logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01242024-120257


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
DEL TORTO, FRANCESCA
URN
etd-01242024-120257
Titolo
Sicurezza ed efficacia dell’uso del sacchetto in polietilene per la prevenzione dell’ipernatriemia negli Extremely Low Weight Infants
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Filippi, Luca
correlatore Dott.ssa Chesi, Francesca
Parole chiave
  • ipernatriemia
  • parto pretermine.
  • ELBW
  • sacchetto in polietilene
  • emorragia intraventricolare
  • broncodisplasia polmonare
  • pervietà del dotto arterioso di Botallo
  • neonato pretermine
  • equilibrio idro-elettrolitico
Data inizio appello
13/02/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/02/2094
Riassunto
Background: La corretta gestione dell’equilibrio idro-elettrolitico è di fondamentale importanza nel neonato estremamente prematuro ed è finalizzata a prevenire il rischio di disidratazione.
Il sacchetto termico utilizzato routinariamente per ridurre la termodispersione al momento della nascita potrebbe essere un valido supporto per ridurre l’ipernatriemia del pretermine di alto grado e contribuire a mantenere un corretto equilibrio idro-elettrolitico.
Obiettivo: Valutazione dell’ipernatriemia e le conseguenze ad essa correlate, in una popolazione di neonati pretermine in relazione alla presenza del sacchetto termico utilizzato dalla nascita per un tempo massimo di 72 ore.
Metodo: Sono stati reclutati 46 neonati pretermine di età inferiore alla 28° settimana di gestazione e/o con peso alla nascita inferiore ai 1000 gr (neonati extremely low birth weight, ELBW) nati presso l’ospedale Santa Chiara di Pisa e degenti presso il reparto di Terapia Intensiva Neonatale di Pisa. Dallo studio sono stati esclusi neonati andati incontro ad exitus nei primi cinque giorni di vita, neonati malformati e neonati trasferiti entro i primi cinque giorni di vita verso altra struttura specialistica. Lo studio è stato strutturato in 2 parti: nella prima è stato confrontato un gruppo di neonati nati tra il 2017 e il 2023 che avevano utilizzato il sacchetto alla nascita con un gruppo di neonati che non avevano utilizzato il sacchetto. I due gruppi sono risultati omogenei per caratteristiche quali genere, età gestazionale, peso alla nascita e modalità di parto. Nei neonati del secondo gruppo (tutti nati tra il 2017 e il 2023) sono stati confrontati quelli che avevano utilizzato il sacchetto per le prime 2 ore dalla nascita rispetto a quelli che lo hanno utilizzato per un tempo di 48/72 ore. Il sacchetto termico utilizzato è “NeoHelp”, dove viene posizionato il neonato prematuro al momento della nascita per ridurre la termodispersione. Nel nostro studio abbiamo ipotizzato che, l’utilizzo di questo dispositivo per un periodo più lungo rispetto al solo utilizzo nel post nascita, possa prevenire l'eccessiva disidratazione, la conseguente ipernatriemia e le patologie ad essa correlate.
I parametri che sono stati valutati sono principalmente: storia infettiva materna, steroidi prenatali, quoziente idrico (somministrato sia per via enterale che per via endovenosa), diuresi, natriemia, calo ponderale, temperatura corporea, temperatura e umidità incubatrice, ventilazione meccanica, FiO2.
Inoltre, abbiamo valutato la pervietà del dotto arterioso di Botallo, la broncodisplasia polmonare e le emorragie intraventricolari.
Risultati: La ridotta numerosità del campione in esame non ha permesso di trarre conclusioni statisticamente rilevanti. Tuttavia, nella prima fase di studio abbiamo osservato che, i neonati che hanno utilizzato il sacchetto rispetto a quelli che non lo hanno utilizzato presentavano un aumento del quoziente idrico dal giorno 0 (51.65 vs 32.62; p-value <0.019) al giorno 5 (150.1 vs 121.67; p-value <0.001), un aumento della diuresi dal giorno 0 (1.92 vs 0.86; p-value <0.071) al giorno 5 (3.22 vs2.42; p-value <0.017), una riduzione della sodiemia dal giorno 0 (134 vs 134; p-value <0.752) al giorno 5 (143 vs 146; p-value <0.058). In questi neonati è stata riscontrata anche una riduzione delle IVH di I°-II° grado (20.8% vs 18.2%), una riduzione delle IVH di III°-IV° grado (8.3% vs 0%), una riduzione della BPD (52% vs 38.9%) e un aumento delle PDA (79.2% vs 86.4%).
Nella seconda fase di studio invece abbiamo osservato che, i neonati che hanno utilizzato il sacchetto per 48/72 ore rispetto a quelli che lo hanno utilizzato per 2h, presentavano un aumento del quoziente idrico dal giorno 0 (46.25 vs 58.4; p-value <0.422) al giorno 5 (144.34 vs 157; p-value <0.214), un aumento della diuresi dal giorno 0 (1.5 vs 2.44; p-value <0.273) al giorno 5 (3.36 vs 3.08; p-value <0.685), una riduzione della sodiemia dal giorno 0 (135 vs 132; p-value <0.104) al giorno 5 (146 vs 139; p-value <0.017). In questi neonati è stata riscontrata anche una riduzione delle IVH di I°-II° grado (25% vs 10%), un aumento della BPD (30% vs 50%) e un aumento del trattamento farmacologico della PDA (66.7% vs 70%).
Il dispositivo utilizzato si è rilevato sicuro in quanto nessun neonato ha presentato infezioni attribuibile al suo utilizzo, né lesioni cutanee.
Conclusioni: I risultati del nostro studio hanno rilevato una buona correlazione tra l’utilizzo del sacchetto termico per un periodo massimo di 72h e il mantenimento dell’equilibrio idro-elettrolitico in una popolazione di neonati ELBW (in relazione a intake idrico, valore di sodiemia, diuresi).
Saranno necessari studi su una popolazione neonatale più ampia e stratificata per età gestazionale, in quanto la scarsa numerosità del campione esaminato non permette di raggiungere la significatività statistica. L’impiego del sacchetto termico, quale dispositivo utile per ridurre il rischio di disidratazione e ipernatriemia nel neonato ELBW, deve essere integrato in un’analisi più ampia che comprenda in primis una attenta valutazione dell’apporto idrico oltre ad altri parametri che influenzano l’equilibrio idro-elettrolitico (quali temperatura e umidità incubatrice, ventilazione meccanica, andamento della curva ponderale nei primi tre giorni di vita e steroidi prenatali).
Nella valutazione bisogna altresì tenere presente i potenziali rischi indirettamente correlati all’utilizzo del sacchetto, quali rischio di sviluppo di broncodisplasia o pervietà del dotto di Botallo.
File