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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01222023-165944


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
RICCIARDI, ALESSIO
URN
etd-01222023-165944
Titolo
Il ruolo del Technology Transfer Office (TTO) nel processo di fundraising delle spinoffs universitarie: analisi dei principali modelli organizzativi europei
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Prof.ssa Bruno, Elena
Parole chiave
  • Spinoffs universitarie
  • TTO
  • Venture capital
Data inizio appello
27/02/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/02/2093
Riassunto
Gli argomenti sviluppati e riportati in questa tesi riguardano l’analisi del ruolo svolto dall'ufficio di trasferimento tecnologico (TTO) nel favorire la raccolta di capitali da parte delle spinoffs universitarie.
Le spinoffs universitarie sono un fenomeno nuovo e contemporaneo, che da pochi anni ha assunto un rilievo importante in Europa e nel mondo. La spinoff svolge infatti un ruolo fondamentale nel favorire la crescita economica di un Paese. Le spinoffs universitarie costituiscono una sottocategoria del più ampio gruppo delle startup.
La spinoff universitaria, costituisce uno strumento per agevolare il trasferimento sul mercato delle invenzioni e delle conoscenze prodotte all’interno delle università.
Dopo la crisi del 2008 relativa ai mutui subprime, i policymaker hanno riconosciuto l’importanza ed il bisogno di porre una forte enfasi sulla creazione e sullo sfruttamento della conoscenza, quali maggiori driver della crescita economica, concentrando sempre maggiori risorse nella ricerca.
Il nuovo paradigma economico basato sulla conoscenza e sulla tecnica si è radicato in tutti i Paesi sviluppati e non solo. La nostra società, infatti, è basata sempre di più sui processi di apprendimento, innovazione e competitività, i quali si fondano sulla conoscenza e sulle competenze distintive (M.Rizzetto 1999).
La ricerca, quindi, è all’apice della piramide degli elementi da dover utilizzare per raggiungere il benessere generale. Inoltre, lo sviluppo economico è sempre più collegato con l’abilità nazionale di acquisire ed applicare le conoscenze tecniche e socioeconomiche.
Ad oggi la crescita economica può essere dunque vista come un processo di accumulazione della conoscenza o del capitale, per sfruttare vantaggi competitivi provenienti dalle risorse naturali o dal fattore produttivo lavoro (O’Shea et al. 2008).
L’istituzione principe di generazione della conoscenza e di applicazione sul mercato delle competenze acquisite è l’Università, la quale svolge da sempre l’attività di ricerca e di insegnamento. Infatti, quest’ultima fornisce ai nuovi studenti quelle abilità che gli permetteranno di diventare scienziati e personale altamente qualificato per l’accesso nel mondo del lavoro. Inoltre, le Università influenzano il processo innovativo attraverso una pluralità di meccanismi, tra i quali, ad esempio, pubblicazioni scientifiche che espandono le opportunità tecnologiche delle imprese, iniziative di R&De partecipazione a progetti di ricerca con imprese.
Le innovazioni accademiche sono poi utilizzate all’interno di imprese innovative e di nuova costituzione, le quali sfruttano il know-how acquisito per portare sul mercato nuovi prodotti, servizi, processi e modelli di business che altrimenti rimarrebbero non utilizzati.
Le imprese innovative, anche di nuova costituzione, giocano un ruolo chiave nella moderna economia basata sulla conoscenza, in quanto sono un'importante risorsa per la creazione di nuovi posti di lavoro, per l’apporto di innovazioni radicali sul mercato, per la crescita della produttività e come “strumento di disciplina” per aziende già affermate. La disciplina avviene attraverso l’introduzione nel mercato di un player, lo spinoff universitario, il quale, apportando innovazione nel contesto competitivo, induce le aziende che vi operano ad incrementare, a loro volta, l’efficienza e l’innovazione per non rimanere indietro e perdere quote di mercato a favore della spinoff. Le startup e le spinoffs universitarie, quindi, possono essere viste come un componente strategico dell'economia dello sviluppo creativo (Audretsch, 1995).
Tuttavia, il trasferimento sul mercato delle innovazioni e della conoscenza derivanti dalla ricerca universitaria non è sempre agevole e diretto. Pertanto, è stata avvertita la necessità di incentivare gli atenei a svolgere un ulteriore passo: il supporto all’attività imprenditoriale.
Si assiste nel mondo ad un sempre maggiore promulgazione di norme mirate ad agevolare la nascita di spinoff universitarie, cioè di start up innovative promosse da studenti, assegnisti, dottorandi, ricercatori e personale dell’Università e/o che sfruttano una tecnologia brevettata dall’Università.
Tali imprese sono assoggettate ad un duplice problema: la carenza di risorse finanziarie e di competenze manageriali e di adattare la struttura accademica alle necessità del mercato. Per risolvere i problemi di finanziamento e fornire le necessarie esperienze manageriali sono stati implementati programmi, tra i quali i più importanti sono rappresentati da: “proof of concept”, “science park”, “incubatori”, “university seed funds” gestiti dagli uffici di trasferimento tecnologico all’interno dell’Università.
Tutti questi servizi possono essere offerti dalle Università con modalità diverse, in base al tipo di organizzazione interna, compresa la struttura logistica, gli obiettivi, ed i programmi assegnati e le risorse a disposizione per adattare i servizi ai bisogni delle proprie spin off. Nell’ambito dei servizi che un’università può offrire un ruolo di primaria importanza viene assunto dal TTO (Technology Transfer Office). Esso si occupa di supportare la valorizzazione della ricerca e si pone come intermediario tra le Università e l’industria al fine di ridurre il gap informativo e stimolare la collaborazione tra i due sistemi. L’Università inoltre potrebbe anche prevedere programmi di supporto e di valorizzazione dell'imprenditorialità accademica acquistando partecipazioni in queste nuove imprese al fine di limitare il funding gap che potrebbero avere nella prima fase di vita.
La genesi delle spinoff, proprio per il carattere innovativo, negli anni ha stimolato l'attenzione di stakeholders esterni quali gli operatori di Venture Capitals e Business Angels, i quali investono capitale di rischio, entrano nella compagine sociale, fornendo parallelamente supporto manageriale volto allo sviluppo ed alla crescita delle stesse.
La letteratura ha analizzato il processo di identificazione dell’investimento da parte dei VCs e si è soffermata sulla comprensione dei fattori che vengono maggiormente attenzionati nella fase di screening, svolta da questi operatori, delle società che possono essere oggetto di finanziamento. Inoltre, la medesima letteratura si è chiesta se gli operatori adottano una diversa valutazione quando si approcciano ad uno spin-off universitario dovuta alle loro caratteristiche intrinseche.
Le spinoffs universitarie sono infatti caratterizzate da un diverso background di esperienze e da un’attività altamente innovativa e difficile da comprendere per i non esperti del settore e che richiede un elevato livello di investimenti rispetto al fatturato. Il know-how ottenuto dalla ricerca rappresenta il più importante asset della spinoff e quindi, al fine di comprendere il valore dell'impresa, risulta di fondamentale importanza individuarne le potenzialità di mercato.
Si evidenzia quindi come sia fondamentale da parte dei governi incentivare gli atenei a scegliere la via della valorizzazione delle ricerche universitarie e come sia ancora più importante garantire quelle infrastrutture, risorse e sostegni che possano rendere le spinoffs appetibili agli occhi degli operatori di VCs.
Per confermare il ruolo ricoperto dall’ufficio di trasferimento tecnologico individuato in letteratura è stata effettuata un’intervista svolta a un esponente di spicco del mondo del venture capital in Italia al fine di comprendere a pieno il ruolo dell'ufficio di trasferimento tecnologico come mediatore tra gli operatori di venture capitals e le spinoffs universitarie in un contesto Europeo.
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