Tesi etd-01252019-162408 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
RAVENNA, MARTINA
URN
etd-01252019-162408
Titolo
Il business dell'entomofagia: una sfida per il futuro tra novel food, sicurezza alimentare e sostenibilita ambientale.
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof.ssa Andreoli, Maria
Parole chiave
- entomofagia
- insetti
- novel food
- sicurezza alimentare
- sostenibilità ambientale
- swot analysis
Data inizio appello
26/02/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/02/2089
Riassunto
L’entomofagia è il consumo degli insetti da parte dell’uomo. Questa pratica alimentare è seguita da 2 miliardi di persone nel mondo e include più di 300 specie di insetti.
Anche se le origini dell’entomofagia sono da ricercare nel passato, in quanto pratica già presente, essa potrebbe rivestire un’importanza fondamentale per far fronte all’aumento della domanda globale di alimenti. La FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) ha stimato che nel 2050 la popolazione mondiale arriverà a 9 miliardi di persone e che la produzione degli allevamenti tradizionali e l’agricoltura non saranno in grado di assicurare una produzione di alimenti sostenibile in termini di consumo di acqua, energia, suolo ed emissioni gas serra. Gli insetti potrebbero rappresentare una valida alternativa alle fonti alimentari tradizionali, sia per l’utilizzo umano che per la mangimistica, in quanto caratterizzate da un alto valore nutrizionale (ricchi di proteine, fibre, vitamine ecc.). Inoltre il loro allevamento risulta più sostenibile in termini di impatti ambientali, in quanto il loro allevamento è caratterizzato da basso consumo d’acqua, energia, basse emissioni, e da un alto tasso di conversione.
Tuttavia, l’entomofagia presenta dei rischi, legati principalmente a rischi chimici, microbiologici e allergici. Anche per questo la legislazione è al momento molto restrittiva nell’ammetterne il consumo nei paesi occidentali. Nel 2015 gli insetti sono stati inclusi all’interno dei novel food, ma in Italia non è ancora consentita la loro commercializzazione con la finalità di alimento e anche per la mangimistica non ci sono state molte liberalizzazioni.
Inoltre, nei paesi occidentali permane un problema di accettabilità da parte dei consumatori, che manifestano una forma di disgusto che nasce ancora prima di aver consumato l’insetto. Ciò premesso, la tesi è stata organizzata come segue.
Nel primo capitolo è stata affrontata l’entomofagia nel suo complesso, partendo dal passato, la sua adozione nel mondo con una focalizzazione sulle specie di insetto destinate al consumo. Si è riportato anche un esempio di allevamento di insetti che in Italia ha rappresentato un’economia forte nel passato, cioè l’allevamento dei bachi da seta.
Nel secondo capitolo è stata affrontata la legislazione europea, nello specifico quella relativa ai novel food, la normativa sulla sicurezza alimentare e la posizione assunta dai vari Paesi Europei -che non è univoca - e la normativa dell’utilizzo degli insetti nella mangimistica negli allevamenti degli animali.
Nel terzo capitolo si sono affrontati i rischi (microbiologici, chimici, allergie) e le potenzialità (alto valore nutrizionale, alto tasso di conversione) che presentano gli insetti nel momento che diventano alimento, sottolineando l’opportunità che essi rappresentano per un futuro più sostenibile. Sono inoltre stati portati ad esempio, per quanto riguarda l’accettabilità e il superamento del disgusto, tre studi condotti su un campione di potenziali consumatori, volti a comprendere come superare questo limite.
Nel quarto capito è stata sviluppata un’analisi SWOT (punti di forza, punti di debolezza, opportunità e minacce) relative alla pratica dell’entomofagia nel suo complesso.
Anche se le origini dell’entomofagia sono da ricercare nel passato, in quanto pratica già presente, essa potrebbe rivestire un’importanza fondamentale per far fronte all’aumento della domanda globale di alimenti. La FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) ha stimato che nel 2050 la popolazione mondiale arriverà a 9 miliardi di persone e che la produzione degli allevamenti tradizionali e l’agricoltura non saranno in grado di assicurare una produzione di alimenti sostenibile in termini di consumo di acqua, energia, suolo ed emissioni gas serra. Gli insetti potrebbero rappresentare una valida alternativa alle fonti alimentari tradizionali, sia per l’utilizzo umano che per la mangimistica, in quanto caratterizzate da un alto valore nutrizionale (ricchi di proteine, fibre, vitamine ecc.). Inoltre il loro allevamento risulta più sostenibile in termini di impatti ambientali, in quanto il loro allevamento è caratterizzato da basso consumo d’acqua, energia, basse emissioni, e da un alto tasso di conversione.
Tuttavia, l’entomofagia presenta dei rischi, legati principalmente a rischi chimici, microbiologici e allergici. Anche per questo la legislazione è al momento molto restrittiva nell’ammetterne il consumo nei paesi occidentali. Nel 2015 gli insetti sono stati inclusi all’interno dei novel food, ma in Italia non è ancora consentita la loro commercializzazione con la finalità di alimento e anche per la mangimistica non ci sono state molte liberalizzazioni.
Inoltre, nei paesi occidentali permane un problema di accettabilità da parte dei consumatori, che manifestano una forma di disgusto che nasce ancora prima di aver consumato l’insetto. Ciò premesso, la tesi è stata organizzata come segue.
Nel primo capitolo è stata affrontata l’entomofagia nel suo complesso, partendo dal passato, la sua adozione nel mondo con una focalizzazione sulle specie di insetto destinate al consumo. Si è riportato anche un esempio di allevamento di insetti che in Italia ha rappresentato un’economia forte nel passato, cioè l’allevamento dei bachi da seta.
Nel secondo capitolo è stata affrontata la legislazione europea, nello specifico quella relativa ai novel food, la normativa sulla sicurezza alimentare e la posizione assunta dai vari Paesi Europei -che non è univoca - e la normativa dell’utilizzo degli insetti nella mangimistica negli allevamenti degli animali.
Nel terzo capitolo si sono affrontati i rischi (microbiologici, chimici, allergie) e le potenzialità (alto valore nutrizionale, alto tasso di conversione) che presentano gli insetti nel momento che diventano alimento, sottolineando l’opportunità che essi rappresentano per un futuro più sostenibile. Sono inoltre stati portati ad esempio, per quanto riguarda l’accettabilità e il superamento del disgusto, tre studi condotti su un campione di potenziali consumatori, volti a comprendere come superare questo limite.
Nel quarto capito è stata sviluppata un’analisi SWOT (punti di forza, punti di debolezza, opportunità e minacce) relative alla pratica dell’entomofagia nel suo complesso.
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