• delirio del vetro.
• Follia
• letteratura rinascimentale
• malattia mentale
• malinconia

Nel corso della storia l’idea di follia assume vari significati, ed è proprio la letteratura a restituirci una pletora di documenti, trattati scientifici o narrazioni che ci permettono di ricostruire la concezione che l’uomo ha sempre avuto riguardo ad essa. La figura del folle, spesso accompagnata da un’aura mistico-religiosa, una sorta di sacralità, ci accompagnerà in questo lungo viaggio nel tempo che ci conduce sino alla prima età moderna, periodo in cui si arriva, di fatto, all’individuazione del disturbo mentale come patologia. Scopo di questa tesi è dimostrare proprio il passaggio fra la concezione antica di follia e il riconoscimento effettivo della malattia mentale, che avviene in quel periodo spartiacque del Rinascimento, e che apre la strada al concetto che mutatis mutandis abbiamo oggi dei disturbi mentali. Figura centrale di questo passaggio sarà “l’uomo di vetro”: persona affetta da una particolare forma di psicosi su cui indirizzeremo il nostro focus. Infine, si arriverà a fornire una proposta didattica, che sarà pluriculturale e interdisciplinare, volta all’insegnamento della letteratura nelle scuole secondarie, il cui tema sarà, appunto, la follia