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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-01232012-014524


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
CHESSA, MONICA
URN
etd-01232012-014524
Titolo
L'opera critica di Giulia Veronesi nella sua dimensione europea
Dipartimento
INTERFACOLTA'
Corso di studi
STORIA DELL'ARTE
Relatori
relatore Prof.ssa Savettieri, Chiara
Parole chiave
  • Giulia Veronesi
  • astrattismo
  • Henri Langlois
  • Luigi Veronesi
  • critica d'arte
  • Moholy-Nagy
  • Bauhaus
Data inizio appello
13/02/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/02/2052
Riassunto
La figura di Giulia Veronesi (1906-1970), sorella del pittore astrattista Luigi ma soprattutto storica e critica dell’arte, sembra essere stata obliterata dalla storia della critica artistica. Tale mancanza è, forse, attribuibile anche all'eliminazione - avvenuta secondo le sue ultime volontà - dei documenti conservati nel suo archivio personale i quali avrebbero potuto costituire un'importante testimonianza per la ricostruzione del suo percorso formativo.
Formatasi a Milano negli anni Venti, operò durante l'acceso dibattito sul ritorno all'ordine, nel pieno della difesa della rivoluzione espressionista europea, dei primi confronti con le istanze astrattiste e della viva contrapposizione tra architettura razionalista e monumentalismo.
Proprio in questo clima, caratterizzato dal confronto (e dallo scontro) dell'arte contemporanea con la propaganda del regime e con i primi fermenti politici e sociologici avversi a tale manipolazione, avvenne la formazione di Giulia Veronesi. A oggi non è stato pubblicato alcuno studio esaustivo sulla sua formazione culturale e sul suo lavoro, i cui contributi critici si rivolgevano tanto alla pittura astratta quanto ai più svariati ambiti artistici, quali l’architettura contemporanea, il cinema, la fotografia e le arti applicate.
Al suo impegno si deve l’allestimento di mostre milanesi dedicate a nomi importanti per il panorama artistico italiano, e internazionale, quali Tony Garnier, Frantisek Kupka e Antonio Calderara. Non devono essere dimenticati, inoltre, i contatti stretti con importanti storici dell'arte e architetti milanesi, come Giuseppe Pagano, Raffaello Giolli e Edoardo Persico.
Parallelamente a tali esperienze, Giulia Veronesi ebbe un ruolo non trascurabile anche nel campo cinematografico, partecipando alla fondazione della Cineteca Italiana al fianco di Luigi Comencini e Antonio Lattuada. Allo steso tempo coltivò rapporti professionali e amichevoli con il direttore della Cinematheque Francaise, Henri Langlois, presso il quale iniziò a lavorare dal 1939.
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