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La questione che un gestore patrimoniale deve affrontare è quella di prendere decisioni in condizioni di incertezza.
Harry Markowitz, premio Nobel per i contributi agli studi teorici ed empirici in campo finanziario nel 1990, è stato il primo ad introdurre un approccio di tipo matematico-statistico per affrontare il problema della scelta ottimale della composizione di un portafoglio di investimento.
Il suo lavoro rappresenta ancora oggi il pilastro su cui si basa tutta la finanza moderna, pur presentando diversi limiti sia pratici che teorici.
Nell’ottica di risolvere le imperfezioni del modello media-varianza, Fisher Black e Robert Litterman nei primi anni Novanta lavorano ad un nuovo modello di gestione di portafoglio che cerca di unire le aspettative del mercato con le “views” personali dell’investitore.
Questo modello risolve alcuni dei problemi legati all’approccio media-varianza, lasciandone tuttavia irrisolti degli altri.
Attraverso un’applicazione pratica di entrambi i modelli matematici toccheremo con mano le valutazioni fatte e faremo delle considerazioni riguardo le criticità che permangono nonostante il modello Black-Litterman.