Tesi etd-01232017-105907 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DUCE, DAVIDE
URN
etd-01232017-105907
Titolo
L'attivita regolatoria nella gestione dei servizi pubblici locali
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Lazzini, Simone
Parole chiave
- autorità di regolazione
- qualità
- servizi pubblici locali
- servizio idrico
Data inizio appello
20/02/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nel primo capitolo del presente lavoro, verrà affrontato il tema dei servizi pubblici, con necessari riferimenti al percorso evolutivo storico, fornendo le necessarie ed opportune delucidazioni circa le motivazioni afferenti l’inserimento di un settore all’interno delle public utilities; nella parte finale del capitolo in argomento verrà descritto il settore idrico, di utilità nel prosieguo del testo. Il secondo capitolo sarà invece dedicato interamente alle Autorità di regolazione, in particolare dopo averne spiegato le ragioni esistenziali, il ruolo e le funzioni, nonché l'importanza dell'autonomia e dell'indipendenza, l’attenzione si concentrerà sulla regolazione nell’ambito del servizio idrico integrato, avente ad oggetto un bene essenziale: l’acqua, risorsa scarsa ma bene economico.
Verrà presentata l’evoluzione storica dell’attività di regolazione, attraverso una descrizione dei diversi organismi ai quali, a partire dalla Legge Galli del 1994, sono state affidate funzioni regolatorie, con margini di autonomia ed indipendenza crescenti, fino a giungere all’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico, alla quale dall’anno 2011 sono affidati poteri regolatori nel settore idrico. La scelta di attuare una riflessione approfondita sulla summenzionata Autorità è stata dettata dalla necessità di far comprendere ai lettori dell' elaborato le modalità attraverso cui si possono allineare gli interessi dei soggetti gestori, rivolti all’economicità efficacia ed efficienza, con quelli dei cittadini utenti, precipuamente incentrati sulla qualità. A corollario della suddetta analisi il terzo capitolo sarà rivolto alla spiegazione del contenuto di una recente delibera dell’Autorità, la n. 655/2015, propedeutica a disciplinare la qualità nel servizio idrico integrato, riflettente l’obbligo di adesione da parte dei soggetti gestori a far data dal 01 gennaio 2017. La necessità di ottemperare al contenuto della sopra citata delibera obbligherà il soggetto gestore ad affrontare differenti problematiche interne ed esterne, con evidenti ricadute sull’organizzazione del servizio. L’analisi della delibera sarà però preceduta da un esame di due documenti, prodotti dall’Autorità e relativi allo stato dei servizi idrici ed alla regolazione ed attività svolta nel settore idrico, che ritengo assai utili al fine di comprendere la situazione di contesto nella quale si trovano ad operare sia l’Autorità che i soggetti gestori.
Il quarto capitolo permetterà di comprendere le ricadute della delibera sull’attività del soggetto gestore del servizio idrico integrato; nella fattispecie si procederà dapprima a descrivere l’organizzazione del servizio sopra detto nell’ambito della Provincia della Spezia ed in particolare verrà presentata la società denominata “Acam Acque s.p.a.”, gestore del servizio idrico integrato, ed in seguito il contenuto del documento principe regolatore dei rapporti tra cittadino e gestore, ovverosia la carta dei servizi. Il contenuto di questa, permetterà quindi espletare un confronto tra il “prima”, disciplinato solo dalla carta ed il “dopo” implementato dal contenuto della delibera.
A corredo del presente elaborato saranno rivolte alcune considerazioni di carattere personale relative agli argomenti trattati.
Verrà presentata l’evoluzione storica dell’attività di regolazione, attraverso una descrizione dei diversi organismi ai quali, a partire dalla Legge Galli del 1994, sono state affidate funzioni regolatorie, con margini di autonomia ed indipendenza crescenti, fino a giungere all’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico, alla quale dall’anno 2011 sono affidati poteri regolatori nel settore idrico. La scelta di attuare una riflessione approfondita sulla summenzionata Autorità è stata dettata dalla necessità di far comprendere ai lettori dell' elaborato le modalità attraverso cui si possono allineare gli interessi dei soggetti gestori, rivolti all’economicità efficacia ed efficienza, con quelli dei cittadini utenti, precipuamente incentrati sulla qualità. A corollario della suddetta analisi il terzo capitolo sarà rivolto alla spiegazione del contenuto di una recente delibera dell’Autorità, la n. 655/2015, propedeutica a disciplinare la qualità nel servizio idrico integrato, riflettente l’obbligo di adesione da parte dei soggetti gestori a far data dal 01 gennaio 2017. La necessità di ottemperare al contenuto della sopra citata delibera obbligherà il soggetto gestore ad affrontare differenti problematiche interne ed esterne, con evidenti ricadute sull’organizzazione del servizio. L’analisi della delibera sarà però preceduta da un esame di due documenti, prodotti dall’Autorità e relativi allo stato dei servizi idrici ed alla regolazione ed attività svolta nel settore idrico, che ritengo assai utili al fine di comprendere la situazione di contesto nella quale si trovano ad operare sia l’Autorità che i soggetti gestori.
Il quarto capitolo permetterà di comprendere le ricadute della delibera sull’attività del soggetto gestore del servizio idrico integrato; nella fattispecie si procederà dapprima a descrivere l’organizzazione del servizio sopra detto nell’ambito della Provincia della Spezia ed in particolare verrà presentata la società denominata “Acam Acque s.p.a.”, gestore del servizio idrico integrato, ed in seguito il contenuto del documento principe regolatore dei rapporti tra cittadino e gestore, ovverosia la carta dei servizi. Il contenuto di questa, permetterà quindi espletare un confronto tra il “prima”, disciplinato solo dalla carta ed il “dopo” implementato dal contenuto della delibera.
A corredo del presente elaborato saranno rivolte alcune considerazioni di carattere personale relative agli argomenti trattati.
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