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Questa tesi, in collaborazione con la multinazionale Liberty, Steel, in particolare con la sezione italiana Liberty Magona, ha lo scopo di valutare dal punto di vista tecnico e con la specifica attenzione ad un’analisi energetica generale, la fattibilità di alcune metodologie innovative proposte in letteratura per la produzione di Green Steel, un acciaio sostenibile a bassa emissione di CO2. In particolare, si è analizzato il possibile collegamento fra il ciclo produttivo dell'acciaio e l’utilizzo di fonti rinnovabili, finalizzato alla riduzione dell'uso di gas naturale, per soddisfare le richieste termiche ad elevate temperature, tenendo conto dello specifico contesto produttivo ed in particolare dei vincoli imposti dai processi reali dell'industria siderurgica, caratterizzati da continue turnazioni. Si è poi valutato il possibile ruolo dell'idrogeno come elemento cruciale nella transizione energetica dell’industria siderurgica. L'elaborato si concentra sul possibile uso dell'idrogeno in tutta la catena di processo, sia come combustibile alternativo nei bruciatori, in miscela con il gas naturale o come elemento puro, sia come elemento riducente nella formazione di ferro puro per gli impianti DRI, considerando ovviamente la possibilità di utilizzazione di solo idrogeno verde prodotto da fonti rinnovabili. L'approccio metodologico è nello specifico quello di analizzare per ogni possibile innovazione di processo i bilanci di massa e di energia, fondamentali per comprendere la reale fattibilità dell’utilizzo della risorsa ed in quali processi sia possibile il suo inserimento finalizzato ad una reale decarbonizzazione dei cicli di produzione e di trasformazione.