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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01252018-092806


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
RICCI, FRANCESCA
URN
etd-01252018-092806
Titolo
I MESSAGGERI DELL'ATTESA L'uso delle nuove tecnologie da parte dei richiedenti asilo per la costruzione di reti sociali
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Tomei, Gabriele
Parole chiave
  • accolgienza
  • dati
  • gruppi
  • livorno
  • migrazione
  • nuove tecnologie
  • rete egocentrata
  • reti sociali
  • ricerca
  • richiedenti asilo
  • smartphone
  • social network analysis
  • transnazionalismo
  • whatsapp
Data inizio appello
19/03/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Perché 'I messaggeri dell'attesa'?
I richiedenti asilo data la loro condizione giuridica vivono in un limbo esistenziale di attesa. Questa particolare caratteristica che categorizza le loro esistenze pregiudica e influenza la loro quotidianità: si resta in attesa del permesso di soggiorno, dell'esito della commissione, di un eventuale ricorso, di un lavoro qualsiasi, di una casa, di rivedere la propria famiglia, di imparare la lingua, di integrarsi. La mia ricerca ha origine dall’esperienza di lavoro presso Arci Solidarietà ONLUS, ente gestore di due centri di accoglienza straordinaria nella città di Livorno e dal mio interesse verso le nuove tecnologie. Lo studio è suddiviso in tre capitoli: il primo è un quadro generale sul fenomeno del transnazionalismo, delle diaspore e sul sistema di accoglienza nazionale da un punto di visto politico e mediatico; la seconda parte è dedicata al rapporto e all'interdipendenza tra nuove tecnologie e flussi migratori nella società dell'informazione; l'ultima parte offre uno spunto metodologico e un'analisi dei dati di tipo quanti-qualitativo. La ricerca realizzata su un campione di 30 richiedenti asilo inseriti nel sistema di accoglienza nazionale e ospiti nella città di Livorno è diretta alla conoscenza dell’uso delle nuove tecnologie da parte di questi soggetti in funzione della costruzione di reti sociali. La somministrazione dei 30 questionari è stata effettuata con gli strumenti della Social Network Analysis sviluppando il lavoro a partire dalle reti ego-centrate. Contemporaneamente, ho realizzato 17 interviste per approfondire la conoscenza delle reti sociali virtuali, con un'attenzione particolare verso i motivi che spingono alla partecipazione a gruppi WhatsApp e gli argomenti discussi in chat. Dall'indagine, emerge una rete virtuale affettiva, solidale, di mutuo aiuto e sostegno reciproco, disseminata da attività di inclusione sociale in grado di generare un’interazione virtuosa con la comunità locale per il miglioramento delle proprie condizioni di vita. Lo studio approfondisce il sistema delle reti informali per la comprensione di meccanismi sociali, che, talvolta, sfuggono alle reti formali e istituzionali. Le relazioni mediate dalle nuove tecnologie creano una fitta rete di contatti multiculturali e la diffusione di attività transnazionali. Per i richiedenti asilo i dispositivi digitali risultano fondamentali per il mantenimento delle relazioni nel proprio paese di origine e per la costruzione di relazioni nuove nel paese di destinazione. Lo smartphone si rivela lo strumento per l'accesso a notizie ed informazioni sul proprio status di rifugiato, per il mantenimento dei propri affetti, per l’adempimento delle pratiche religiose, offre l’opportunità di inviare rimesse e opportunità di integrazione nei nuovi contesti sociali. Molto è stato detto dai media, circa l'arrivo dei richiedenti asilo e la loro presenza in Europa, ma ancora poco è stato detto da loro. L'uso del dispositivo digitale, quindi, non solo, come “arma di distrazione di massa”, ma strumento di condivisione, sostegno e inclusione.
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