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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01242012-162353


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
AUDISSINO, EMILIO
URN
etd-01242012-162353
Titolo
Neoclassical Hollywood Music. John Williams e il recupero dello stile classico di Hollywood
Settore scientifico disciplinare
L-ART/06
Corso di studi
STORIA DELLE ARTI VISIVE E DELLO SPETTACOLO
Relatori
tutor De Santi, Pier Marco
Parole chiave
  • musica per film
  • John Williams
  • Hollywood cinema
  • film music
  • cinema
Data inizio appello
09/03/2012
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il lavoro analizza il ruolo del compositore americano John Williams nel recupero delle caratteristiche stilistiche della musica per film del classicismo hollywoodiano. Dopo una premessa metodologica – in cui si motiva l'adozione dell'approccio neoformalista e si propone un metodo di analisi della musica per film basato su tre categorie funzionali – la trattazione si apre con un capitolo che definisce cosa si intende per stile classico musicale di Hollywood, tracciandone la storia, le correnti, i principali autori, le caratteristiche linguistiche, le tecniche compositive, i mezzi musicali usati e le funzioni formali che questo stile era tipicamente chiamato a esercitare nei film. Seguono due sezioni di tre capitoli ciascuna. La prima studia la musica per film in ambito cinematografico, la seconda in ambito extracinematografico.
La prima sezione è dedicata all'attività cinematografica di Williams come responsabile del recupero dello stile classico e fondatore della corrente neo-classica. Nel primo capitolo si analizza il caso di "Star Wars" (G. Lucas, 1977), che è considerato il film che ha dato inizio alla “Film Music Renaissance”. Si parte ricostruendo il contesto in cui il film esce nelle sale, sia in riferimento al genere Sci-Fi, sia in riferimento allo stile musicale dell'epoca – che viene definito “stile moderno” e di cui si tracciano le origini, le caratteristiche e le differenze rispetto a quello classico. Si analizzano, poi, quegli elementi che hanno fatto della partitura di "Star Wars" un caso in controtendenza e si riflette sull'influenza che ha avuto sulla musica per film seguente. Il secondo capitolo è dedicato alla rassegna delle caratteristiche che fanno di Williams un compositore neo-classico. Si parte col delineare il contesto della New Hollywood in cui la “rivoluzione” williamsiana ha avuto luogo. Si passa poi in rassegna la filmografia di Williams degli anni '60, ricercando quegli elementi che lo distinguevano dai maggiori esponenti dello stile moderno e che ne anticipavano la svolta neo-classica del decennio successivo. Il film fondante della corrente neo-classica è "Jaws" (S. Spielberg, 1975): vengono analizzate le scelte musicali e si indicano quei tratti neo-classici che esploderanno in tutta la loro evidenza successivamente con Star Wars, ma che sono già riscontrabili in questo film. Passando in rassegna la filmografia di Williams, vengono isolati i momenti neo-classici e si presta particolare attenzione alla collaborazione con Steven Spielberg. Infine, si riflette sulle ragioni che portano molti studiosi ad affrontare Williams con pregiudizio, superficialità, oppure a trascurarlo del tutto. La prima sezione si chiude con un capitolo che presenta un'analisi dettagliata delle funzioni della musica in "Raiders of the Lost Ark", la cui partitura è presa come modello del neo-classicismo di Williams.
La seconda sezione è dedicata al contributo extra-cinematografico di Williams. Il primo capitolo è una rapida introduzione alle tipologie, all'estetica e alle problematiche della musica per film fuori dal film. Si cerca poi di spiegare le ragioni storiche, filosofiche e teoriche dei pregiudizi dei musicisti colti nei confronti della musica per film e si individuano i motivi che portano molti studiosi a rifiutare di prendere in considerazione la musica cinematografica fuori dal film. Si propongono, invece, alcune ragioni per studiare la musica per film anche fuori dallo schermo. Si offre una classificazione delle varie tipologie di dischi tratti dalle colonne musica dei film e si sostiene la legittimità della presentazione di musica per film anche in sala da concerto. Viene mostrato come lo studio della musica cinematografica fuori dallo schermo – in disco o in concerto – non è di competenza solo del musicologo o dello storico della musica – che spesso però rifiutano di occuparsene – ma anche dello storico e dello studioso di cinema che si occupi di musica per film. Nel secondo capitolo viene presentato un resoconto storico della carriera di Williams come direttore della Boston Pops Orchestra e vengono individuate le tappe più importanti dell'impegno di Williams nei confronti del recupero del canone classico e della sua divulgazione. Si traccia una breve storia della Boston Pops Orchestra e tramite l'analisi dei programmi da concerto dell'Era Williams confrontati con quelli del predecessore, viene dimostrato l'incremento non solo quantitativo ma anche qualitativo che la programmazione del repertorio cinematografico ha subito. Nel terzo capitolo, infine, viene proposta una classificazione delle possibili forme di presentazione della musica per film in concerto e l'attenzione è in particolare concentrata sull'analisi delle presentazioni multimediali – musica dal vivo in sincrono con la proiezione di estratti dal film –, una forma che Williams ha sviluppato negli anni e in cui ha raggiunto dei livelli d'eccellenza e altissimo virtuosismo.
Coerentemente con l'ottica sia cinematografica che extracinematografica con cui è stata studiata la musica per film in questo lavoro, in appendice – oltre alla filmografia – sono presenti anche un catalogo delle suite da concerto delle partiture cinematografiche di Williams e l'elenco delle puntate della serie televisiva Evening at Pops in cui Williams e la Boston Pops Orchestra hanno presentato musica cinematografica.

The thesis deals with composer John Williams' seminal contribution in restoring elements of the classical Hollywood music style. After a preliminary methodological foreword – where we explain why we opted for the neoformalist analytic approach and a three-function analytic method to deal with film music is proposed – the first chapter is focused on the classical Hollywood music style. Its history is traced – starting from the coming of sound and reaching the 1960s – and the so called “classical music style” is defined according to its characteristic traits: the musical language, the musical medium, the compositional techniques and the formal functions that the score performs in the film. The following chapters are grouped into two sections. The first one deals with film music inside the film. Its first chapter analyses the case of "Star Wars" (G. Lucas, 1977) and the so called “Film music Renaissance” of the late 1970s; the second chapter shows why John Williams can be defined a “neoclassical” film composer, providing historical and theoretical reasons and examples drawn from Williams' early 1960s films and then focusing on "Jaws" (S. Spielberg, 1975), which can be considered the opening film of the “neoclassical trend;” the third chapter closes the section with an in-depth analysis of "Raider of the Lost Ark" (S. Spielberg, 1981), a case study of film music neoclassicism. The second section is about film music outside the films. The first chapter provides with an introduction on the prejudices and theoretical issues regarding film music and especially film music as “music,” particularly the general disapproval of its presentation in the concert halls; the second chapter shows how John Williams – appointed conductor of the most famed orchestra in the U.S.A., the Boston Pops – has been responsible for giving film music a better recognition and a new dignity even in the concert halls; the third chapter provides with an analysis of the different forms in which film music can be adapted and presented in concerts, focusing especially on the multimedia presentations – live orchestra accompanying projected footage. The appendix provides with Williams' filmography, a list of Williams' concerts suites and concert adaptations from his film scores and a list of John Williams-conducted film music featured in the TV programme "Evening at Pops."
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