus storico di come si è passati dal distretto industriale, modello che ha trovato in Italia le condizioni ideali per la sua affermazione, alla rete di imprese e le differenze principali che ricorrono tra i due.
Sono poi state analizzate le reti di impresa sotto varie prospettive:
• Secondo la disciplina economico-aziendale, dove il concetto di rete non è una delle tante varianti tra gerarchia e mercato, ma un vero e proprio principio di evoluzione organizzativa;
• Secondo la disciplina giuridica, analizzando come si è arrivati all’attuale disciplina del contratto di rete, quali sono gli elementi fondamentali di questo tipo di contratto e la differenza tra reti soggetto e reti contratto. Questo tipo di analisi si è rivelato molto utile per analizzare il caso studio del terzo capitolo;
• Secondo la disciplina fiscale;
• Ed infine una breve analisi sui vantaggi di natura amministrativa e finanziari o di accesso al credito, che si sono susseguiti nel corso degli anni.
Il secondo capitolo dell’elaborato tratta l’analisi di come le aziende che appartengono alla rete sono in grado di impostare dei meccanismi di controllo, di pianificazione degli obiettivi insieme ai partner, di monitoraggio dei risultati, di gestione delle operazioni quotidiane, di condivisione delle informazioni…Questo tipo di controllo prende il nome di sistema di controllo e informativo relazionale.
Dopo una breve descrizione di quello che è il controllo all’interno della singola azienda e, l’analisi di quali sono le sue principali componenti (controllo di gestione, controllo strategico e controllo organizzativo), si passa a dare una descrizione del controllo relazionale e a vedere come cambiano queste componenti nel momento in cui non si parla più di impresa singola ma quando l’azienda pone in essere delle strategie di rete. Quindi le componenti del controllo devono essere orientate alla relazione che si va ad instaurare, in quanto si realizza un ampliamento della dimensione spaziale del controllo.
Un ruolo fondamentale in tale circostanza è svolto dalla fiducia.
Nella seconda parte del capitolo viene analizzato quello che viene definito sistema informativo relazionale e l’importanza che assume la condivisione e la gestione di informazioni tra aziende nello sviluppo della relazione di collaborazione. È stato trattato il ruolo fondamentale del concetto di standardizzazione in questi contesti, con i vantaggi e gli svantaggi che comporta.
Sono state anche analizzate le problematiche e gli svantaggi che la condivisione di informazioni tra varie aziende può causare.
Infine, una breve analisi sul ruolo e gli strumenti utilizzati dalla tecnologia informativa (IT).
Il terzo ed ultimo capitolo propone l’analisi di un caso pratico di rete di impresa, in cui si è cercato di verificare, gli argomenti trattati nel primo e nel secondo capitolo.
La rete di imprese analizzata, denominata MEC-GRID, si compone di tre società a responsabilità limitata che operano nel settore della manutenzione dei grandi impianti industriali e svolgono tale attività principalmente per lo stabilimento di “Solvay Chimica Italia S.p.A” di Rosignano Marittimo, Livorno e per lo stabilimento “Venator Italy s.r.l.” di Scarlino (GR).
È stata effettuata, preliminarmente, una breve analisi dei dati messi a disposizione da Infocamere riguardanti la distribuzione delle reti di impresa in Italia sia da un punto di vista geografico, sia da un punto di vista settoriale al 30 giugno 2020, data significativa in quanto tiene conto anche degli effetti del lockdown sulle attività produttive causato dall’emergenza epidemiologica da Covid-19.
In seguito, ho presentato la rete d’imprese nel suo complesso con la descrizione anagrafica delle tre società appartenenti alla rete denominata MEC-GRID, ovvero, “O.M.P. s.r.l.”, “Officina 2000 s.r.l.”, “Titamec s.r.l.” e i motivi che hanno spinto queste società a adottare questo tipo di collaborazione.
Sono poi andata a esaminare i passaggi tecnico/pratici che le società hanno dovuto porre in essere per la costituzione della Rete e grazie alla disponibilità materiale del contratto, ho potuto prendere visione dei suoi contenuti e le clausole che lo compongono.
Grazie all’aiuto del responsabile amministrativo di “Officina 2000 s.r.l.” ho analizzato come le aziende retiste hanno impostato l’operatività interna, come viene svolta la funzione commerciale all’interno della rete e come sono gestiti gli incarichi ricevuti dai clienti.
Infine, ho valutato se effettivamente sono stati conseguiti dei risultati concreti, dal momento in cui è stata costituita la rete, in data 22/06/2020, sino ad oggi.
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