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La tesi,inizialmente, introduce il tema del lavoro minorile indicando alcuni dati dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) relativi al fenomeno. In seguito viene data una definizione di cosa è lavoro minorile e vengono descritte le tre posizioni di fronte al problema: quella abolizionista, che prevede l'abolizioni di qualsiasi forma di lavoro minorile, quella pragmatica che lo accetta nel breve periodo e, infine, la valorizzazione critica del lavoro che considera postivo il lavoro del minore, sempre che non sia sfruttamento.
successivamente viene descritta la normativa a livello internazionale con la Convenzione per i diritti dell'infanzia delle NU e le Convenzioni 138 e 182 e i programmi dell'OIL.
In contapposizine a tale normtiva si descrivo le dichiarazioni dei Movimenti di bambini lavoratori di tutto il mondo e si presenta il MANTHOC, movimento di bambini e adolescenti lavoratori del Perù, caso studio della tesi.
La seconda parte della tesi verte su un'analisi della situazione econimo-sociale recente del Perù con dati statistici relativi all'infanzia e relativi al numero di minori lavoratori,le loro occupazioni,la suddivisione geografica e i loro livello di istruzione. In seguito viene descritta la normativa vigente nel paese con particolare attenzione al Codice dei Bambini e degli Adolescenti. In base alla situazione che sipresenta nel paese, il MANTHOC che opera a livello nazionale, ha creato tre programmi: Casa, Scuola e Lavorativo.
Successivamente si svolge un analisi del lavoro minorile in base alle varie epoche della storia peruviana e poi viene descritto il contesto storico delgi anni 70 e 80 in Perù, periodo in cui nasce e si sviluppa il MANTHOC come movimento sociale e caratterizzato da tre elementi: situazione economica negativa, movimenti sociali e teologia della liberazione.
Descritta la situazione del Perù, si passa a elaborare un quadro generale sul lavoro minorile in Italia: normativa, dati statistici per un'analisi qualitativa e quantitativa del fenomeno, e il problema dei minori stranieri immigrati che lavorano nel paese.
L'ultima parte rigurda un confronto sul sinificato del lavoro minorile in Perù e in Italia. Iniziando da un confronto sull'andamento economico dei due paesi,sui dati dei minori al lavoro e dal punto di vista culturale. Riguardo all'ultimo punto viene messo in evidenza il fatto che in Perù con le esperienze di movimenti e organizzazioni di NATs si parla di valorizzazione critica del lavoro che considera come esperienza positiva il lavoro dei NATs,del diritto a lavorare dei bambini inteso come libertà per i bambini di scegliere che lavoro svolgere. Ed è in corso una discussione e una pedagogia riguardante il protagonismo e la partecipazione infantile che considera i bambini e gli adolescenti come soggetti attivi della società. Esperienze, queste, che in Italia non si sono verificate in quanto prevale la visione adultocentria che considera il minore come oggetto di protezion e il lavoro come fenomeno in ogni caso negativo.