Tesi etd-01232024-163500 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CASANOVA FUGA, BEATRICE
URN
etd-01232024-163500
Titolo
Sot el crode: onbrii e spranze d cöl ch a da gnì.
L'impatto della Prima guerra mondiale sulla popolazione civile nella Val Comelico.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTÀ
Relatori
relatore Fulvetti, Gianluca
Parole chiave
- Cadore
- Comelico
- danni di guerra
- invasione
- legname
- portatrici
- Prima guerra mondiale
- profughi
- società civile
- spagnola
Data inizio appello
09/02/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/02/2094
Riassunto
Poco o nulla è stato scritto sull’impatto della Grande Guerra sulla società civile, su come cambiò in maniera drastica la vita degli abitanti del Comelico. Non si conoscono i dettagli di quei lunghi quattro anni di guerra:c'è stata una sorta di interesse secondario da parte della storiografia riguardo alle abitudini sconvolte delle persone, allo svolgimento delle normali attività economiche, come si svolgeva l’approvvigionamento di materie prime, come cambiò la gestione dei boschi, ovvero la risorsa economica più importante della valle, quanto influirono le requisizioni sul lavoro dei contadini, la disoccupazione, come avvenne la gestione della salute pubblica, quale lavoro era ancora disponibile, come ha affrontato la popolazione la crescente povertà e fame, culminata con l’occupazione austro-tedesca, che ruolo ebbero i Comitati di Assistenza, ecc. Ho quindi deciso di provare a colmare questo vuoto storiografico con il mio lavoro di ricerca:
Nella mia tesi analizzo l'impatto della Grande guerra, sulla popolazione civile, nella Val Comelico. Questa valle montana si trova in provincia di Belluno. Il Comelico e la sua popolazione erano estremamente vicini al fronte, e per 4 anni vennero sconvolti degli eventi bellici. Nel mio lavoro ho provato a ricostruire quegli sconvolgimenti vissuti dalle persone, ponendo la mia attenzione sulla popolazione civile. In 5 capitoli, descrivo molti aspetti della vita delle persone che cambiarono con la guerra, ad esempio il lavoro, o la gestione della salute pubblica. Racconto anche i modi in cui le persone si organizzarono per affrontare il conflitto, sfruttando alcuni vantaggi, soprattutto economici, ma anche sopportando i grandi cambiamenti negativi alla propria quotidianità.Analizzo anche le portatrici, donne dai 15 ai 60 anni che assunte dall'esercito, salivano in alta montagna, fino al fronte per portare rifornimenti, cibi, vestito, munizioni, armi, ecc ai soldati.
Durante la guerra, per sostenere le truppe le autorità militari effettuarono molte requisizioni diverse, indebolendo per lungo tempo l'economia e sostentamento di queste popolazioni, ostacolando il lavoro e lo sfruttamento delle risorse. Dopo la sconfitta di Caporetto e la conseguente ritirata dell'esercito italiano, il Comelico ed il Cadore subirono un anno di occupazione da parte dell'esercito austro-tedesco. Una parte della popolazione riuscì a fuggire, divenendo così profuga, sparsa in tutta Italia. Il capitolo 4 analizza questi due eventi. Alla fine del testo, descrivo poi le conseguenze della guerra in questo territorio e l'impatto dell'influenza spagnola. Alla fine della guerra, i danni causati dal conflitto furono tantissimi, soprattutto materiali, l'economia del territorio era terribilmente indebolita a causa delle requisizioni, la perdita del bestiame fu la più dura, moltissime famiglie infatti dipendevano da esso. Nell'ultimo capitolo analizzo anche le modalità di liquidazione dei danni di guerra da parte Commissariato per le riparazioni del danni di guerra.
Nella mia tesi analizzo l'impatto della Grande guerra, sulla popolazione civile, nella Val Comelico. Questa valle montana si trova in provincia di Belluno. Il Comelico e la sua popolazione erano estremamente vicini al fronte, e per 4 anni vennero sconvolti degli eventi bellici. Nel mio lavoro ho provato a ricostruire quegli sconvolgimenti vissuti dalle persone, ponendo la mia attenzione sulla popolazione civile. In 5 capitoli, descrivo molti aspetti della vita delle persone che cambiarono con la guerra, ad esempio il lavoro, o la gestione della salute pubblica. Racconto anche i modi in cui le persone si organizzarono per affrontare il conflitto, sfruttando alcuni vantaggi, soprattutto economici, ma anche sopportando i grandi cambiamenti negativi alla propria quotidianità.Analizzo anche le portatrici, donne dai 15 ai 60 anni che assunte dall'esercito, salivano in alta montagna, fino al fronte per portare rifornimenti, cibi, vestito, munizioni, armi, ecc ai soldati.
Durante la guerra, per sostenere le truppe le autorità militari effettuarono molte requisizioni diverse, indebolendo per lungo tempo l'economia e sostentamento di queste popolazioni, ostacolando il lavoro e lo sfruttamento delle risorse. Dopo la sconfitta di Caporetto e la conseguente ritirata dell'esercito italiano, il Comelico ed il Cadore subirono un anno di occupazione da parte dell'esercito austro-tedesco. Una parte della popolazione riuscì a fuggire, divenendo così profuga, sparsa in tutta Italia. Il capitolo 4 analizza questi due eventi. Alla fine del testo, descrivo poi le conseguenze della guerra in questo territorio e l'impatto dell'influenza spagnola. Alla fine della guerra, i danni causati dal conflitto furono tantissimi, soprattutto materiali, l'economia del territorio era terribilmente indebolita a causa delle requisizioni, la perdita del bestiame fu la più dura, moltissime famiglie infatti dipendevano da esso. Nell'ultimo capitolo analizzo anche le modalità di liquidazione dei danni di guerra da parte Commissariato per le riparazioni del danni di guerra.
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