• biomateriali
• pectina
• chitosano
• Ingegneria del tessuto osseo
• scaffold

Il recupero di materiali di scarto rappresenta una sfida emergente in un mondo in cui la produzione è in continuo aumento. Nell’ambito dell’Ingegneria dei Tessuti è in crescente aumento la ricerca verso materiali provenienti dagli scarti delle industrie, in particolare dell’industria agroalimentare. Nel presente lavoro di Tesi sono stati utilizzati due diversi materiali, il Chitosano proveniente da gusci di crostacei, e la Pectina proveniente da bucce di agrumi. A partire da questi due materiali sono state realizzate miscele reticolate mediante (3-glicidilossipropil) trimetossisilano (GPTMS). Su questi campioni sono stati eseguiti test di estrusione e sono stati realizzati campioni 2D e 3D al fine di studiarne le proprietà meccaniche, il grado di rigonfiamento e la porosità. Lo studio si propone di cercare la giusta miscela di questi biomateriali al fine di stampare scaffold woodpile adattabili al tessuto osseo.

The recovery of waste materials is an emerging challenge in a world of ever-increasing production. In the field of Tissue Engineering, there is an increasing amount of research toward materials from the waste of industries, particularly the agri-food industry. In this Thesis, two different materials were used, Chitosan from crustacean shells, and Pectin from citrus peels. Cross-linked solutions using (3-glycidyloxypropyl)trimethoxysilane (GPTMS) were made from these two materials. Extrudability tests were performed on these solutions and 2D and 3D samples were made in order to study their mechanical properties, degree of swelling and porosity. The study aims to search for the right mixture of these biomaterials in order to print woodpile scaffolds adaptable to bone tissue.