Tesi etd-01252024-155452 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione
Autore
MOTTES, ELISABETTA
URN
etd-01252024-155452
Titolo
Architettura e ritualità funeraria in Trentino nel Neolitico. La necropoli della Cultura dei vasi a bocca quadrata di Arco via Degasperi
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
ARCHEOLOGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Starnini, Elisabetta
Parole chiave
- architettura funeraria
- Arco
- Italia settentrionale
- necropoli
- neolitico medio
- rituali funerari
- Trentino
Data inizio appello
12/02/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/02/2094
Riassunto
In Trentino le testimonianze relative alle strutture e ai rituali funerari del Neolitico medio sono documentate in modo significativo dal ritrovamento di 57 sepolture attribuibili alla Cultura vbq di II stile ad eccezione di una evidenza da riferire alla facies berico – euganea.
Considerata la documentazione già nota, in questo lavoro si intende fornire un quadro aggiornato delle conoscenze acquisite sulla base di ricerche archeologiche inedite come nel caso di 14 sepolture a inumazione messe in luce recentemente a Arco via Degasperi in seguito a indagini condotte dall’Ufficio beni archeologici della Provincia autonoma di Trento.
Le strutture funerarie vbq destinate a individui adulti e subadulti, sono organizzate in tre distinti raggruppamenti areali. In dieci casi sono dotate di cista litica in calcare Rosso Ammonitico locale. Le dimensioni sono varie e proporzionali all’età e alla statura del defunto. Quattro sepolture sono in fossa, due delle quali sono delimitate da un recinto di pietre. L’orientamento è costantemente sud-nord, con il corpo deposto in posizione rattratta sul fianco sinistro, il capo a nord e il volto rivolto a oriente. Alle tombe neolitiche sono associati alcuni pozzetti con probabile valenza rituale.
Le sepolture neolitiche di Arco via Degasperi si caratterizzano per la ricchezza dei corredi funerari presenti in 10 tombe, anche di individui infantili, con attestazione di materie prime di provenienza esotica.
Il rituale funerario condivide le regole ideologiche comuni a tutta la Cultura vbq ma presenta alcune peculiarità come ad esempio la manipolazione dei resti umani che potrebbe trovare elementi di confronto con quanto documentato in area alpina nell’ambito del phénomène Chamblandes.
Considerata la documentazione già nota, in questo lavoro si intende fornire un quadro aggiornato delle conoscenze acquisite sulla base di ricerche archeologiche inedite come nel caso di 14 sepolture a inumazione messe in luce recentemente a Arco via Degasperi in seguito a indagini condotte dall’Ufficio beni archeologici della Provincia autonoma di Trento.
Le strutture funerarie vbq destinate a individui adulti e subadulti, sono organizzate in tre distinti raggruppamenti areali. In dieci casi sono dotate di cista litica in calcare Rosso Ammonitico locale. Le dimensioni sono varie e proporzionali all’età e alla statura del defunto. Quattro sepolture sono in fossa, due delle quali sono delimitate da un recinto di pietre. L’orientamento è costantemente sud-nord, con il corpo deposto in posizione rattratta sul fianco sinistro, il capo a nord e il volto rivolto a oriente. Alle tombe neolitiche sono associati alcuni pozzetti con probabile valenza rituale.
Le sepolture neolitiche di Arco via Degasperi si caratterizzano per la ricchezza dei corredi funerari presenti in 10 tombe, anche di individui infantili, con attestazione di materie prime di provenienza esotica.
Il rituale funerario condivide le regole ideologiche comuni a tutta la Cultura vbq ma presenta alcune peculiarità come ad esempio la manipolazione dei resti umani che potrebbe trovare elementi di confronto con quanto documentato in area alpina nell’ambito del phénomène Chamblandes.
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