logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01222024-181915


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CASTELLI, GIADA INNOCENZA
URN
etd-01222024-181915
Titolo
Shérazade: una discola diciassettenne alla ricerca della libertà
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUE, LETTERATURE E FILOLOGIE EURO - AMERICANE
Relatori
relatore Prof.ssa Sommovigo, Barbara
Parole chiave
  • cinema
  • fotografia
  • fuga
  • identità
  • libertà
  • lingua
  • odalisca
  • pittura
  • resilienza
  • Sebbar
  • sguardo
  • Shérazade
  • violenza
Data inizio appello
09/02/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/02/2094
Riassunto
Il personaggio di Shérazade, che può essere considerato anche come un alter-ego della scrittrice franco-algerina Leila Sebbar, è l’emblema di un’adolescente che tenta di liberarsi dalle connotazioni negative che gravano sulle sue origini. La presente tesi si pone come obiettivo di descrivere, attraverso la dinamica degli sguardi, la trasformazione di questa giovane diciassettenne, da spettatrice discola e ignorante a osservatrice attiva e resiliente. Di conseguenza, cercheremo di mostrare come l’autrice, per mezzo della scrittura, si adoperi per contrastare lo stereotipo della donna araba passiva dipinto dagli occidentali. A partire dall’intertestualità presente nel nome della protagonista, racconteremo la storia di una nuova eroina franco-algerina alla ricerca della libertà. Analizzeremo nel dettaglio i tre romanzi che la vedono coinvolta: Shérazade, 17 ans brune, frisée, les yeux verts (1982), Les carnets de Shérazade (1985) e Le fou de Shérazade (1987).
Per prima cosa, affronteremo il tema dell'odalisca nella pittura occidentale, evidenziando il modo in cui l'influenza della letteratura e dell'arte europea ha diffuso l'immagine della donna orientale come lasciva, prigioniera dell'harem e oggetto di desiderio. In particolar modo, cercheremo di constatare in che misura la pittura di Ingres, Delacroix e Matisse contribuisce a consolidare la rappresentazione della donna araba come oggetto erotico, cortigiana passiva e inerte. Picasso invece, reinterpretando Delacroix, restituisce alle odalische la loro identità originaria. In un secondo tempo, esamineremo alcune opere letterarie che procedono dalle tele raffiguranti le odalische. Ci soffermeremo quindi sul racconto Femmes d’Alger dans leur appartement di Assia Djebar, non soltanto perché la scrittrice riesce a dare voce alle odalische dipinte da Delacroix e Picasso, ma anche perché quest’autrice condivide con Leila Sebbar la scrittura nella lingua dell’Altro, le tematiche legate all’identità e alle questioni sociali in Algeria. Faremo poi un accenno al racconto Le peintre et son modèle, in quanto, riscrivendo il viaggio effettuato in Algeria da Delacroix, la scrittrice Leila Sebbar ci ricorda l’esistenza di un orientalismo errato, ed evidenzieremo così una differenza sociale discriminante riversata dagli occidentali sulle donne arabe. Per ultimo, ci soffermeremo sui tre romanzi in cui Shérazade è la protagonista. Attraverso un viaggio senza meta specifica, la nostra adolescente franco-algerina sarà la voce indiscussa della forza presente nelle donne; un esempio di coraggio e di determinazione. Stanca di essere paragonata alle odalische di Delacroix e Matisse, Shérazade simboleggerà la ricerca di un’identità e l’appartenenza a un mondo complesso, lottando per l’indipendenza. Sarà l’emblema della potenza individuale nel processo di definizione e affermazione di sé, il veicolo attraverso cui Leila Sebbar indaga e rende noto il potente impatto della rappresentazione visiva sulla formazione dell’identità. Inizialmente intrappolata dagli sguardi, Shérazade fuggirà da Parigi e affronterà un cammino talmente difficile e turbolento da generare in lei un cambiamento importante. Mostrerà la sua resilienza durante tutta la storia narrata: subirà violenze psicologiche e fisiche da parte dei personaggi che incontrerà per la sua strada. Tuttavia, grazie al sapiente uso della parola, dello sguardo e del pensiero, la nostra adolescente riuscirà a preservare la sua vita e a liberarsi dall’assoggettamento maschile. Nascerà così una nuova Shérazade e sarà lo specchio delle donne arabe che non sono affatto passive come l’orientalismo le ha da sempre etichettate, ma vere guerriere che hanno contribuito in maniera determinante al processo di indipendenza dell’Algeria.
File