• antisemitismo
• biotipi
• costituzionalismo
• endocrinologia
• eugenetica
• fascismo
• manifesto della razza

Argomento della tesi è l’attività svolta da Nicola Pende(1880-1970) medico endocrinologo, durante il periodo fascista, volta a schedare, controllare e condizionare capillarmente la popolazione italiana. Dopo aver preso in considerazione il dibattito su temi come l’Eugenetica e il Razzismo prima e durante l’epoca fascista, ed aver ripercorso l’evoluzione della scuola costituzionalista, nel cui alveo si collocavano le teorie pendiane, vengono esaminati i vari metodi di schedatura proposti o adottati da altri, insieme al “libretto biotipologico” proposto da Pende, e viene illustrato il suo progetto di bonifica umana razionale e politica, che ebbe modo di sperimentare in un suo istituto presso l’Università di Genova. Nell’ascesa al potere di Pende fu centrale il confronto con i razzisti di stampo ariano-germanico, in occasione dell’uscita del “Manifesto della razza”. Oltre a ricostruire la dinamica di quella vicenda vengono illustrate le differenze fra il razzismo germanico e quello romano-italico di Pende. Gli ultimi paragrafi sono dedicati al dopoguerra, alla vicenda giudiziaria davanti alla Commissione per l’epurazione e alla svolta in senso religioso negli scritti del medico pugliese.