Tesi etd-01252017-133755 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SOLDAINI, BENEDETTA
URN
etd-01252017-133755
Titolo
Biodiversità e sostenibilità del verde pensile estensivo: utilizzo di fanghi di cartiera come componente del substrato.
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE AMBIENTALI
Relatori
relatore Prof. Lombardi, Tiziana
relatore Dott.ssa Bretzel, Francesca
controrelatore Dott. Cinelli, Fabrizio
relatore Dott.ssa Bretzel, Francesca
controrelatore Dott. Cinelli, Fabrizio
Parole chiave
- biodiversità
- pellet
- substrato
- verde pensile
- wildflower
Data inizio appello
24/02/2017
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/02/2087
Riassunto
Il seguente lavoro di tesi si inserisce all’interno del progetto “Car.Pe.T Carta Pellet Tetti”, coordinato da CNR Istituto per lo Studio degli Ecosistemi di Pisa, in collaborazione con le cartiere di Lucart e co-finanziato da FCRLU; tale progetto si propone di sperimentare l’impiego di fango di cartiera come componente del substrato per la coltivazione di specie spontanee, adattate a condizioni di stress, da utilizzare per i tetti verdi con il vantaggio di creare un habitat per altre specie vegetali e animali, incrementando la biodiversità urbana.
La cartiera Lucart, con sede a Porcari (LU), produce carta riciclata dando luogo ogni anno a un residuo derivante dal processo di lavorazione dei maceri. La buona capacità di assorbimento idrico del residuo trasformato in pellet, la scarsa fertilità e l’adattabilità delle piante scelte costituiscono la premessa per un promettente utilizzo per differenziare i substrati da verde pensile e creare opportunità per la biodiversità urbana.
Sono state allestite delle prove sperimentali sul tetto presso l’Area della Ricerca del CNR di Pisa in cui è stato testato l’uso del pellet mescolato con vulcaflor e compost, già impiegati come substrati per tetti verdi, e di specie erbacee spontanee. La caratteristica che accomuna tali specie è quella di essere adattate a condizioni di stress e disturbo come quelle dei tetti verdi estensivi.
Lo scopo del lavoro è stata la sperimentazione dell’uso di fanghi di cartiera pellettizzati e mescolati con pomice e compost, su cui crescere della vegetazione erbacea spontanea (wildflowers), ricca di specie diverse, che fornisca fioriture quale habitat per insetti utili. I risultati attesi sono la validazione di un substrato innovativo, del mix di specie vegetali adatte per usi ambientali e del protocollo di coltivazione per tetti. Questo progetto ha inoltre lo scopo di apportare vantaggi per la comunità da un punto di vista economico (valorizzazione di un rifiuto con riduzione dei costi di smaltimento e nuove produzioni nel florovivaismo), ambientali (valorizzazione di specie autoctone e aumento della biodiversità) e sociali (aumento del benessere e della responsabilità ambientale).
Il pellet rappresenta un buon materiale da inserire nella realizzazione dei substrati, aumentando la biodiversità in ambiente urbano e, grazie alla sua elevata ritenzione idrica, riesce a creare un microclima favorevole per la pianta, permettendole di superare la stagione estiva. Inoltre il fango di cartiera, sotto forma di pellet, assume un aspetto gradevole che permette il suo impiego in spazi urbani.
La cartiera Lucart, con sede a Porcari (LU), produce carta riciclata dando luogo ogni anno a un residuo derivante dal processo di lavorazione dei maceri. La buona capacità di assorbimento idrico del residuo trasformato in pellet, la scarsa fertilità e l’adattabilità delle piante scelte costituiscono la premessa per un promettente utilizzo per differenziare i substrati da verde pensile e creare opportunità per la biodiversità urbana.
Sono state allestite delle prove sperimentali sul tetto presso l’Area della Ricerca del CNR di Pisa in cui è stato testato l’uso del pellet mescolato con vulcaflor e compost, già impiegati come substrati per tetti verdi, e di specie erbacee spontanee. La caratteristica che accomuna tali specie è quella di essere adattate a condizioni di stress e disturbo come quelle dei tetti verdi estensivi.
Lo scopo del lavoro è stata la sperimentazione dell’uso di fanghi di cartiera pellettizzati e mescolati con pomice e compost, su cui crescere della vegetazione erbacea spontanea (wildflowers), ricca di specie diverse, che fornisca fioriture quale habitat per insetti utili. I risultati attesi sono la validazione di un substrato innovativo, del mix di specie vegetali adatte per usi ambientali e del protocollo di coltivazione per tetti. Questo progetto ha inoltre lo scopo di apportare vantaggi per la comunità da un punto di vista economico (valorizzazione di un rifiuto con riduzione dei costi di smaltimento e nuove produzioni nel florovivaismo), ambientali (valorizzazione di specie autoctone e aumento della biodiversità) e sociali (aumento del benessere e della responsabilità ambientale).
Il pellet rappresenta un buon materiale da inserire nella realizzazione dei substrati, aumentando la biodiversità in ambiente urbano e, grazie alla sua elevata ritenzione idrica, riesce a creare un microclima favorevole per la pianta, permettendole di superare la stagione estiva. Inoltre il fango di cartiera, sotto forma di pellet, assume un aspetto gradevole che permette il suo impiego in spazi urbani.
File
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Tesi non consultabile. |