Tesi etd-01262017-133849 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PAMPANA, EDOARDO
URN
etd-01262017-133849
Titolo
Analisi non lineari per verifiche sismiche di dighe in calcestruzzo a gravità esistenti
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE E DELLE COSTRUZIONI CIVILI
Relatori
relatore Prof.ssa De Falco, Anna
relatore Ing. Sevieri, Giacomo
relatore Ing. Sevieri, Giacomo
Parole chiave
- aggiornamento Bayesiano
- analisi non lineari
- dighe a gravità ordinarie in calcestruzzo
- ida
- pushover
- storie temporali
Data inizio appello
28/02/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nessun ramo dell'ingegneria ha probabilmente a che fare con così tante incertezze come
l’ingegneria sismica, data la grande variabilità dei parametri in gioco e dei fenomeni studiati. Esempi di tale variabilità sono la ricorrenza e l’intensità dei terremoti, le caratteristiche del moto del suolo, gli effetti del terreno, gli effetti topografici, le proprietà strutturali e il loro comportamento dinamico non lineare.
In questa tesi si affronta il problema della valutazione della vulnerabilità sismica delle dighe esistenti a gravità attraverso analisi non lineari diverse, condotte con modelli geometrici e meccanici che possano riprodurre in maniera quanto più realistica il comportamento della struttura. Con riferimento a un caso studio di una diga italiana, situata in una zona ad alta sismicità, si descrive il processo di calibrazione del modello, a partire dai dati del monitoraggio, e si effettuano analisi non lineari diverse, dalla statica equivalente, alla statica non lineare, alla dinamica incrementale, mostrando l’estrema variabilità dei risultati in relazione alle ipotesi di comportamento della diga. In dettaglio, la calibrazione del modello è condotta utilizzando un metodo di identificazione che impiega metodologie probabilistiche e che per la prima volta viene applicato in questo contesto. I modelli scelti sono essenzialmente due, quello che schematizza il comportamento della diga come concio singolo e quello che schematizza l’opera come struttura tridimensionale completa, con ipotesi diverse relative al contatto tra i giunti. Per ciascun modello sono state identificate le proprietà dei materiali. Dopo aver svolto le analisi statiche, sotto l’effetto dei pesi propri e della spinta idrostatica, con le relative sottopressioni, sono state dunque effettuate le analisi sismiche, valutando i diversi
scenari di danno relativi alle ipotesi scelte per il modello. Particolare attenzione è rivolta alla Incremental Dynamic Analysis (IDA) e alla sua applicazione nel contesto delle opere di sbarramento. Sono quindi stati confrontati gli esiti delle analisi statiche non lineari con quelle delle analisi dinamiche incrementali.
Si discute infine la significatività delle ipotesi di base del modello in relazione alla
particolare analisi svolta e si mette in luce l’estrema variabilità dei risultati al variare del modello, delle non linearità del materiale e della particolare schematizzazione dell’azione sismica.
l’ingegneria sismica, data la grande variabilità dei parametri in gioco e dei fenomeni studiati. Esempi di tale variabilità sono la ricorrenza e l’intensità dei terremoti, le caratteristiche del moto del suolo, gli effetti del terreno, gli effetti topografici, le proprietà strutturali e il loro comportamento dinamico non lineare.
In questa tesi si affronta il problema della valutazione della vulnerabilità sismica delle dighe esistenti a gravità attraverso analisi non lineari diverse, condotte con modelli geometrici e meccanici che possano riprodurre in maniera quanto più realistica il comportamento della struttura. Con riferimento a un caso studio di una diga italiana, situata in una zona ad alta sismicità, si descrive il processo di calibrazione del modello, a partire dai dati del monitoraggio, e si effettuano analisi non lineari diverse, dalla statica equivalente, alla statica non lineare, alla dinamica incrementale, mostrando l’estrema variabilità dei risultati in relazione alle ipotesi di comportamento della diga. In dettaglio, la calibrazione del modello è condotta utilizzando un metodo di identificazione che impiega metodologie probabilistiche e che per la prima volta viene applicato in questo contesto. I modelli scelti sono essenzialmente due, quello che schematizza il comportamento della diga come concio singolo e quello che schematizza l’opera come struttura tridimensionale completa, con ipotesi diverse relative al contatto tra i giunti. Per ciascun modello sono state identificate le proprietà dei materiali. Dopo aver svolto le analisi statiche, sotto l’effetto dei pesi propri e della spinta idrostatica, con le relative sottopressioni, sono state dunque effettuate le analisi sismiche, valutando i diversi
scenari di danno relativi alle ipotesi scelte per il modello. Particolare attenzione è rivolta alla Incremental Dynamic Analysis (IDA) e alla sua applicazione nel contesto delle opere di sbarramento. Sono quindi stati confrontati gli esiti delle analisi statiche non lineari con quelle delle analisi dinamiche incrementali.
Si discute infine la significatività delle ipotesi di base del modello in relazione alla
particolare analisi svolta e si mette in luce l’estrema variabilità dei risultati al variare del modello, delle non linearità del materiale e della particolare schematizzazione dell’azione sismica.
Note
La tesi in oggetto non è stata inserita correttamente nel data base dall’autore. L’autore stesso ed i relatori sono stati avvertiti di tale omissione.
File
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Tesi_Edo...e_ETD.pdf | 14.25 Mb |
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