Tesi etd-01232015-122950 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ALTEA, FEDERICA
URN
etd-01232015-122950
Titolo
Hans Zimmer e la musica per film. Un'analisi delle funzioni e del rapporto fra immagine e suono
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof. Ambrosini, Maurizio
Parole chiave
- colonna sonora
- compositore cinematografico
- funzioni della musica per film
- Hans zimmer
- materia sonora
- materia visiva
- montaggio audiovisivo
- musica per film
- rapporto tra immagine e suono
Data inizio appello
09/02/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
La presente tesi nasce dalla passione per il cinema e dall'interesse nutrito nei confronti della componente sonora che lo caratterizza. Ritengo che sia da ammirare la bravura dei compositori nel sapersi muovere all'interno di vari generi cinematografici, riuscendo sempre a produrre strutture musicali che siano adatte a rappresentare un determinato contesto filmico e diegetico; l'intento è quello di dimostrare che la musica non è un semplice elemento di sottofondo che possiamo anche non percepire perché futile: gli studi nel tempo hanno seguito una direzione che restituivano a questa componente il suo giusto valore di imprescindibilità.
In particolare, viene analizzata la figura del compositore Hans Zimmer. Compositore di origine tedesca ma conosciuto oggi come uno dei maggiori talenti di Hollywood, inizia ad affermarsi soprattutto in ambiente americano a partire dalla fine degli anni '80, ricevendo la nomination per la migliore colonna sonora del film Rain Man. L'uomo della pioggia (Barry Levinson, 1988). Questo è stato l'inizio di un lavoro di collaborazioni e successi che lo hanno portato a eseguire spettacolari scores, quali quelle de Il Gladiatore ( Ridley Scott, 2000), della trilogia di Christopher Nolan su Batman ( Batman Begins, 2005; Il cavaliere oscuro, 2008; il cavaliere oscuro- Il ritorno, 2012), del recente 12 Anni schiavo (Steve McQueen, 2013) e dell'ultimo capolavoro di Nolan Interstellar (2014).
Prima di questa analisi, è necessario creare una base teorica dalla quale partire; per questo motivo, il lavoro è stato diviso in due parti: la prima, di supporto alla seconda, si concentra sullo studio della componente musicale esaminata in una dimensione più generale. Innanzitutto fondamentale sarà ricordare il passaggio dal cinema muto a quello sonoro e la nascita di quella che verrà definita materia sonora che comprendere la triade voce-rumore-musica. Durante questa fase, verranno precisate accezioni come “vococentrismo” (predominanza dell'aspetto parlato sulle altre due componenti) e di “avvento del sonoro”, sostituita con “perfezionamento del sonoro”, preferendo mettere in evidenza il fatto che la componente musicale era presente già ai tempi del muto. Successivamente verrà analizzata in maniera più approfondita la musica, descrivendo il suo sviluppo cronologico e le varie funzioni che può assumere all'interno del film. In ultimo, una breve considerazione sul montaggio audiovisivo e sul rapporto che si crea tra immagine e musica, cercando anche di evidenziare i casi in cui uno dei due elementi ha assunto una rilevanza determinante rispetto all'altro; ovvero, se si ha avuto la tendenza a puntare solo sull'immagine, lasciando in secondo piano la musica, e viceversa.
Tutta questa parte diventa sostegno per quella successiva, che si dedicherà all'analisi di alcuni film di Zimmer. In principio, un breve quadro generale su alcune indicazioni biografiche, facendo riferimento anche alla carriera e al percorso lavorativo che il compositore ha seguito negli anni. Poi, seguirà lo studio di quattro film che vedono il suo contributo: Thelma & Louise (Ridley Scott, 1991), Il re leone (diretto da Roger Allers e Rob Minkoff e prodotto dalla Walt Disney Feature Animation, 1994), The Ring (Gore Verbinski, 2002), e infine Inception (Christopher Nolan, 2010), analizzati dal punto di vista del rapporto delle immagini con le musiche e le funzioni assunte da quest'ultima. Questa analisi, seppure parziale e minima se si pensa alla grande produzione musicale realizzata dal compositore, è esaustiva perché approfondisce il percorso del compositore da un punto di vista cronologico; allo stesso tempo si cerca di dare dimostrazione della sua grande versatilità nel sapere gestire diverse situazioni filmiche, prendendo in considerazione film che appartengono a generi cinematografici diversi: dal film d'animazione, all'horror, dall'action movie al drama. Inoltre dà prova del fatto che è proprio per la sua competenza e abilità che molti registi si affidano a lui in più occasioni, iniziando delle vere e proprio collaborazioni.
In particolare, viene analizzata la figura del compositore Hans Zimmer. Compositore di origine tedesca ma conosciuto oggi come uno dei maggiori talenti di Hollywood, inizia ad affermarsi soprattutto in ambiente americano a partire dalla fine degli anni '80, ricevendo la nomination per la migliore colonna sonora del film Rain Man. L'uomo della pioggia (Barry Levinson, 1988). Questo è stato l'inizio di un lavoro di collaborazioni e successi che lo hanno portato a eseguire spettacolari scores, quali quelle de Il Gladiatore ( Ridley Scott, 2000), della trilogia di Christopher Nolan su Batman ( Batman Begins, 2005; Il cavaliere oscuro, 2008; il cavaliere oscuro- Il ritorno, 2012), del recente 12 Anni schiavo (Steve McQueen, 2013) e dell'ultimo capolavoro di Nolan Interstellar (2014).
Prima di questa analisi, è necessario creare una base teorica dalla quale partire; per questo motivo, il lavoro è stato diviso in due parti: la prima, di supporto alla seconda, si concentra sullo studio della componente musicale esaminata in una dimensione più generale. Innanzitutto fondamentale sarà ricordare il passaggio dal cinema muto a quello sonoro e la nascita di quella che verrà definita materia sonora che comprendere la triade voce-rumore-musica. Durante questa fase, verranno precisate accezioni come “vococentrismo” (predominanza dell'aspetto parlato sulle altre due componenti) e di “avvento del sonoro”, sostituita con “perfezionamento del sonoro”, preferendo mettere in evidenza il fatto che la componente musicale era presente già ai tempi del muto. Successivamente verrà analizzata in maniera più approfondita la musica, descrivendo il suo sviluppo cronologico e le varie funzioni che può assumere all'interno del film. In ultimo, una breve considerazione sul montaggio audiovisivo e sul rapporto che si crea tra immagine e musica, cercando anche di evidenziare i casi in cui uno dei due elementi ha assunto una rilevanza determinante rispetto all'altro; ovvero, se si ha avuto la tendenza a puntare solo sull'immagine, lasciando in secondo piano la musica, e viceversa.
Tutta questa parte diventa sostegno per quella successiva, che si dedicherà all'analisi di alcuni film di Zimmer. In principio, un breve quadro generale su alcune indicazioni biografiche, facendo riferimento anche alla carriera e al percorso lavorativo che il compositore ha seguito negli anni. Poi, seguirà lo studio di quattro film che vedono il suo contributo: Thelma & Louise (Ridley Scott, 1991), Il re leone (diretto da Roger Allers e Rob Minkoff e prodotto dalla Walt Disney Feature Animation, 1994), The Ring (Gore Verbinski, 2002), e infine Inception (Christopher Nolan, 2010), analizzati dal punto di vista del rapporto delle immagini con le musiche e le funzioni assunte da quest'ultima. Questa analisi, seppure parziale e minima se si pensa alla grande produzione musicale realizzata dal compositore, è esaustiva perché approfondisce il percorso del compositore da un punto di vista cronologico; allo stesso tempo si cerca di dare dimostrazione della sua grande versatilità nel sapere gestire diverse situazioni filmiche, prendendo in considerazione film che appartengono a generi cinematografici diversi: dal film d'animazione, all'horror, dall'action movie al drama. Inoltre dà prova del fatto che è proprio per la sua competenza e abilità che molti registi si affidano a lui in più occasioni, iniziando delle vere e proprio collaborazioni.
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