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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01232015-233109


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
ROCCHI, ANNA
URN
etd-01232015-233109
Titolo
L'incontro con la wilderness: macrotestualita e incroci intertestuali da Conrad a Malouf e Patchett
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MODERNE
Relatori
relatore Prof. Ciompi, Fausto
Parole chiave
  • wilderness
  • Conrad
  • Malouf
  • Patchett
  • Macrotestualità
Data inizio appello
09/02/2015
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/02/2085
Riassunto
Riassunto analitico
L’incontro con la wilderness: macrofiguralità e incroci intertestuali da Conrad a Malouf e Patchett

Nel corso del lavoro critico e analitico ho individuato i molteplici aspetti in cui si articola e si sviluppa l’incontro con la wilderness, seguendone le modalità di rappresentazione nei testi narrativi prescelti di Joseph Conrad (anglo ̶polacco), David Malouf (australiano) e Ann Patchett (americana), questi ultimi visti come ipotesti in relazione al testo paradigma di Conrad. L’elaborato si articola in tre capitoli, a loro volta suddivisi in diversi lunghi paragrafi, alcuni dei quali ulteriormente scanditi in sotto-paragrafi. Il primo capitolo, “Esposizione alla wilderness: regressione e rivelazione”, tratta delle caratteristiche della wilderness e dell’impatto destabilizzante che l’ambiente sconosciuto produce nella psiche dei personaggi che sperimentano diverse forme di disorientamento e regressione, favorendo l’emersione di materiali inconsci che svelano panorami interiori, normalmente ignorati. Il primo paragrafo del primo capitolo, “L’incanto e la zampata”, è dedicato ad Heart of Darkness (1899) e vi si esplora, dal punto di vista di Marlow, l’esperienza frastornante e ammaliante indotta dalla realtà inconsueta della foresta vergine, cui segue, un contraccolpo definito, con le parole di Conrad, il ‘colpo di zampa’. La reazione può essere nella forma di una malattia febbrile o/e un delirio allucinato. Nel primo paragrafo (“Marlow e Kurtz: lo spazio intermedio”) del secondo capitolo (“La diade e oltre”) tratto della ‘diade’ costituita secondo il modello Marlow-Kurtz, vista come un modello di relazione che favorisce la ricerca di una conoscenza occulta, che si trasmette nell’ambito di una coppia strutturata in modo equivalente. Negli altri paragrafi dei due primi capitoli ̶“Lettura in trasparenza”, “Contagio e purificazione”, “Verde all’infinito” e “Going native o going nature”(1° cap.) e “La Dr Swenson: l’ambizione e il miraggio” e “La maternità sognata e la necessità del tradimento” (2° cap.) l’ipotesto è rapportato prevalentemente all’opera della Patchett, State of Wonder (2011), approfondendo le implicazioni dovute all’inversione del genere predominante nell’ipertesto, ossia la prevalenza del femminile. Questo fatto evidenzia un inedito rilievo alla sfera istintuale e alla maternità che confluisce in un’altra tematica, cruciale anche in Conrad, della bugia e del tradimento. Dall’analisi scaturiscono le somiglianze, come anche configurazioni innovative ̶ emerse dalla lettura in trasparenza ̶ ed elementi evolutivi, tra cui la distinzione di due diversi livelli di regressione, going native e going nature. Individuo pertanto, nei testi presi in esame, quegli aspetti riconducibili alla seconda tipologia mettendoli in relazione intertestuale con l’ipotesto. Infine nel terzo capitolo, “Epifania luminosa e comunione panica”, esploro attraverso i due testi di Malouf ̶An Imaginary Life (1978) e Remembering Babylon (1993) ̶ il dispiegarsi del più avanzato livello di ‘gone nature’, equivalente alla comunione panica con la natura.
Anna Rocchi
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