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• radar passivo UMTS
• UMTS

Negli ultimi anni si è assistito ad un crescente e continuo interesse nei confronti dei cosiddetti radar passivi o PCL (Passive Coherent Location), ovvero radar che non trasmettono un normale segnale radar ma sfruttano le emissioni elettromagnetiche di trasmettitori non cooperanti, detti illuminatori di opportunità, come ad esempio stazioni TV, stazioni radio FM, basestation GSM, UMTS, etc. La diffusione sempre maggiore dello standard UMTS, ovvero lo standard in uso per la telefonia cellulare di terza generazione, ha portato ad un notevole aumento sul territorio nazionale, in termini strettamente numerici, dei trasmettitori di tali segnali, e di conseguenza un incremento dell’impiego di questo segnale come illuminatore di opportunità. Obiettivo di questa tesi è lo studio di fattibilità di sistemi radar passivi UMTS con particolare attenzione alle prestazioni raggiungibili con tale innovativo sistema radar. Nel primo capitolo verranno introdotti i sistemi radar passivi o PCL, cercando di mettere in evidenza le loro principali caratteristiche nonché i più importanti vantaggi, e introdurremo la funzione di ambiguità, importante strumento per lo studio di tali sistemi. Nel secondo capitolo ci occuperemo dello studio dei segnali UMTS, mostrando le principali caratteristiche del sistema, con particolare attenzione al livello fisico, e analizzando più in dettaglio il segnale generato dalle basestation. Nel terzo capitolo affronteremo gli aspetti realizzativi di un sistema radar passivo utilizzando una scheda USRP, ovvero un hardware supportato dal free software sviluppato dal progetto GNU Radio, che dà la possibilità agli utenti di progettare e implementare sistemi software radio in modo veloce e a basso costo. Infine, nel quarto capitolo passeremo al fulcro di questo lavoro di tesi realizzando, mediante Simulink, un modello del segnale trasmesso da una basestation UMTS al fine di prevederne, tramite studio della funzione d’ambiguità, le possibili prestazioni. Questa simulazione verrà realizzata sia per lo standard UMTS tradizionale, sia per una sua evoluzione, ovvero l’HSDPA. Dopodiché cercheremo di testare la bontà dei modelli, e quindi dei dati simulati, andandoli a confrontare con alcuni dati reali in nostro possesso ottenuti mediante acquisizione con opportune antenne riceventi, di cui ricaveremo il diagramma di irradiazione e importanti mappe di copertura.